• L’affare randagismo non si ferma. Intervenga la magistratura

    ” Nei mesi scorsi abbiamo documentato che ad Eboli l’assistenza per i cani randagi è diventata un grande affare economico, comportante un vorticoso giro di denaro pubblico.

    Per questo a novembre 2016 abbiamo depositato una interrogazione comunale per mettere sotto la lente di ingrandimento i fondi comunali spesi per il ricovero degli amici a quattro zampe.
    Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro pubblici, senza peraltro procedere ad uno straccio di gara ad evidenza pubblica, per un totale ad oggi pari circa ad 1.000.000 euro!
    Dal 2009 ad oggi emerge un quadro profondamente sconcertante, partendo dal presupposto che non si comprende come siano stati  scelti i due canili ospitanti,uno in località monti di Eboli di proprietà del Comune di Salerno e l’altro del casertano di proprietà di una ditta privata.
    Eravamo convinti che dopo la nostra inchiesta questo vergognoso scandalo fosse finito. Ed invece…..
    Non solo registriamo continui pagamenti alle ditte di ricovero ma vi è di più!
    Con la determina n° 1061 del 10/06/2017, a firma del Dirigente Settore Ambiente, per dar seguito alla delibera di giunta n.13 del 20/01/2017, è stato affidato un incarico per elaborare un progetto dal titolo eloquente: “Istituzione dello Sportello per la tutela degli animali.” e con il costo a carico dei cittadini di € 5.000,00.
    Mi chiedo come sia possibile proseguire su questa strada e perchè a pagare debbano essere sempre gli ebolitani.
    A questi interrogativi c’è un solo modo per rispondere: massima #trasparenza, #imparzialità e #legalità.
    Per questi motivi, attendendo una risposta che definisca come “velenoso” il presente comunicato stampa e non essendo più margini di manovra per reindirizzare questi dilettanti allo sbaraglio, ci rivolgeremo alla magistratura competente per porre fine a questo incredibile scandalo contabile.
    Con i soldi pubblici non si scherza, ma soprattutto bisogna avere parsimonia nell’utilizzarli visto che siamo un Ente in evidenti difficoltà economiche, sull’orlo del dissesto finanziario.”
  • I cani abbandonati ad Eboli? possono morire in solitudine.

    Il consigliere comunale Dr. Damiano Cardiello de il Popolo della libertà in vista della discussione del bilancio 2011 manifesta il suo disappunto per la totale indifferenza della giunta Melchionda verso il problema del canile comunale. Sono anni che gli assessori all’ambiente che si succedono, in ultimo Magliano, e il Sindaco annunciano la destinazione di fondi per la creazione di un canile comunale. Ad oggi con rammarico, la situazione è sotto gli occhi di tutti: Eboli non ha un programma per combattere il randagismo.
    Nonostante il lavoro incessante e sacrificante dei volontari del Rifugio su Monti di Eboli, che ospita anche 70 cani della nostra città, dopo varie promesse riguardanti la creazione di box idonei finalizzati a creare nuovi posti disponibili per cani abbandonati, non vi è un solo euro da destinare a quella struttura.
    Ricordo a tutti i cittadini che quel canile è di proprietà del Comune di Salerno e agisce solo per spirito di sacrificio nei confronti di cani abbandonati e in pessime condizioni di vita.
    Per non parlare del ritrovamento continuo nella fascia pinetata di animali che necessitano di ogni cura.
    E’ proprio di qualche giorno fa il ritrovamento di undici cuccioli con le relative cagne nei pressi di Loc. Melito ad Eboli; interpellate le volontarie con grande sacrificio sono intervenute ma non potranno ospitarli nel Rifugio per mancanza di risorse e disinteressamento dei nostri amministratori.
    Presenterò un emendamento che destini 50.000 euro per questo fine; l’intento è quello di creare nuovi box ospitanti nel canile presente e foraggiare per almeno tutto l’anno in corso iniziative tese a combattere il randagismo nella nostra città.
    L’indifferenza di questa Giunta verso questo problema è tale da farmi pensare che il mio appello rimarrà inascoltato.
    Invito Melchionda e compagni ad essere sensibili verso questi problemi, si siedano ad un tavolo e recepiscano ( magari tagliando qualche spreco) i fondi sufficienti a sostenere gli interventi necessari.