• La nostra proposta (approvata!):chi denuncia il pizzo non paga le tasse.

     

    “Con viva soddisfazione il consiglio comunale, ieri in tarda serata, ha approvato all’unanimità dei presenti (26/26) la mozione che prevede agevolazioni tributarie per chi denuncia atti di estorsione e/o usura.
    Eboli lancia un segnale di legalità importante. Infatti, dopo l’approvazione della mozione contro tutte le mafie nel 2010, gli indirizzi di contrasto a quelli che possiamo definire “reati sommersi” hanno visto la totale condivisione delle forze politiche.
    Ringrazio tutti i colleghi che hanno dato il loro assenso a quello che costituisce un reale passo in avanti nella battaglia contro il pizzo.
    La mozione di Forza Italia si affianca all’apertura , avvenuta nel mese di ottobre, dello sportello contro il racket e si basa principalmente sulla necessità di dare risposta ai tanti che vorrebbero vicini le istituzioni in momenti delicati della propria vita. L’estorsione, l’usura e il pizzo possono emergere anche grazie a provvedimenti di questo tipo.
    I dati forniti dal Viminale decretano al mese di giugno 2013 un aumento pari al 3.6% di questi crimini.Le cause vanno ricercate oltre nella crisi anche nella paura delle vittime di ritrovarsi soli dopo la denuncia; proprio a tal proposito nel regolamento attuativo vengono previste agevolazioni ed esenzioni fiscali per cinque anni successivi alla denuncia.

    Ecco la proposta di delibera che entro due mesi diverrà esecutiva:

    PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE n.       del  
    Oggetto: ESAME ED APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER IL SOSTEGNO ALLE, IMPRESE CHE HANNO SPORTO DENUNCIA A SEGUITO DI ATTI DI  ESTORSIONE E/O USURA
    Il Consiglio Comunale
    Premesso che il Comune di Eboli non è dotato di un regolamento in materia di agevolazioni tributarie per le imprese che hanno sporto denuncia a seguito di atti di estorsione e/o usura;
    Richiamata la delibera di Consiglio Comunale n.    del 28/11/2013  in particolare la mozione approvata che impegna l’Amministrazione Comunale a redigere un regolamento di sostegno alle imprese che hanno sporto denuncia a seguito di atti di estorsione e/o usura;
    Visto il vigente Statuto Comunale;
    Acquisiti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 49  del TUEL approvato con D.Lgs 267/2000
    DELIBERA
          Di approvare il seguente regolamento che si allega al presente atto e ne costituisce parte integrante e sostanziale;
          Di trasmettere il seguente regolamento al Sig. Prefetto della Provincia di Salerno,al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
    REGOLAMENTO PER IL SOSTEGNO ALLE, IMPRESE CHE HANNO SPORTO DENUNCIA A SEGUITO DI ATTI DI  ESTORSIONE E/O USURA
    Art. I
    Gli esercenti un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o i liberi professionisti, aventi fatturato annuo non superiore a un milione di euro, che subiscono un danno a beni mobili o immobili, ovvero lesioni personali, ovvero un danno sotto forma di mancato guadagno inerente I’attività esercitata in conseguenza di azioni commesse allo scopo di costringerli, anche tramite propri rappresentanti o collaboratori ad aderire a richieste estorsive e/o usuraie o per ritorsione alla mancata adesione a tali richieste, usufruiscono del seguente sostegno:
    Agevolazione annua, per un periodo di cinque anni dal momento della richiesta,
    dal pagamento delle imposte attinenti l’esclusiva attività d’impresa quali: imposta unica comunale (IUC ), del Canone per I’occupazione di aree e suolo pubblico (TOSAP), dell’Imposta Comunale sulla pubblicità e affissioni, nonché di eventuali canoni di concessione dei posti dei mercati comunali, se dovuti dalla vittima e per gli importi annualmente iscritti a ruolo o nelle liste di carico dell’Ente;
    Art.2
    L’agevolazione viene concessa a condizione che:
    a) la vittima abbia fornito all’Autorità Giudiziaria, tramite notizia di reato, denuncia o querela,elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’individuazione
    o la cattura degli autori delle richieste estorsive e/o usuraie.
    b) la vittima, al tempo dell’evento e successivamente, non risulti sottoposta a misure di prevenzione o al relativo procedimento di applicazione, ai sensi delle leggi 27 dicembre 1956 n; 1423 e 3 maggio 1965 n.575 e successive modificazioni, né risulti destinataria di provvedimenti che dispongono divieti o sospensioni o decadenze ai sensi degli articoli 10 e 10- quater, secondo comma,della citata legge no 575 del 1965, salvi gli effetti della riabilitazione.
    Il verificarsi delle condizioni di cui al precedente comma verrà certificato dal Prefetto su  richiesta dell’Ente o tramite acquisizione di sentenza penale.
      
    Art.3
    La concessione dell’agevolazione avverrà dietro presentazione di apposita domanda da parte del soggetto interessato entro 90 giorni dall’avviso di conclusione dell’indagine o dal decreto di archiviazione.
    La domanda, redatta sul modello appositamente predisposto, deve contenere, sotto
    forma di autocertificazione, le generalità, I’indirizzo, I’eventuale descrizione dell’attività, il codice fiscale del richiedente e deve allegare copia degli ultimi versamenti effettuati ai fini dei tributi locali e riferiti all’anno di imposta precedente.
    L’Ufficio Tributi riceve la domanda e ne effettua I’istruttoria, il responsabile del Settore Tributi assume la responsabilità del procedimento.
    In sede di istruttoria vengono valutate le condizioni di ammissibilità ed i requisiti di
    Legittimazione nonché i presupposti rilevanti per I’erogazione dell’agevolazione.Ove necessario I’ufficio provvede alla richiesta di elementi informativi ed eventualmente
    documentazione integrativa.
    Terminata I’istruttoria il Dirigente del Settore Tributi provvede a formalizzare alla Giunta Municipale proposta di provvedimento per la concessione o il diniego dell’agevolazione  entro 60 giorni dalla data di ricevimento della domanda.
    Le domande verranno esitate in ordine cronologico di presentazione, e fino alla capienza dell’apposito capitolo di bilancio dell’Ente comunale.
    In caso di diniego questo deve essere comunicato con motivazione.
    L’Ufficio Tributi dà comunicazione scritta al soggetto interessato dell’avvenuta adozione  dell’atto di assegnazione dell’agevolazione.
    L’ agevolazione prevista non sarà riconosciuta qualora identiche misure dovessero essere adottate da normativa statale, regionale oda provvedimento di qualsiasi altra autorità.
    Nelle ipotesi in cui il riconoscimento dovesse essere solo parziale, I’agevolazione riconosciuta da questo regolamento si ridurrà automaticamente e in proporzione.
    Art.4
     Al soggetto accusato del reato di favoreggiamento di cui sopra, senza aver fornito utile collaborazione,l’Amministrazione Comunale, nel caso di autorizzazioni, concessioni o altro provvedimento, di esclusiva competenza, necessario per lo svolgimento di attività economiche in strutture pubbliche o per lo svolgimento di servizi pubblici, applica la sanzione accessoria della revoca delle medesime autorizzazioni o  concessioni per operare nelle predette strutture pubbliche comunali. La stessa sanzione accessoria di cui al precedente comma, è comminata agli autori delle azioni di cui al citato art. 1.
  • Cardiello: ” Discariche ad Eboli: chiarezza e trasparenza verso i cittadini”

    “E’ dalla messa in onda delle dichiarazioni del pentito Schiavone che mi sono subito messo al lavoro per capire se anche il territorio ebolitano fosse in qualche modo coinvolto da scarico di rifiuti pericolosi e/o radioattivi.
    Chiarezza è la parola d’ordine in questo momento e rappresenta un diritto dei cittadini molto preoccupati in merito a questa vicenda. Non si dimentichi infatti che oltre la tutela ambientale, in gioco c’è la salute.
    A Eboli posso dire, alla luce della risposta ( allegata) dell’Ass. regionale Romano che ringrazio per la pronta attivazione, che per il momento non si registrano particolari criticità.
    Urge chiarire però: 1) la discarica di Grataglie non è un sito pericoloso o pericolante, anzi dal finanziamento pari a 1.080.000€ la bonifica sarà presto attivata, dunque oltre il monitoraggio ambientale e la pubblicazione ( auspico ) semestrale dei risultati inerenti il percolato, la radioattività del suolo e i valori delle falde acquifere, possiamo tirare un sospiro di sollievo; 2) per quanto riguarda la discarica di “femmina morta” restano da approfondire molti dubbi che solo con i rilievi dell’Arpac regionale potranno essere fugati.
    La risposta dell’Ass. Romano, infatti, sottolinea che quest’ultimo sito non è presente nel Piano Regionale Bonifiche dunque è stata richiesta una relazione al Comune e all’agenzia regionale che già ha effettuato un primo sopralluogo visivo a cui seguiranno carotaggi per analizzare il terreno e le falde acquifere.
    La pubblicazione dei risultati servirà a fare ancora più chiarezza.

    Di seguito le giriamo la risposta pervenuta dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania
    Cordiali saluti
    Redazione portale Regione Campania
    ________________________________
    In merito al sito di discarica in località Grataglie, si rappresenta che il Comune di Eboli, con finanziamento POR 2000/06 misura 1.8, ha realizzato le indagini preliminari, validate da ARPAC, a valle delle quali il sito è risultato non inquinato.Si rappresenta, inoltre, che il Comune è destinatario nell’ambito dell’Accordo per le Compensazioni Ambientali di un finanziamento di € 1.080.000,00 per la realizzazione dell’intervento di ““Bonifica del bacino di stoccaggio provvisorio e di trasferenza comunale in località Grataglie”, che insiste sulla predetta discarica.

    Soggetto attuatore dell’intervento (progettazione e attuazione) è la Sogesid s.p.a., società in house al ministero dell’Ambiente, che sta
    redigendo il progetto preliminare di “Messa in sicurezza permanente del sito ubicato in loc. Grataglie”, accompagnato da un piano di
    monitoraggio ambientale, in modo da garantire che negli anni successivi alla messa in sicurezza, il sito mantenga i requisiti di sicurezza ambientale previsti in progetto.

    Per quanto riguarda il sito in località Femmina Morta, esso non risulta censito nel Piano Regionale Bonifiche, né tra i siti contaminati né tra quelli
    potenzialmente inquinati.

    A seguito della segnalazione, abbiamo provveduto a richiedere formalmente al Comune e all’ARPAC se siano in possesso di informazioni al riguardo.———————-

    —– Original Message —–
    Sent: Saturday, November 16, 2013 7:46 PM
    Subject: urgente
     

    Gentile Direttore,
    nel territorio di Eboli (SA) sono presenti n. 2 ex discariche: in località grataglie e in località “Femmna Morta” lungo la strada provinciale 30 Eboli-Santa Cecilia.
    A nome dei cittadini vorrei sapere se viene condotto un monitoraggio ambientale di questi siti e in caso positivo a quali risultati si è giunto dopo le rilevazioni.
    In caso contrario chiedo un intervento urgente, in concerto con il Comune di Eboli, al fine di conoscere se le aree di giacenze rifiuti sono sicure, se vi sono emissioni nocive e quale grado di radioattività interessa i terreni coinvolti.
    Il tutto al fine di dare risposta ai cittadini preoccupati dopo le dichiarazioni del pentito Schiavone in riferimento alla piana del Sele e alla città di Eboli.

    Avv. Damiano Cardiello
    Capogruppo PDL-FI
    Eboli (SA)

  • Quelle assunzioni di un mese, uno schiaffo ai dipendenti Multiservizi!

    Il capogruppo PDL-FI, membro della Commissione Controllo e Garanzia e firmatario della relazione Lenza, dopo la denuncia alla Procura e Guardia di Finanza effettuata dal Presidente stesso, analizza le settanta assunzioni effettuate nel 2010.
    “Un vero e proprio schiaffo alla dignità dei lavoratori onesti. Solo così può essere definita questa incredibile vicenda che vede la sottoscrizione di 70 contratti a tempo determinato quando la società partecipata aveva comunque a disposizione trentaquattro dipendenti.
    Carenza di personale? Lavori urgenti ? Non riesco proprio a capire, ma evidenzio la data di assunzione: circa 60 su 70 sono stati assunti esattamente un mese prima della data del 28-29 marzo 2010 che corrisponde al primo turno per le elezioni amministrative e hanno avuto la durata di soli 30 giorni.
    Non solo, cinque contratti sono stati stipulati cinque giorni prima del turno di ballottaggio tenutosi l’11 e 12 aprile 2010.
    Voglio rimanere nella buona fede e pensare che si tratta di una”semplice casualità” ma allora le domande sorgono spontanee: quali criteri di selezione sono stati adottati? di che lavoro si sono occupati? nell’anno 2010 la Multiservizi iniziava a registrare forti perdite, perchè chi controllava contabilmente la società non si è opposto a questa fuoriscita di denaro ? con quale sistema sono stati retribuiti? perchè non vengono pubblicate le copie dei contratti?
    Se a queste domande si affianca il mancato ritrovamento degli ordini di servizio del 2010 allora i dubbi diventano concreti. Non si dimentichi infatti che un regolare ordine di servizio deve essere motivato. La ragione di questa disciplina è che la motivazione ne garantisce la liceità. Inoltre deve essere firmato; in questo modo l’ente che emette l’ordine ne assume piena responsabilità.Un altro aspetto da non sottovalutare è la presenza della data e dell’oggetto, o la prestazione lavorativa per cui l’ordine risulta impartito con la modalità di svolgimento.Deve poi contenere la durata della prestazione e identificare in maniera univoca il destinatario a cui risulta essere riferito.
    Tutto questo, incredibilmente, manca!
    Mi rivolgo al Presidente Antonini, persona seria e perbene: tiri fuori nomi e cognomi responsabili del disastro e collabori ancor di più all’operazione verità che stiamo conducendo.”

     

  • Impianto di biogas da biomasse e strada in loc. Fiocche: c’è da fare chiarezza!

    “E’ impensabile che il privato venga ad Eboli a investire, metta nero su bianco determinate opere complementari da effettuare e come al solito dopo l’apertura della struttura latita nel silenzio più assoluto.
    Mi riferisco all’impianto di biomasse sito in località Angona Isca e oggetto di grande preoccupazione della popolazione residente. Due le problematiche: il possibile inquinamento e la mancata realizzazione delle opere in località Fiocche.
    Per la prima questione urge chiarire che quantità di emissioni nocive o non per la salute viene sprigionata dall’impianto, quali ripercussioni avrà sull’ambiente circostante e quali possibili ricadute potrebbe avere sulla salute dei cittadini.
    Importante inoltre chiarire il perchè dell’inerzia sui lavori di bitumazione e messa in opera della pubblica illuminazione in località Fiocche per un importo pari a € 150.000. Perchè la società latita? Perchè il Comune di Eboli non revoca le autorizzazioni? La convenzione firmata e sottoscritta a questo punto è palesemente nulla?
    Eboli non deve assurgere a “paese dei balocchi”, bensì dovrebbe essere una città dove, il privato che assume impegni scritti e tali rappresentano conditio sine qua non al fine della sottoscrizione di convenzioni quali atti giuridici a tutti gli effetti, il rispetto della legge è sacrosanto.
    Vediamo se con l’interrogazione parlamentare urgente, a firma del Sen. Franco Cardiello (allegata), indirizzata al Ministro dell’Ambiente finalmente i cittadini potranno ricevere rassicurazioni sulla salubrità dell’aria della zona, visto che dati sulle emissioni nocive o non nessuno ne fornisce, e avere qualche chiarimento sulla mancata realizzazione delle opere citate, oggetto di annunci rivelatesi prese in giro per i residenti.”

     

  • Piano aziendale sanitario: Squillante resta miope.

     

    La tanto attesa bozza del piano aziendale della sanità è arrivata da poche ore ma non esime da attente riflessioni politiche. ” Così come redatto questo atto rappresenta un documento pieno di annunci, vuoto e senza degli obiettivi raggiungibili. E’ impensabile andare avanti così. L’Ospedale di Eboli , che confluirà in quello Unico, va rispettato non per il solito e facile campanilismo che in questi momenti torna a essere un cavallo di battaglia di molti, ma per le sue eccellenze. Come si arriva alla creazione del nosocomio della Valle del Sele, è questo il problema. Con quali modalità e con che criteri alcuni reparti andranno soppressi o trasferiti? Non vorrei che le sirene della campagna elettorale di Battipaglia possano in qualche modo influenzare l’andamento del percorso sanitario. Non vorrei che anzichè parlare di scelte tecniche si badi invece a quelle politiche. Le premesse non lasciano ben sperare, come al solito l’Agro Nocerino Sarnese viene premiato e quella compartecipazione di interessi tra varie zone della Provincia viene risposta nel cassetto.”
    E’ da circa un mese che vengono invitati nella conferenza dei capigruppo il Dirigente Squillante e la Dr.ssa Caiazzo ma puntualmente le sedute vedono la partecipazione dei soli componenti comunali, mentre chi dovrebbe dare risposte risulta assente.
    ” Spero che il cambio del simbolo dell’Asl, assolutamente risibile,  non diventi l’unico atto concreto di questa gestione alquanto improduttiva e fallimentare della sanità salernitana.
    Non è chiudendo gli ospedali che risolviamo i problemi creati in 20 anni.”

     

  • Addio Equitalia:da maggio possibili voragini nei conti comunali!

    Il “mostro” Equitalia finalmente andrà via. La società ha comunicato ai sindaci di interrompere, a partire dal 20 maggio, l’invio di ogni documento. La ragione è semplice: mancherebbe il tempo per incassare il tributo perché dal primo luglio Equitalia dovra “cessare l’attività” di riscossione relativa a Comuni e Province. Un provvedimento che, nonostante fosse previsto dal decreto Sviluppo del 2011, ha colto di sorpresa la nostra amministrazione, incapace di sostituire lo spauracchio di Equitalia con un’altra agenzia di riscossione e interessata al baratto di poltrone più che ai problemi reali della città.
    Senza qualcuno che si occupi di recuperare i crediti, quanti saranno i cittadini che accetteranno comunque di pagare?Pochi, pochissimi. Il rischio è che i Comuni vedano di colpo troncate le entrate da verbali: circa 1,4 miliardi  di euro l’anno, mentre Eboli potrebbe perdere qualcosa come 900.000€ annui. Un colpo mortale per le casse già prosciugate dell’Ente.
    Affidare il servizio di riscossione alla Eboli Multiservizi sarebbe l’idea più logica ma il problema è che questa società è un vero e proprio disastro ( la richiesta di accesso agli atti inviata il 9 maggio a oggi non è stata soddisfatta e entro fine mese scatterà la denuncia per omissione d’atti d’ufficio) e l’affidamento della riscossione potrebbe bloccarsi prima di iniziare.
    Il Popolo della libertà propone una convenzione con dieci legali esterni all’Ente, selezionati con criteri di assoluta professionalità ( se trattasi dei soliti noti meglio lasciar perdere), totalmente a costo zero. In pratica vengono affidate le pratiche per la riscossione, ad esempio la Tarsu che registra una percentuale di evasione pari al 65%, e il legale guadagna i propri onorari solo quando il privato paghi; se invece il credito diventa inesigibile o il moroso è impossidente il Comune rimborserà le sole spese vive documentate ( costo notifica UNEP) senza alcun rimborso a forfait che aprirebbe la strada a costi eccessivi. Perchè il Sindaco non apre una riflessione su questa proposta?
    I vantaggi sarebbero duplici: miglior rapporto tra Ente e debitore ( l’avvocato viene visto come un soggetto più vicino alla gente), maggiori riscossioni, più soldi in cassa e zero spese, senza dimenticare che anche dieci colleghi ebolitani avranno un’occasione per mettersi in mostra dal punto di vista professionale.
    Restiamo in attesa di risposta, ma da lunedì i menefreghisti della cintura, i cultori della sosta selvaggia e i fuggitivi della Tarsu e Ici avranno campo libero.

  • Via l’IMU per le fasce deboli.

    In attesa che il governo provveda all’eliminazione tout court  di questa tassa odiosa che rappresenta un freno alla crescita e ai consumi delle famiglie, il Popolo della libertà, in vista del consiglio comunale di mercoledì che vede il regolamento Imu all’ordine del giorno, presenta un emendamento teso a esentare dal pagamento dell’IMU le fasce più disagiate che vanno incontro a una crisi senza precedenti.
    Con il piano di riequilibrio adottato dalla Giunta Melchionda, con l’unico fine di salvare la poltrona e non ricadere in responsabilità contabili e amministrative di un oramai certo dissesto finanziario, le aliquote Imu della nostra città verranno aumentate sino ai massimi consentiti per legge.
    Si passerà dallo 0,5% allo 0,6% per quanto concerne la prima casa e dal 1,00% al 1,06% per le seconde abitazioni. Facile pensare che le ricadute saranno pesanti per le famiglie ebolitane che dovranno fare i conti con esborsi medi di 200-300 € in più all’anno, per dieci anni.

    Facciamo un esempio per far comprendere meglio l’idea: sulla prima casa l’anno scorso un immobile al centro città di circa 80 metri quadri con una rendita catastale di 200.000 gravava per il proprietario per € 1000. Da quest’anno e per i prossimi dieci il costo lieviterà a €1200 ( totale 2000 euro a famiglia in dieci anni). Mentre un immobile nel centro antico delle stesse dimensioni ma di rendita catastale pari a 80.000 se nel 2012 ha pagato 425 adesso pagherà 550€.
    L’emendamento allegato va proprio nella direzione opposta: tutelare i meno abbienti,a patto che siano in regola con i tributi comunali. Si rifletta molto sulle famiglie ebolitane che arrivano alla soglia annua di reddito pari alla pensiona minima INPS( 5500€ ISEE) e che con dovuti sacrifici arrivano a fine mese.
    La politica darebbe un segnalo importante e mostrerebbe che su tema così delicati che toccano in primis le fasce deboli non c’è colore di appartenenza che regga.
    In caso contrario siamo pronti a dare battaglia nelle piazze per far capire una cosa semplice: la città è allo sbando e gli amministratori, pur di salvare la comoda poltrona, mettono le mani nelle tasche dei cittadini per ripianare i debiti prodotti da loro stessi ( 45.000.000 €)

     

    Al Presidente del Consiglio Comunale
    Al Consiglio comunale
    Emendamento aggiuntivo ex art. 44 del regolamento comunale
    Il capogruppo Dr. Damiano Cardiello de “Il Popolo della libertà”;
    visto il regolamento comunale per la disciplina dell’imposta municipale sugli immobili;
    vista la delibera di modifica del regolamento proposta dalla giunta comunale;
    Propone
    Al Consiglio Comunale il seguente emendamento, che aggiunge all’articolo 12 la dicitura:
    “Possono presentare domanda per l’esenzione totale dal pagamento dell’IMU sulla prima casa le famiglie che hanno i seguenti requisiti:

    1.   ISEE pari alla pensione minimi INPS pari ad €. 5.500,00 (il valore viene aggiornato annualmente in base all’inflazione registrata).
    2.     l’abitazione non sia di lusso (A1 – A7 – A8) e rientri nei parametri di cui ai punti successivi;
    3.     – tutti gli occupanti l’abitazione siano stati iscritti nell’anagrafe del Comune di Eboli
    4.     nell’intero anno precedente e siano sprovvisti di redditi immobiliari e/o di qualsiasi altra
    5.     natura, con esclusione dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del proprio
    6.     nucleo familiare ;
    7.     – l’unità immobiliare sia adibita esclusivamente ad abitazione principale;
    8.     – l’indicatore ISEE delle persone che occupano l’abitazione non sia superiore alla pensione minima INPS per l’anno di riferimento o in alternativa il reddito imponibile del
    9.     nucleo familiare non sia superiore al doppio della pensione minima INPS.
    10.                       – per indicatore ISEE e reddito imponibile fino ad un massimo del 50% in più di quanto definito al punto precedente, l’agevolazione si riduce in misura pari al doppio
    11.                       della percentuale dello scostamento fino al completo azzeramento. L’agevolazione si applica a partire dall’esercizio finanziario 2011.
    12.                       – sia stata assolta la tassa nell’anno precedente a quello per il quale viene richiesta l’agevolazione
    13.                       – non è cumulabile con altre agevolazioni e/o riduzioni a qualsiasi titolo richieste.
  • Mentre l’amministrazione tarda a uscire dal letargo politico la caserma della Polizia Stradale chiude!

    La situazione della sottosezione della Polizia Stradale ad Eboli volge verso un brutto epilogo. L’Anas Spa entro settembre dovrà capire come e dove creare la nuova struttura capace di ospitare gli agenti e i dirigenti della nostra cittadina, chiudendo definitivamente i battenti della caserma di San Giovanni.
    E’ sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado in cui versa l’immobile destinato ad ospitare la Polstrada e il pericolo per l’incolumità degli agenti che vi lavorano. Un edificio mai accatastato e che sorge sopra un vallone.
    In ottica spending rewiev l’Anas spa chiude Eboli e apre la nuova stazione in località Galdo di Campagna(SA) in prossimità dello svincolo autostradale.
    Ebbene, nonostante questa ventilata ipotesi, nel mese di dicembre oltre la solita propanganda dell’amministrazione comunale  ( delibera di giunta approvata che prevedeva la messa in sicurezza delle parti accessorie dell’edificio) nulla si è mosso e adesso a pochi mesi dalla decisione finale si aspetta solo l’atto conclusivo dell’Anas.
    In allegato troverete un’interrogazione parlamentare urgente a firma del Sen. Franco Cardiello ( atto dovuto) e un’ interrogazione comunale urgente a risposta scritta e orale che analizza la possibile exit strategy per dare una valida alternativa a questa sciagurata soluzione.
    Non possiamo permetterci la perdita di un così importante presidio di legalità, dunque il Comune se esce dal sonno che lo circonda, potrebbe destinare i terreni dove prima operava la Sarim per la creazione di una nuova struttura dando dignità al reparto della Polstrada e mostrandosi attivo nei problemi concreti. Sono stati acquisiti tutti gli atti necessari ma perchè si rimane inesorabilmente con le mani in mano?
    In attesa che qualcuno prenda provvedimenti utili, la città lentamente muore.

    Eboli, 13/04/2013

    Al Sindaco di Eboli
    All’Assessore ai lavori pubblici
    All’Assessore al Patrimonio
    E.p.c. Al Presidente del consiglio comunale
    Interrogazione urgente a risposta orale e scritta
    Cardiello:
    Premesso che:
             nella nostra città è presente la sottosezione distaccata della Polizia Stradale;
             è in atto una rimodulazione territoriale in ottica spending review voluta fortemente dall’Anas, che prevede entro pochi mesi la definitiva serrata della centrale sopra citata al fine della creazione di una nuova stazione in Campagna (Sa);
             questo presidio di legalità rappresenta un importante punto di riferimento della cittadina e offre garanzia di sicurezza anche stradale tramite la sua immediata vicinanza allo svincolo autostradale;
             la sua chiusura rappresenterebbe un ulteriore ed inaccettabile smacco per la città di Eboli;
             con delibera di Giunta n. 321, nella seduta dello scorso 29 novembre, è stato assunto l’impegno di completare, entro febbraio 2013  tutte le attività di progettazione necessaria alla deviazione del vallone per successiva sdemanializzazione del terreno e di procedere, successivamente,  alla realizzazione delle opere entro il mese di dicembre 2013;
             ad oggi nessun lavoro è stato effettuato;
             è stata paventata l’ipotesi di cedere da parte del Comune all’Anas i terreni non rientrabili nel project financing ““Centro urbano polifunzionale Porta San Giovanni” nella zona Ex mattatoio in modo da facilitare la creazione di una nuova struttura e mantenere la presenza della Polstrada ad Eboli;
             sono state acquisite tutte le planimetrie e informazioni necessarie al riguardo;
             il tempo a disposizione per la messa in opera da parte di Anas Spa è in fase di scadenza;
             in data 10/04/2013 è stata protocollata un’interrogazione parlamentare urgente in merito a firma del Sen. Franco Cardiello.
    INTERROGA
    la S.V. per conoscere quali utili interventi intenda adottare, al fine di una pronta risoluzione al problema, e con quale tempistica vista l’urgenza.
    Eboli, 11/04/2013
    Dr. Damiano Cardiello
    INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA
    CARDIELLO – Al Ministro dell’interno
    Premesso che:
          All’interrogante risulta che il distaccamento della polizia stradale di Eboli potrebbe essere trasferito in una nuova caserma che potrebbe essere costruito su un terreno dell’Anas a Campagna, nei pressi dello svincolo autostradale in località Galdo;
          La decisione sarebbe stata assunta da Anas dopo aver ritenuto inidonea la struttura esistente all’ingresso di Eboli;
          La sede di via San Giovanni – che oltre ad ospitare il comando della polizia stradale è sede anche del distaccamento dei vigili del fuoco – rimarrebbe aperta ancora fino a luglio 2013;
          Detta struttura è stata costruita sul vallone Grataglie il quale negli ultimi anni è esondato più volte provocando allagamenti e danni: in particolare il fango e i detriti hanno invaso il piano terra della caserma e danneggiato le auto poste all’interno del parcheggio, inclusi i mezzi privati degli agenti e dei vigili del fuoco;
          L’attuale caserma non risulterebbe essere accatastata;
          La manutenzione dell’immobile sarebbe assolutamente carente: i cornicioni sarebbero pericolanti e vi sarebbero evidenti infiltrazioni di acqua;
          Il Comune di Eboli incasserebbe circa 70.000 euro annui dalla Prefettura di Salerno a titolo di affitto;
    premesso, inoltre, che:
          La gestione delle caserme è affidata all’Anas;
    considerato che:
          Il territorio di Eboli, se sarà confermato detto trasferimento, perderebbe un ulteriore presidio di legalità e sicurezza per i cittadini;
    l’interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere se è a conoscenza di tutto quanto sopra esposto e, in caso affermativo, se e quali iniziative intenda promuovere al fine di evitare che la caserma della polizia stradale venga trasferita da Eboli nel comune di Campagna.

     

     
  • Tagliati i costi della politica: i fondi andranno ai disoccupati

    Cardiello: il PDL rivendica il risultato!

    Nella nostra città si passa dalle parole ai fatti in tema di riduzione dei costi della politica.
    E’ importante partire dal perché a Eboli andava dato un segnale, per quel che ci riguarda e in base alle nostre spese, se pur già limitate: 1) stiamo vivendo un momento economico senza precedenti che sta penalizzando l’intera economia italiana 2) i tagli imposti dal governo monti hanno francamente limitando l’autonomia finanziaria dei comuni.

    Questo significa una cosa semplice: abbiamo meno soldi in cassa dunque quelli che abbiamo cerchiamo di spenderli in maniera intelligente e seria. Con la crisi e i tagli a pagare sono le fasce deboli, i diversamenti abili e tutti coloro i quali non arrivano neanche alla seconda settimana del mese.
    I servizi essenziali ,non dico vengono brutalmente ridotti all’osso ma è difficile davvero garantirli. Solo con i salti mortali che tutte le amministrazioni comunali fanno si riescono a tutelare i meno abbienti. Sena dimenticare oramai che la parola: tagli,riduzione, trasparenza sono diventate pilastri portanti del dizionario della politica, quella onesta.


    Oggi é una giornata storica per la città di Eboli:dalla presentazione della mozione “cardiello-tagli ai costi della politica”sono passati 3 mesi e sono stati superati tanti ostacoli.
    Finalmente ieri sera al termine di un dibattito approfondito la delibera conclusiva è stata approvata all’unanimità dei 27 presenti ( pd-pdl-udc-misto).
    Ecco come il comune risparmierà 50.000€ l’anno: le commissioni consiliari da 9 passeranno a 4 e i membri da 15a 10,infine nel caso di sedute deserte per mancanza del numero legale non verrà più erogato il gettone di presenza ( 35 euro) ai partecipanti.
    Molto si è discusso su come investire quei soldi. Ebbene anche qui il centro destra può vantare un altro risultato importante: andranno ai disoccupati sotto forma di voucher lavoro.
    In pratica i non occupati avranno la possibilità di avere questi ticket del valore di 10 euro per lavori di pubblica utilità che ovviamente saranno ordinati dagli uffici competenti e monitorati, senza alcuna scorciatoia furbesca.
    Eboli da un grande segnale di Buona Politica.

  • Una proposta concreta per tutelare l’occupazione e rilanciare il commercio

    ” Domeniche senza auto per rilanciare il commercio nel centro cittadino”

    La situazione degli esercizi commerciali a Eboli è sotto gli occhi di tutti: basta farsi un giro sul viale amendola e notare come le saracinesche abbassate con il cartello fittasi siano vertiginosamente aumentate nell’arco degli ultimi 10 mesi. Il perchè non è dettato unicamente dalla solita parolina magica: CRISI ma anche dall’apertura di due strutture commerciali che di fatto hanno soffocato l’economia nel centro cittadino e nelle zone limitrofe.
    Era compito di un’amministrazione responsabile fornire una rete di protezione al fine di salvaguardare gli esercizi commerciali e di vendita al dettaglio dopo l’inaugurazione del centro Le Bolle e l’Outlet Cilento Village.
    Due strutture nate per soddisfare esigenze private ma che non hanno che prodotto una chiusura riflessa di altre strutture poste nel centro cittadino. Per non parlare dell’occupazione, tema oggi drammaticamente all’attenzione della città: ebbene, il 95% degli addetti è esterno. Gli ebolitani si contano sul palmo di una mano. Anche in questo caso sembra evidente che è stata data carta bianca al privato nell’investimento delle risorse senza alcun rispetto della dignità del territorio. Furgoni di lavoratori edili provenienti da Caserta e Napoletano riempivano i parcheggi dei due centri in costruzione mentre a Eboli si registrava un tasso di disoccupazione pari al 22% ( +11% rispetto la media nazionale) senza contare coloro i quali oramai il lavoro non lo cercano più.
    Il Popolo della libertà lancia una proposta per rilanciare il commercio e tutelare i pochi posti di lavoro rimasti attivi: dal 14 aprile al 16 giugno chiudere al traffico il centro cittadino dalle 17 alle 21.00, mantenere i negozi aperti e attirare gente da tutta la Provincia.
    Le finalità sarebbero tre: rispetto dell’ambiente, con un abbattimento delle emissioni di polveri sottili; slancio del commercio con una spinta da parte di chi amministra e si preoccupa dei bisogni reali dei commercianti; offrire una nuova immagine della nostra città, aperta a tutti e meno spenta.
    La Confesercenti e la Confcommercio dovrebbero essere convocate già entro la prossima settimana per aprire un ragionamento in tal senso.
    Chi amministra ha il dovere di non rimanere fermo mentre chiudono i battenti decine di negozi e altri ebolitani si sommano alla platea di non occupati.