• Centro commerciale:di speranza si muore…..a Eboli.


    Comunicato stampa

    Il consigliere damiano cardiello de il Popolo della libertà interviene in materia di attività produttive ed in particolare riguardo alla apertura del centro commerciale Le Bolle.
    “Mi sembra doveroso intervenire per dare la mia personale solidarietà ai commercianti ebolitani e ai giovani disoccupati”.
    Tutti i cittadini dovrebbero essere contenti di questa importante occasione di sviluppo e soprattutto i giovani ebolitani dovrebbero ringraziare Dio per questa opportunità di lavoro.
    Questo accadrebbe in un paese normale dove la politica fa la sua parte,garantendo trasparenza nelle scelte e sostentamento per le fasce più deboli.
    A Eboli non succede per una serie di motivi sotto gli occhi di tutti: il viale amendola, con i suoi negozi, potrà chiudere battenti; i giovani ebolitani rimangono disoccupati e la città crea grosse zone “buie”.
    Il commercio ebolitano, già colpito da una gravissima crisi finanziaria, ora pagherà ancor di più le conseguenze di un centro commerciale che costringerà molti artigiani e piccoli negozi a chiudere battenti. L’esempio lampante riguarda il settore dell’abbigliamento che subirà fortissime perdite, visto che Le bolle ha un numero assai elevato proprio di negozi di abbigliamento che attirerebbero maggiori acquirenti con prezzi scontati che il piccolo commerciante non potrà garantire.
    Il settore alimentare abbasserà le saracinesche in brevissimo tempo vista la concorrenza spietata dell’Ipermercato che praticherà il “sottocosto” abbattendo i prezzi base per i prodotti primari. Un gran peccato, perchè se l’Amministrazione avesse fatto la sua parte in maniera equa avrebbe si garantito uno spazio di rilievo alle attività de Le bolle ma non avrebbe abbandonato i commercianti ebolitani. Il natale si avvicina e di shopping a Eboli non se ne vede, anzi il viale Amendola e via Umberto Nobile ( senza dimenticare la “piscina comunale” di via flli adinolfi) sono praticamente spacciati.
    Un richiamo va fatto anche alla associazione commercianti, che potrebbe dare un segnale forte protestando e facendosi sentire maggiormente.
    Riguardo le zone “buie”, è una conseguenza dell’attenzione rivolta da questa amministrazione al centro commerciale. Si realizza un movimento finanziario a tutti i livelli nella zona del Palasele, trasformandosi da zona buia a zona ultra illuminata, mentre nei polmoni commerciali della nostra città cala, inesorabilmente, il sipario. Cosa fare? Garantire una serie di iniziative finalizzate a creare movimento anche nella parte centrale della città con luminarie e un programma natalizio degno di questo nome.
    Cosa che non accadrà,purtroppo, per la montagna di debiti che il Comune patisce.
    Per non parlare del problema occupazione: basta farsi un giro all’interno dei negozi per notare che il 95% degli addetti non sono ebolitani. Uno schiaffo in faccia ai tanti giovani che avevano riposto le loro speranze in questi mesi. Inoltrare la domanda sul sito internet e poi non vedersi neanche chiamati per un colloquio. Passare dalla speranza alla certezza di non avercela fatta senza alcun avviso. A Eboli di speranza si muore.
    Cosa avrebbe dovuto fare la giunta? Inserire clausole di salvaguardia per il personale ebolitano in modo da garantirne una assunzione almeno pari al 50%.
    Una serie di iniaziative che rimarranno sulla carta mentre i disoccupati rimarranno tali e il tasso di disoccupazione aumenterà per l’approssimarsi della chiusura delle attività nel pienso centro di Eboli.

    Dr. Damiano Cardiello
    Consigliere Comunale PDL
    Eboli

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