• Ricorso al TAR Salerno avverso il conto consuntivo.Le ragioni di una scelta.

    Come preannunciato alla fine del consiglio comunale in data 29 aprile 2014, stamane, assistito dal collega Avv. Gianluca Di Stefano, ho presentato ricorso al Tribunale Amministrativo di Salerno.
    E’ mio dovere, quale ricorrente e consigliere comunale di opposizione, informare la cittadinanza sulle motivazioni tecniche di questa scelta.
    Dal punto di vista amministrativo, la maggioranza ha compiuto un’autentico abuso: in data 20/02/2014 con nota prot. n. 7172 il Dirigente del Settore Finanze chiedeva i rapporti crediti/debiti delle quattro società dove il Comune detiene partecipazione: Asis (9%), Seta(2,7%), Eboli Multiservizi (100%), Eboli Patrimonio(100%). Ebbene, solo la società Asis ha fornito quanto richiesto, se pur imposto dalla legge.
    Tra gli allegati del conto consuntivo il 7 aprile ( dunque 20 giorni prima la seduta del consiglio comunale) è stata notificata, a mani del messo comunale, una serie di documenti tra cui la nota asseverata del rapporto crediti/debiti delle società partecipate ex art. 6 comma 4 D.L. 95/2012.
    La legge IMPONE una valutazione e confronto di dati contabili tra l’Ente e le società partecipate di cui dispone quote, ai fini della trasparenza amministrativa e regolarità contabile.
    Nella nota per i consiglieri comunali, il Dirigente Marmora sottolinea l’asseverazione dei dati Asis mentre per le altre società evidenzia l’assenza di risposta alla richiesta di documentazione.
    Il 24/4/2014 in conferenza dei capigruppo Forza Italia pone la questione mettendo in guardia l’amministrazione e dimostrandosi responsabile, poichè l’eccezione non è stata posta direttamente in consiglio comunale.
    Il 28/04/2014 avviene il pasticcio: con una semplice mail solo ad alcuni consiglieri viene inviata la nota con le asseverazioni delle società Multiservizi e Patrimonio da cui risultano un disallineamento contabile di € 600.000 per la prima e debiti per €555.000 per la seconda.
    Vale la pena ricordare a tutti che una mera mail non ha alcun valore di notifica, dunque non solo l’atto non è stato posto a conoscenza dei consiglieri comunali ma è ancora incompleto (resta da scovare l’asseverazione della Seta).
    Si sono assunti una responsabilità amministrativa enorme, violando di fatto le leggi nazionali, il regolamento e lo statuto comunale in materia di trasparenza amministrativa e pubblicità degli atti.
    Decideranno i giudici.
    #politicatrasparente #informazionelibera