• Il salto della quaglia….


    Il consigliere comunale Damiano Cardiello de “Il popolo della libertà” evidenzia i vergognosi cambi di casacca di consiglieri comunali eletti all’opposizione e attuali stampelle di Melchionda.
    La recente votazione sul PTCP ( piano territoriale di coordinamento provinciale) ha visto aderire parte dell’UDC e il consigliere comunale di SEL alla maggioranza.
    I cittadini ricordano bene come questi signori in campagna elettorale professavano le proprie idee lanciando strali e accuse gravissime nei confronti di Melchionda mentre ora fanno da stampella a questa maggioranza, non appena si son udite le sirene di un tradimento socialista.
    All’indomani del naufragio economico che porterà Eboli indietro di almeno dieci anni, pensare che il dissesto finanziario sia una forma di sostentamento statale non è più possibile oramai. Subiremo ennesimi ritocchi al rialzo di tasse senza vedere neanche una panchina nuova installata.
    Tutto questo per incompetenza amministrativa o miopismo politico causato dalla maldestra coltivazione del proprio “orticello”?
    Il problema c’è e resta sempre lo stesso: manca una mentalità imprenditoriale finalizzata allo sviluppo di questa città. Melchionda e Rosania faranno rimpiangere sindaci meno conosciuti ma sicuramente più attenti alla cosa pubblica.
    Eboli, 07/05/2011

    Dott. Damiano Cardiello
    Consigliere comunale Pdl

  • Eboli: un dissesto finanziario annunciato

    Cardiello: “Il nostro comune è al dissesto finanziario”
    Dalla relazione della Dirigente del settore Finanze del Comune di Eboli, emergono dati drammatici che non lasciano più spazio a teorie di recupero economico per le nostre casse comunali: siamo al dissesto finanziario.
    Eboli dopo venti anni di gestione scellerata, targata Rosania – Melchionda, si risveglia con una montagna enorme di debiti, pari a Euro 18.642.313,50. Di questi debiti, circa il 40% deriva da debacle giudiziarie che hanno visto il nostro comune soccombente. Ci rendiamo conto?
    Da cittadino mi chiedo come sia possibile una situazione così drammatica e quali prospettive potrebbe avere un giovane rimanendo in questa triste realtà?
    In pratica la gestione ordinaria si fermerà al pagamento degli stipendi e ai servizi essenziali, si spera, lasciando da parte importanti settori come le opere pubbliche e le attività produttive.
    Melchionda e i suoi ultimi cortigiani farebbero bene a presentare ai cittadini pubblicamente il conto, dimettendosi e lasciando la questione in mano ad esperti economici.
    Si legge dalla relazione, infatti, che, neanche un aumento dell’addizionale Irpef comunale dello 0.2 % sommato ad un aumento del canone Cosap porterebbe beneficio alle casse comunali, poiché la montagna debitoria è talmente consistente che i ricavi degli aumenti costituirebbero briciole al riguardo.
    Le lancette dell’economia locale rimarranno ferme per altri venti anni e ai giovani ebolitani il consiglio che mi sento di dare, con profondo rammarico, è il seguente: cercate di costruirvi il futuro fuori dalle mura cittadine.

     

  • Secondo svincolo autostradale di Eboli: quali progetti?

    Il consigliere comunale Damiano Cardiello, gruppo Popolo della libertà, interviene in merito alla confusione totale che riguarda il secondo svincolo autostradale di Eboli.
    “ Sono mesi che i cittadini ne sentono di tutti i colori; in commissione lavori pubblici, circa due mesi fa, il Sindaco Melchionda venne a rassicurare tutti evidenziando la mancanza di progetti relativi al secondo svincolo autostradale di Eboli e l’assoluta necessità di convocare un consiglio comunale monotematico con la partecipazione dei vertici Anas.
    Da allora, nulla è cambiato in termini di trasparenza e pubblicità della azione amministrativa ad Eboli. Sul sito dell’Anas ( http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/attivita_salerno_reggio/page/2), con aggiornamento a febbraio 2011, vi è lo stato della progettazione definitiva del secondo svincolo di Eboli al km 31.600, compreso tra la stessa città e Campagna, che si concluderà entro il 2011 con appalto previsto per inizio 2012.
    Invito la Giunta a fare chiarezza in merito, perché se la proposta della delocalizzazione tra Eboli e Battipaglia venisse accettata, senza mai essere discussa in assise consiliare, ciò comporterebbe un atto di gravità inaudita.
    La modifica della localizzazione, accontenterebbe qualche “amico” proprietario di abitazioni che verrebbero espropriate nel vecchio progetto e Giovanni Santomauro con una seconda uscita per Battipaglia, penalizzando, inverosimilmente, la nostra città con ricadute negative sull’economia.
    Un consiglio monotematico in merito, con la partecipazione anche dei comitati civici che si occupano della questione, garantirebbe la necessaria trasparenza nei confronti della cittadinanza.
    Mi devono spiegare se il progetto lo stanno stilando gli uffici comunali nella stanza dei bottoni o c’è una collaborazione stretta con i vertici Anas.In attesa della risposta all’interrogazione urgente presentata dal Sen. Cardiello che chiarirà la situazione, abbiate il coraggio di scoprire le carte.

  • Periferie abbandonate: prevenire non è meglio che curare?

    Il Consigliere Comunale del Popolo della Libertà Damiano Cardiello ha presentato un’interrogazione riguardante una delle strade che circondano località Fiocche, periferia sempre più abbandonata, secondo Cardiello, dall‘amministrazione Melchionda.

    Ogni anno a causa dei fossi e dell’inesistenza del manto stradale, decine di cittadini proprio in quella zona, citano il comune di Eboli, per richiedere indennizzi da danno stradale. Poiché il comune di Eboli, non è assicurato, Cardiello rileva che il Comune paga di tasca propria queste somme di danaro pubblico che costituiscono debiti fuori bilancio, ma che sottraggono somme che potrebbero essere impegnate per altri servizi a favore dei cittadini.

    Il giovane Consigliere del PdL si chiede: “Perchè non si previene che curare? perchè non viene sistemata quella strada invece di subire spese e procedimenti legali?“

    Lo stesso Cardiello però sottolinea la disponibilità manifestata dall’Assessore Vincenzo Consalvo, rispetto alle problematiche di quella parte della città ma che riguardano tutti.

    Eccovi l’interrogazione:

    Al Sindaco di Eboli
    Al Presidente del consiglio comunale
    All’Assessore ai lavori pubblici

    Interrogazione a risposta scritta

    Damiano Cardiello

    Premesso che:

    * In via Torre Paladino Loc. Fiocche, risiedono circa settanta famiglie ebolitane;
    * La strada e le sue arterie di collegamento sono prive di qualsiasi segnaletica orizzontale e verticale;
    * manca l’illuminazione pubblica lungo il tratto in oggetto;
    * nonostante le ripetute segnalazioni inviate,il manto stradale è inesistente o molto dissestato, anche a causa dei mezzi pesanti che percorrono il tratto, in considerazione della presenza di numerose aziende agricole nelle immediate vicinanze.

    Interroga

    la S.V. per conoscere quali utili interventi intenda adottare, al fine di una pronta risoluzione al problema, visto anche l’imminente presentazione del bilancio consuntivo 2011.

     

  • Caso Multiservizi spa: il buio pesto avvolge la maggioranza….

    COMUNICATO STAMPA
    Il consigliere comunale del Popolo della libertà Damiano Cardiello, con profondo rammarico, ritiene che quello che è accaduto ieri in consiglio comunale sulla questione Multiservizi spa, sia solo l’inizio di una lunga degenza post crisi che attende la giunta Melchionda e la città di Eboli.
    Dopo quattro ore di consiglio comunale, interventi in contraddizione della maggioranza del Pd e qualche parola grossa volata all’indirizzo del Sindaco, concludere il consiglio con un rinvio della decisione a data da destinarsi costituisce una profonda presa in giro per i cittadini e per le quranta famiglie che prestano lavoro presso la Multiservizi spa.
    La pochezza di idee e la vaghezza del piano industriale han fatto si che alcuni membri della ex maggioranza non votassero la delibera di giunta, fatto gravissimo che pone oramai le condizioni per una crisi concreta di questa assise.
    E’ una vergogna e vi spiego perché, ponendovi alcune domande però: cosa ci hanno convocati a fare? Di cosa abbiamo parlato in quattro ore se il tutto è stato rinviato alla commissione bilancio?
    Risposte che anche un neonato sarebbe dare: semplice, la maggioranza è in crisi e non ha una linea unitaria; visto che poi ci sono quaranta famiglie ebolitane da dover mandare per strada, allora è meglio cercare una sintesi con le opposizioni, isolando l’area socialista e mandando a casa Conte.
    Il mio consiglio è diretto al Sindaco : abbia uno scatto di orgoglio e si dimetta immediatamente dimostrando grande rispetto verso l’interesse generale e isolando gli interessi particolari che lacerano la sua maggioranza.
    Con un possibile ingresso nella maggioranza di altre forze presenti in consiglio, si ritornerebbe a un anno fa quando il non governo e la politica dello star zitti godevano di incontrastato dominio in questa città.
    Ai cittadini le considerazioni del caso.

     

  • Poltica e social network: binomio possibile?


    Ridurre le distanze tra la politica e il cittadino, oltre che con le istituzioni. Impresa complessa nell’Italia di oggi. Tuttavia un aiuto, nemmeno di poco conto, giunge dale nuove tecnologie e dai social network in particolare. Sempre più politici, di profilo nazionale, amministratori e esponenti locali dei vari partiti, adottano i nuovi strumenti del web per completare il loro operato politico ed essere sempre in contatto con i propri sostenitori e non solo. Basta dare uno sguardo su Facebook. Una filosofia che porta i risultati, da ambo i fronti. Gli esponenti politici possono prendere visione delle problematiche del territorio più facilmente, i cittadini interagire e segnalare in maniera più immediata. Tra coloro che usano anche questa nuova forma di comunicazione vi è Damiano Cardiello (nella foto). Consigliere comunale del Pdl ad Eboli, è considerato un astro nascente tra i giovani politici campani. Social Network che diventano sempre più presenti nella politica: lo stesso Cardiello però ricorda come, il contatto diretto con i cittadini, rimane però l’elemento fondamentale e insostituibile.

    Social Network particolarmente amati dai politici. Quanto possono, concretamente, avvicinare il cittadino alle istituzioni?

    “I social network, oggi come non mai, rappresentano una risorsa per le comunicazioni globali. Oggi per un politico locale i network rappresentano una forma gratuita di comunicazione tra lui e l’elettore, difficile da sostituire. In un mondo così tecnologico e all’avanguardia, anche i politici si sono attrezzati in maniera adeguata per far si che vi sia una rete, personalmente gestita, in grado di contattare in maniera veloce e gratuita i cittadini”.

    Il contatto umano tra cittadino e politico, locale o nazionale, è comunque imprescindibile?

    “Certo, dal mio punto di vista, rimane l’ imprescindibile formula di conoscenza tra persone. Non è possibile appiattirsi dietro uno schermo, anche perché svanirebbe la funzione del politico come rappresentante dei cittadini, diventando il politico come rappresentante di singoli schermi. Con l’attuale legge elettorale, a livello nazionale, il contatto tra politico e cittadino è già molto limitato. Se a questo poi aggiungi uno strumento come i social network, mettendo in evidenza il loro lato negativo, cioè quello del comunicare dietro uno schermo, allora si che sorgono i problemi”.

    I costi della politica. Possono essere ammortizzati con un uso massiccio dei nuovi strumenti informatici?

    “La politica con nuovi strumenti informatici di massa, completamente gratuiti, può diminuire i suoi costi; il problema è però sempre lo stesso: i partiti politici sperperano risorse grazie a noi cittadini, che finanziamo pubblicamente le loro casse. Da giovane consigliere comunale, non posso che essere favorevole all’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, o ad almeno una rimodulazione di tale legge che consenta a noi cittadini anche di sapere quanto ci costa il Pd o il Pdl”.

    Tratto da una intervista del 30/12/2010 www.revenews.info
    Dott. Damiano Cardiello
    Consigliere comunale Pdl-Eboli

  • Piazza XXV Aprile: che la puliscano i cittadini!


    Dopo la recente interrogazione riguardante la pulizia della piazza XXV Aprile ad Eboli,l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica del Comune di Eboli, rispondono con incredibile sfrontatezza: a pulire siano i cittadini.

    Se da un lato l’interrogazione chiedeva maggiore attenzione e maggiore pulizia di quella parte di Città, dall’altra abbiamo appreso che la pulizia non viene per niente fatta dalla SARIM, se non sabato il giorno del Mercato, dai commercianti del posto. E perché non lo chiediamo anche ai cittadini che nel corso della settimana parcheggiano in quell’area.

    E’ veramente singolare la risposta dell’Assessore. In certe circostanze è il caso di tacere per evitare di aggravare la situazione, ma la cosa che più fa rabbia è il candore irresponsabile che tali dichiarazioni destano: in uno abbiamo appreso che la SARIM non esercita, almeno in quel luogo il suo compito se non in maniera settimanale; e che deputati a questo ruolo sono i commercianti, i quali non adempiendovi costringono l’Assessore dopo un’interrogazione a far intervenire la Polizia Municipale.

    Sarebbe più giusto che oltre all’intervento della “Polizia“, che pure sarebbe giusto, vi fosse anche un intervento sistematico di “pulizia” da parte della SARIM, anche perché l’interrogazione non lamentava sporcizie dai residui dei commercianti del posto ma una carenza sistematica di intervento, che non può essere addebitabile a chicchessia se non a chi è deputato a quel ruolo specifico.

    A meno che non saremo costretti a farci carico di pubblicizzare a tutti i cittadini del posto e quelli che frequentano Piazza XXV Aprile e dintorni, di dotarsi dei paletta, scopa e sacchetto e che assolvano ad un compito assegnatogli sul campo dall’Assessore Magliano, senza nulla a pretendere.

    Dott. Damiano Cardiello
    Consigliere Comunale Pdl

  • Eboli: Mozione Anti Mafia di Cardiello

    Ecco la mozione che presento questa sera in consiglio comunale, al fine di dire no a qualsiasi forma di organizzazione criminale nella nostra città!

    Mozione

    OGGETTO: Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali

    Premesso che:
    – dopo la recente interrogazione di due consiglieri comunali riguardante infiltrazioni camorristiche nella vita economica della città di Eboli, il Consiglio Comunale non si dichiara indifferente verso questa tematica;
    – è necessario affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione della città di Eboli;
    – il Comune di Eboli, pur non potendo legiferare, può mettere in campo misure di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e di sostegno a chi è vittima delle mafie, del racket e dell’usura;
    – il fenomeno mafioso che investe l’Italia, in particolare il nostro Mezzogiorno, ne penalizza lo sviluppo dal punto di vista sociale, economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa della nostra città;
    – molti imprenditori e liberi cittadini spesso decidono di non denunciare i propri aguzzini per paura di essere lasciati soli dalle Istituzioni;
    Considerato che:
    – occorre che ogni Comune dia un segnale concreto di impegno nella lotta e contrasto alla criminalità organizzata in tutte le sue forme;
    – l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) negli ultimi anni ha più volte ed in diverse maniere espresso il proprio impegno nella lotta alle mafie;
    – gli Enti Locali, e in particolar modo i giovani amministratori, devono ed intendono avere un ruolo di primo piano nella lotta alle mafie;

    Il Consiglio Comunale di Eboli impegna l’Amministrazione a:

    -costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e al sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata;
    -mettere in campo strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende subappaltatrici;
    -utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose.
    -attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani;
    -promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni;
    -attivare una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai.
    – affermare con chiarezza che, salvo indagini della magistratura, le dichiarazioni dei consiglieri comunali sono estranee alla cultura della legalità, pilastro portante della nostra Città.

     

  • Eboli: un natale buio

    Comunicato Stampa
    “ Eboli: un natale al buio ”
    Damiano Cardiello, consigliere comunale de “Popolo della libertà” di Eboli, denuncia il totale disinteresse dell’amministrazione Melchionda riguardo le iniziative natalizie ad Eboli.
    Mai come quest’anno gli ebolitani trascorreranno un natale al buio: ” buio” innanzitutto riguardo le luminarie, presenti solo in alcuni tratti della città, pagate dai commercianti e offerte dal centro commerciale Maximall, all’ingresso del centro; “buio” pesto per le iniziative natalizie, frutto di libera iniziativa delle associazioni; “buio” per le attività commerciali, abbandonate a se stesse e prive di sostegno da parte di questi amministratori.
    Il presepe ad Eboli, lo faranno Melchionda e amici, travestendosi da pastorelli mendicanti, visto che le casse comunali languono e i cittadini sono già stufi delle loro magagne.
    Per non parlare della calza della befana, piena di debiti e carbone; debiti per debacle giudiziarie che, per il prossimo anno, aumenteranno vertiginosamente.
    Il quadro che vi descrivo, non è frutto della classica visione faziosa di un consigliere comunale di centro destra, ma l’amara constatazione di una realtà cittadina deludente e che invoglia alla rassegnazione, oramai, poichè vivremo in maniera anonima anche il periodo più bello dell’anno.
    Ad una critica aspra però, non può che far seguito una alternativa valida e concreta: rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per il prossimo natale, promuovendo il progetto “Mercatini di Natale” in Piazza della Repubblica, da me delineato già in commissione cultura, al fine di coinvolgere gli operatori del settore commerciale alla stesura del progetto stesso, ridando la giusta atmosfera natalizia che gli ebolitani meritano.

     

  • Turismo tra Eboli e Pontecagnano? Servono i fatti!

    Damiano Cardiello, consigliere comunale de Il Popolo della libertà, lancia un appello alle forze responsabili della città di Eboli, per programmare una serie di interventi, per la stagione turistica 2011.
    Nel 2000 l’allora Governatore della Regione, Bassolino, annunciò che l’intera fascia litoranea compresa tra i comuni di Pontecagnano e Capaccio doveva diventare sede di interventi sistematici infrastrutturali che avrebbero consentito il decollo turistico della zona costiera, compresa la nostra città. Imprenditori stranieri, particolarmente interessati al territorio ebolitano, sono fuggiti terrorizzati, dopo essersi resi conto della situazione.
    Se da una parte investitori di aree economicamente forti come la Germania, mostravano un rinnovato interesse per il nostro territorio, dall’altra la Regione Campania, con le proprie inopportune e clientelari scelte, lo ha tenuto fuori dal grande mercato globale e dalle opportunità che esso offriva.
    L’asse Comune-Provincia-Regione ( interamente guidato dal centrosinistra per 10 anni ) ci ha lasciato le briciole di una pista ciclabile, totalmente abbandonata alle ortiche, di un impianto di illuminazione e di spartifuoco sistemati con parcheggi improvvisati e aree verdi incolte, tutto finalizzato ad ottenere un turismo balneare locale per soli 30 giorni all’anno.
    Ad oggi, dopo le promesse di una “Rimini del Sud Italia”, è bastato fare, nel mese di agosto, un giro tra i pochissimi lidi attrezzati sul litorale, per ritrovare prostitute e cumuli di rifiuti nelle vicinanze delle spiagge libere.
    Le mie proposte sono molto concrete: riguardano innanzitutto un completo restyling della pineta, con abbattimento delle piante malate, pulizia e progettazione di camping attrezzati in materiali ecocompatibili;sburocratizzazione delle procedure per i permessi a costruire, da rilasciare a ipotetici nuovi operatori turistici, con rilancio della occupazione giovanile; non ultimo poi, un progetto integrato di attrazione per investitori nazionali e non, in collaborazione con le imprese del settore, al fine di un reale coinvolgimento di chi del turismo, ne fa una ragione di vita.
    Se gli amministratori locali amano questa città, raccolgano la proposta.