• Discariche:nessun allarme radioattività ad Eboli. Arpac ci rassicura.

    E’ dalla messa in onda delle dichiarazioni del pentito Schiavone che mi sono subito messo al lavoro per capire se anche il territorio ebolitano fosse in qualche modo coinvolto da scarico di rifiuti pericolosi e/o radioattivi.
    Chiarezza è la parola d’ordine in questo momento e rappresenta un diritto dei cittadini molto preoccupati in merito a questa vicenda. Non si dimentichi infatti che oltre la tutela ambientale, in gioco c’è la salute.
    A Eboli per il momento non si registrano particolari criticità.
    Dopo i primi sopralluoghi effettuati nel mese di novembre, in allegato troverete la relazione inerente lo stato radiometrico dei terreni in oggetto.L’Arpac, a cui va il personale ringraziamento per l’ascolto e la tempestività dell’intervento, ha rilevato valori per il sito di Grataglie oscillanti tra  120 e 200 nSv/h senza picchi significativi mentre per il sito di Femmina Morta valori che vanno da 110 a 180 nSv/h.
    Viene rilevata l’assenza di radionuclidi artificiali e l’attività misurata risulta essere compatibile con i valori del territorio.
    La pubblicazione dei risultati serve a fare ancora più chiarezza e informare i cittadini, letteralmente terrorizzati da questa campagna mediatica martellante che sta producendo perdite economiche importanti per il settore dell’agricoltura e caseario campano.”

     

  • Vertenza Multiservizi: Il sindaco venga a riferire subito in consiglio

    “I lavoratori vengono messi in ferie forzate, la tensione sociale sta aumentanto alle stelle ma il Sindaco quando viene a riferire in consiglio? Quali risultati ha prodotto questa serie di incontri con i lavoratori?
    Dalla data di presentazione del piano industriale, Forza Italia ha lanciato una campagna informativa verso i dipendenti Multiservizi e gli ebolitani. L’obiettivo è quello di far capire che l’ora della “ricreazione politica” di questa amministrazione è oramai scaduto e farebbero meglio ad attenzionarsi verso i problemi reali della città.
    La Eboli Multiservizi ( o Multiscandalo spa) è uno di questi.
    Il nuovo piano industriale presenta evidenti criticità per una serie di motivi: inattuabile perchè i debiti stanno letteralmente soffocando la società; dannoso per i 34 dipendenti poichè prevede il taglio dello stipendio e il passaggio al contratto part-time; poco lungimirante perchè il futuro della partecipata non si programma senza avere i conti apposto.
    Il paradosso è semplice: chi l’ha usata come un bancomat personale tra il 2009/2010 ( per quest’ultimo anno mi chiedo ancora come fanno a presentare un passivo di €-720.000 se il Comune gli ha erogato + € 743.000, cioè €1.500.000 di uscite) si gode la vita, mentre chi ha prestato lavoro vive in un clima di profonda incertezza a causa della richiesta assurda di dover pagare con il proprio stipendio i disastri altrui.
    Infine viene previsto l’acquisto di cartelloni pubblicitari per € 150.000 quando poi mancano i soldi per pagare gli stipendi. Siamo al limite del ridicolo.
    Forza Italia è pronta ad assumersi le proprie responsabilità ma occorre chiarezza, perchè se qualcuno intende trascinare la questione fino alla prossima campagna elettorale per le elezioni comunali, noi lo impediremo.”

     

  • Affari di famiglia

    “ Apprendo dal Mattino di Salerno che con deliberazione n.262 del 12.07.2013 la Giunta Comunale ( di cui l’Ass. Lavorgna fa parte)  ha approvato la proposta progettuale relativa al rafforzamento delle attività di vigilanza ambientale. Un passo importante verso la risoluzione delle problematiche in oggetto.
    Con la determina n. 24 del 06/01/2014 pubblicata in data 21/01/2014, invece, è stata assegnata una sede operativa al nucleo ecologico ambientale, nel cuore antico della città – ex cappella Sant’Angelo. Per l’acquisto delle attrezzature informatiche necessarie per due postazioni operative da allestire nella sede, incredibilmente, è stato predisposto l’affidamento diretto per € 2141,00 alla ditta Alf Computers s.n.c. di Lavorgna F .
    Sia chiaro che non viene rilevato nulla di illegale né viene messa in discussione la  qualità della ditta ma eticamente questo atto costituisce un provvedimento di inaudita gravità e di forte imbarazzo per gli ebolitani.
    I computer per il nucleo ambientale della polizia locale,  di cui ha la delega l’Ass. Lavorgna, vengono affidati direttamente al fratello dello stesso.
    Sarebbe stato moralmente opportuno richiedere il preventivo ad un’altra ditta per evitare un evidente conflitto d’interessi.
    Siamo alle comiche finali di una giunta che, anche a detta dell’eterno consigliere Rosania, rappresenta la peggiore della storia ebolitana.”
     


  • Controlli ai circoli ricreativi: la polizia locale smembrata. L’Ass. Lavorgna venga immediatamente revocato!

    Vorrei capire l’Assessore alla polizia locale e sicurezza di Eboli (SA) da che parte sta! I controlli a tappeto partiti nel gennaio 2013, che hanno prodotto una serie di sanzioni amministrative e smascherato circoli ricreativi che assomigliavano sempre di più a bar, nel mese di dicembre sono stati bloccati. Il gruppo di ispezione “commercio e attività produttive” smantellato e qualcuno si sta fregando le mani. Non è possibile avallare illegalità in questo modo.

    Perchè accadono queste cose ad Eboli? Perchè i titolari dei bar subiscono dalla politica scelte inspiegabili e che ledono i loro sacrosanti diritti?
    Ho presentato un’interrogazione comunale urgente ( in allegato) al fine di capire quali motivazioni hanno spinto a tale, gravisssima, “scelta poltica”.
    Invierò una nota alla Prefettura di Salerno e alla Questura, in quanto l’ordine pubblico non può essere messo in discussione da decisioni motu proprio e che non danno garanzie di rispetto delle normative in materia.
    Lavorgna spieghi come fa la polizia municipale di Eboli a verificare il requisito della sorvegliabilità nei circoli ricreativi!
    Il Sindaco farebbe meglio a ritirare le deleghe assegnategli, in quanto non garantisce la sicurezza in città anzi si sta dando una pessima immagine delle Istituzioni”.

     

  • Località Prato di Eboli? Solo un bacino elettorale”

    ” Assomiglia sempre più a Bagdad. E’ semplicemente vergognoso lo stato di manutenzione di quella zona ad alta densità abitativa. Basta farsi un giro per capire il perchè di quest’allarme: fossi stradali che assomigliano a crateri post-bombe, i canali laterali della carreggiata principale mai puliti nè protetti da guar rail e la tanto annunciata ( in campagna elettorale) illuminazione pubblica rimasta sulla carta.
    Ci sono questi e tanti altri motivi per comprendere come la gente sia letteralmente incazzata con questa amministrazione. Esasperata dagli annunci senza mai seguito e stufa di dover vedere abbandonato il proprio territorio,ricordato solo in occasioni elettorali.
    Senza dimenticare i continui furti serali nelle villette e la creazione ( a mio parere dovuta) di vere e proprie ronde cittadine per tutelare le proprie abitazioni.
    Eppure le tasse vengono regolarmente pagate ma i servizi minimi non sono garantiti.
    Ai recenti aumenti tributati voluti da Melchionda e compagni per coprire i debiti da loro stessi prodotti, i residenti di loc. Prato non hanno visto corrispondere una manutenzione ordinaria delle strade, una illuminazione pubblica degna del nome, una sicurezza totale della zona.
    Il gruppo Forza Italia incontrerà presto il comitato di quartiere per recepire problematiche e proposte, ricordando che non esistono cittadini di serie A e di serie B”

     

  • Ospedale di Eboli: Forza Italia rinuncia al campanilismo. La nostra proposta


    Il capogruppo di FI interviene in merito la vicenda ospedaliera di Eboli.

    ” Chi ha seguito il consiglio comunale monotematico si è subito reso conto che la proposta del Direttore Minervini, ovvero il trasferimento di ginecologia,ostreticia e laboratorio di analisi presso la struttura di Battipaglia, è stata accolta in aula consiliare dal sottoscritto. Trattasi dell’unica via possibile per entrare in gioco nel momento più delicato: impossibile mantenere tutti i reparti, si alla rinuncia del polo nascite e Eboli diventerà polo delle eccellenze nella Piana del Sele.
    Se Forza Italia è l’unica voce fuori dal coro ci sarà un perchè: i campanilismi vanno evitati altrimenti la proposta verrà fatta senza tener conto del giudizio politico ebolitano. Ho votato contro la delibera che da un lato dava mandato al Sindaco per chiedere l’attuazione di un patto “farsa” con il Commissario di Battipaglia per il mantenimento anche dei reparti doppione, dall’altro prevedeva la creazione degli Ospedali Riuniti della Valle del Sele, opera irrealizzabile per carenza di fondi. Votare quella mozione significava illudere i cittadini,aggirare il decreto regionale n. 82 e difendere interessi particolari anzichè l’Ospedale di Eboli.
    La nostra posizione è chiara e parte da una premessa semplice: Bassolino e compagni hanno dilapidato il patrimonio sanitario campano degli ultimi dieci anni e Caldoro si è trovato a fronteggiare € 6.000.000.000 di debiti. Adesso, se pur con distanza politica nei confronti di Squillante visto il nostro posizionamento di opposizione alla Provincia, ci troviamo dinanzi ad una scelta: mettersi in gioco o restarne fuori. Noi vogliamo giocarci la faccia e scegliere la strada della ragionevolezza, focalizzando l’attenzione sulle nostre eccellenze, dicendo si al trasfermineto del polo nascite a Battipaglia ( una nascita è programmabile, un infarto no), si alla riconversione degli Ospedali di Oliveto e Roccadaspide con la creazione dei PSAUT, infine lanciando una proposta operativa che possa consentire a Eboli di divenire polo di specializzazione dell’intera area del Sele con i seguenti reparti: Pronto Soccorso, Chirurgia Generale, Terapia Intensiva, Medicina, Medicina Trasfusionale, Nefrologie e Dialisi, Ortopedia, Oculistica, Radiologia, Urologia, Terapia Intensiva, Anatomia Patologica, Malattie Infettive, Biologia Molecolare, Endocrinologia, Farmacia, Endoscopia, Geriatria, Odontostomatologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia (data anche la presenza dell’emodinamica che va potenziata) e Medicina Nucleare.”

    Eboli, 30/12/2013

  • Ambientalisti medievali! Se perdiamo il finanziamento pronti alla class action

    Il capogruppo FI interviene in merito l’articolo riguardante il ripascimento della costa.

    ” Cantar vittoria quando in gioco sono decine di famiglie, operanti nel settore balneare e non, significa vivere nel medioevo. E’ autolesionista spingere in favore della bocciatura del progetto di ripascimento della fascia costiera nei cinque comuni coinvolti; rappresenta un segnale inequivocabile di perfetta indifferenza rispetto i problemi reali della città e costituisce un punto a favore di chi guarda al passato e muore lentamente nel presente.
    Forza Italia non ci sta e si impegna formalmente presso l’Ass. provinciale all’Ambiente ad accelerare la procedura, porre rimedio ai rilievi regionali e bandire immediatamente il progetto. Sarebbe catastrofico perdere 70 milioni di euro, fondi europei, per quest’opera che è diventata irrinunciabile.
    A rischio ci sarebbe non solo la stagione balneare 2014 ma anche le successive, con ricadute pesantissime sul settore dell’occupazione balneare.
    Offriamo assistenza legale gratuita ai titolari dei lidi, al fine di tutelare i propri diritti e soprattutto garantire il risarcimento danni che ogni anno subiranno a causa delle mareggiate e dell’avanzamento delle acque marine.
    Tutti ricordano le parole del Dirigente provinciale Ranesi, quando in aula consiliare annunciò che entro il 31 ottobre il cantiere sarebbe entrato in attività, salvo perdere il finanziamento. Ebbene, non vorremmo che per la protesta di qualche gufo amico di Pecoraro Scanio e l’incapacità amministrativa di chi qualcun altro, quest’opera non venisse realizzata.”

     

  • ” Delibera di rateizzazione oneri esproprio PIP: rischio desertificazione area industriale”

    Il capogruppo di Forza Italia interviene in merito allo schema di accordo per la rateizzazione del saldo per l’assegnazione dei lotti in Area PIP

    “Unica nota positiva è la rateizzazione ventennale.Infatti, preme evidenziare alcune criticità di quella delibera: in primis manca la dovuta concertazione con gli imprenditori. Come è possibile pretendere il rispetto di quello che chiamano “accordo” ma che è un provvedimento pensato e voluto SOLO dall’amministrazione comunale?
    Senza dimenticare inoltre che vengono chiesti addirittura gli interessi del mutuo contratto dall’amministrazione stessa alla Cassa DD PP.
    A quanto ammonta il totale degli interessi?
    A questo onere si aggiunge anche la fideiussione, quale conditio sine qua non al fine della sottoscrizione dell’accordo, che mediamente varia da € 200.000 a €900.000 …..Venga il Sindaco a spiegare, in questo momento di crisi, quale azienda riesce a garantire un importo simile….. Spieghi inoltre perchè accollare spese legali e registrazione della sentenza agli imprenditori,  quei pochi insediati veramente in area PIP ( ricordo che il tasso di insediamento è pari al 42% calcolando anche chi ha predisposto la sola recinzione del terreno)
    Insomma un’insieme di spese collaterali talmente onerose che porterebbe alla chiusura delle imprese stesse;non possono essere gli imprenditori ad accollarsi le incombenze frutto di scellerate scelte amministrative!
    Il Comune anzichè pretendere solo il dovuto tenta la solita furbata: mettere le mani nelle tasche dei cittadini onesti!
    Forza Italia invita il Sindaco e l’amministrazione a fare un passo indietro, incontrare gli imprenditori e ritirare quella delibera che rappresenta un vero e proprio avviso di sfratto per le imprese con il rischio concreto di desertificare l’intera zona industriale.”

     

  • “Nomine esterne cantiere PIP: uno spreco di risorse inaccettabile”

    Il Capogruppo di Forza Italia interviene in merito le nomine esterne per la realizzazione dei lavori in area PIP.

    “Ieri sono stati consegnati i lavori per questo importante progetto. La Regione Campania crede nelle attività produttive e investe importanti risorse.
    Mai avrei pensato di intervenire su questa vicenda ma, quando ti trovi innanzi un inaccettabile spreco di risorse pubbliche, non posso esimermi dal denunciare questa scelta politica.
    Vale la pena ricordare che per il completamento delle urbanizzazioni primarie il finanziamento è coperto dalla Regione con fondi Fas per € 3.400.000 e la quota di compartecipazione dall’Ente ammonta a  € 320.000, ottenuti contraendo un mutuo dalla Cassa DD PP ( impegno 902 del bilancio comunale 2011).
    Ebbene, il Comune contrae un mutuo per investimenti ma circa il 35% di quell’importo viene utilizzato per la nomina di sette membri “esterni” per la direzione dei lavori e la vigilanza sul cantiere, per un esborso totale pari a € 142.000 così divisi: € 38.000 Direttore dei lavori; € 40.601 ( €12.688 per ciascuno dei tre membri) Commissione di collaudo in corso d’opera dei lavori; € 25.376 Coordinatore della sicurezza; € 38.064 ( €19.032 per ciascuno dei due membri) Assistenti tecnici del Direttore dei lavori.
    Anzichè attingere dall’Ufficio tecnico comunale, come è stato diligentemente fatto per il cantiere di “via buozzi”, vengono affidati incarichi non interni. Non viene messa in discussione la professionalità degli incaricati ma in questo momento di lacrime e sangue per i cittadini questa uscita finanziaria mi sembra davvero eccessiva. L’Ass. Norma prenda una decisione chiara in merito”

     

  • La nostra proposta (approvata!):chi denuncia il pizzo non paga le tasse.

     

    “Con viva soddisfazione il consiglio comunale, ieri in tarda serata, ha approvato all’unanimità dei presenti (26/26) la mozione che prevede agevolazioni tributarie per chi denuncia atti di estorsione e/o usura.
    Eboli lancia un segnale di legalità importante. Infatti, dopo l’approvazione della mozione contro tutte le mafie nel 2010, gli indirizzi di contrasto a quelli che possiamo definire “reati sommersi” hanno visto la totale condivisione delle forze politiche.
    Ringrazio tutti i colleghi che hanno dato il loro assenso a quello che costituisce un reale passo in avanti nella battaglia contro il pizzo.
    La mozione di Forza Italia si affianca all’apertura , avvenuta nel mese di ottobre, dello sportello contro il racket e si basa principalmente sulla necessità di dare risposta ai tanti che vorrebbero vicini le istituzioni in momenti delicati della propria vita. L’estorsione, l’usura e il pizzo possono emergere anche grazie a provvedimenti di questo tipo.
    I dati forniti dal Viminale decretano al mese di giugno 2013 un aumento pari al 3.6% di questi crimini.Le cause vanno ricercate oltre nella crisi anche nella paura delle vittime di ritrovarsi soli dopo la denuncia; proprio a tal proposito nel regolamento attuativo vengono previste agevolazioni ed esenzioni fiscali per cinque anni successivi alla denuncia.

    Ecco la proposta di delibera che entro due mesi diverrà esecutiva:

    PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE n.       del  
    Oggetto: ESAME ED APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER IL SOSTEGNO ALLE, IMPRESE CHE HANNO SPORTO DENUNCIA A SEGUITO DI ATTI DI  ESTORSIONE E/O USURA
    Il Consiglio Comunale
    Premesso che il Comune di Eboli non è dotato di un regolamento in materia di agevolazioni tributarie per le imprese che hanno sporto denuncia a seguito di atti di estorsione e/o usura;
    Richiamata la delibera di Consiglio Comunale n.    del 28/11/2013  in particolare la mozione approvata che impegna l’Amministrazione Comunale a redigere un regolamento di sostegno alle imprese che hanno sporto denuncia a seguito di atti di estorsione e/o usura;
    Visto il vigente Statuto Comunale;
    Acquisiti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 49  del TUEL approvato con D.Lgs 267/2000
    DELIBERA
          Di approvare il seguente regolamento che si allega al presente atto e ne costituisce parte integrante e sostanziale;
          Di trasmettere il seguente regolamento al Sig. Prefetto della Provincia di Salerno,al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Presidente della Giunta Regionale e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
    REGOLAMENTO PER IL SOSTEGNO ALLE, IMPRESE CHE HANNO SPORTO DENUNCIA A SEGUITO DI ATTI DI  ESTORSIONE E/O USURA
    Art. I
    Gli esercenti un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o i liberi professionisti, aventi fatturato annuo non superiore a un milione di euro, che subiscono un danno a beni mobili o immobili, ovvero lesioni personali, ovvero un danno sotto forma di mancato guadagno inerente I’attività esercitata in conseguenza di azioni commesse allo scopo di costringerli, anche tramite propri rappresentanti o collaboratori ad aderire a richieste estorsive e/o usuraie o per ritorsione alla mancata adesione a tali richieste, usufruiscono del seguente sostegno:
    Agevolazione annua, per un periodo di cinque anni dal momento della richiesta,
    dal pagamento delle imposte attinenti l’esclusiva attività d’impresa quali: imposta unica comunale (IUC ), del Canone per I’occupazione di aree e suolo pubblico (TOSAP), dell’Imposta Comunale sulla pubblicità e affissioni, nonché di eventuali canoni di concessione dei posti dei mercati comunali, se dovuti dalla vittima e per gli importi annualmente iscritti a ruolo o nelle liste di carico dell’Ente;
    Art.2
    L’agevolazione viene concessa a condizione che:
    a) la vittima abbia fornito all’Autorità Giudiziaria, tramite notizia di reato, denuncia o querela,elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’individuazione
    o la cattura degli autori delle richieste estorsive e/o usuraie.
    b) la vittima, al tempo dell’evento e successivamente, non risulti sottoposta a misure di prevenzione o al relativo procedimento di applicazione, ai sensi delle leggi 27 dicembre 1956 n; 1423 e 3 maggio 1965 n.575 e successive modificazioni, né risulti destinataria di provvedimenti che dispongono divieti o sospensioni o decadenze ai sensi degli articoli 10 e 10- quater, secondo comma,della citata legge no 575 del 1965, salvi gli effetti della riabilitazione.
    Il verificarsi delle condizioni di cui al precedente comma verrà certificato dal Prefetto su  richiesta dell’Ente o tramite acquisizione di sentenza penale.
      
    Art.3
    La concessione dell’agevolazione avverrà dietro presentazione di apposita domanda da parte del soggetto interessato entro 90 giorni dall’avviso di conclusione dell’indagine o dal decreto di archiviazione.
    La domanda, redatta sul modello appositamente predisposto, deve contenere, sotto
    forma di autocertificazione, le generalità, I’indirizzo, I’eventuale descrizione dell’attività, il codice fiscale del richiedente e deve allegare copia degli ultimi versamenti effettuati ai fini dei tributi locali e riferiti all’anno di imposta precedente.
    L’Ufficio Tributi riceve la domanda e ne effettua I’istruttoria, il responsabile del Settore Tributi assume la responsabilità del procedimento.
    In sede di istruttoria vengono valutate le condizioni di ammissibilità ed i requisiti di
    Legittimazione nonché i presupposti rilevanti per I’erogazione dell’agevolazione.Ove necessario I’ufficio provvede alla richiesta di elementi informativi ed eventualmente
    documentazione integrativa.
    Terminata I’istruttoria il Dirigente del Settore Tributi provvede a formalizzare alla Giunta Municipale proposta di provvedimento per la concessione o il diniego dell’agevolazione  entro 60 giorni dalla data di ricevimento della domanda.
    Le domande verranno esitate in ordine cronologico di presentazione, e fino alla capienza dell’apposito capitolo di bilancio dell’Ente comunale.
    In caso di diniego questo deve essere comunicato con motivazione.
    L’Ufficio Tributi dà comunicazione scritta al soggetto interessato dell’avvenuta adozione  dell’atto di assegnazione dell’agevolazione.
    L’ agevolazione prevista non sarà riconosciuta qualora identiche misure dovessero essere adottate da normativa statale, regionale oda provvedimento di qualsiasi altra autorità.
    Nelle ipotesi in cui il riconoscimento dovesse essere solo parziale, I’agevolazione riconosciuta da questo regolamento si ridurrà automaticamente e in proporzione.
    Art.4
     Al soggetto accusato del reato di favoreggiamento di cui sopra, senza aver fornito utile collaborazione,l’Amministrazione Comunale, nel caso di autorizzazioni, concessioni o altro provvedimento, di esclusiva competenza, necessario per lo svolgimento di attività economiche in strutture pubbliche o per lo svolgimento di servizi pubblici, applica la sanzione accessoria della revoca delle medesime autorizzazioni o  concessioni per operare nelle predette strutture pubbliche comunali. La stessa sanzione accessoria di cui al precedente comma, è comminata agli autori delle azioni di cui al citato art. 1.