• Nuovo ospedale a Battipaglia: la Piana del Sele presa in giro da De Luca e giullari di corte.

    Abbiamo atteso qualche giorno e l’invio di tutta la documentazione prima di chiarire la nostra posizione e oggi finalmente possiamo dire ciò che pensiamo sulla questtione.
    Sono anni che partecipiamo ad incontri, dibattiti pubblici e consigli comunali sul tema sanitario.
    Anni di chiacchiere e prese in giro da parte del despota De Luca e della sua banda di giullari sul territorio che non esitano ad acclamarlo non appena mette piede nelle nostre zone.
    Eppure l’Ospedale Unico del Sele non sarebbe stato un “favore” verso qualcuno o per andare incontro alle esigenze dei pazienti ma una vera e propria necessità visto lo stato in cui versano attualmente i nosocomi del comprensorio.
    Tra carenza di personale e mancate condizioni di messa in sicurezza, il progetto portato avanti solo a chiacchiere non era una forzatura. Anzi.
    De Luca e la giunta regionale, invece, hanno scelto di optare per un nuovo ospedale a Battipaglia che sostituirà il vecchio.
    Abbiamo avuto la scheda tecnica e come leggerete si tratta di un importante investimento da 304 posti letto.
    Nulla in contrario ci mancherebbe.
    Non siamo qui a fare la battaglia di campanile su dove debba sorgere un plesso all’avanguardia ma alle prese in giro non ci stiamo.
    Gli ebolitani sanno bene che una scelta del genere darà il colpo mortale al nostro nosocomio lasciato in lenta agonia.
    Dovranno ringraziare tutti i dirigenti locali e provinciali del PD che ad Eboli sulla questione ospedaliera hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo profetizzando interventi risolutori del loro capo De Luca ma rimasti puntualmente sulla carta.
    Non dimentichiamo la figura mitologica del giullare Picarone che venne in consiglio comunale, pochi mesi fa, ad assicurare tutti sulla “massima attenzione” della Regione nei confronti dell’Ospedale di Eboli.
    Fratelli di Italia fu l’unica forza di opposizione a dargli il ben servito senza troppi peli sulla lingua, perchè avevamo già allora la consapevolezza che fosse una grande presa per i fondelli.
    E’ mancata la volontà politica di dare ascolto alle istanze del territorio per mero spirito elettorale ( non dimentichiamo che tra dodici mesi si vota per le elezioni comunali a Battipaglia).
    Gli ebolitani senza anello al naso non possono rimanere con le mani in mano e dare avvio ad ogni forma di protesta civile e pacifica per mandare un chiaro segnale a De Luca e i suoi giullari.
    Noi saremo al loro fianco, con coerenza e spirito di collaborazione che ci contraddistinguono da sempre per riportare la sanità al servizio dei pazienti e non al servizio del PD!

  • Fiume Sele: interrogazione parlamentare del Sen. Iannone. Manutenzione e messa in sicurezza per evitare esondazioni.

    Il capogruppo di Fratelli di Italia ad Eboli, congiuntamente al coordinatore cittadino e l’intero direttivo eletto, annunciano l’atto parlamentare n. 4-00525, pubblicato il 19 giugno 2023, nella seduta n. 77

    “L’attenzione per i nostri territori si manifesta con tutti gli strumenti legislativi e di controllo a disposizione del Parlamento ed in questo il Sen. Antonio Iannone ha mostrato tutta la sua sensibilità.
    L’interrogazione parlamentare è indirizzata al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e prende spunto formale dalle tragiche alluvioni in Emilia-Romagna.
    Il partito ebolitano ha fatto voti al Sen. Iannone perché non si può rimanere spettatori inermi dinanzi alla delicata situazione in cui versa il territorio campano.

    In particolare è necessario intervenire celermente per evitare che il Salernitano sia oggetto di inondazioni a causa della scarsa attenzione verso il fiume Sele, un pericolo incombente in caso di piogge abbondanti.
    E questo allarme, purtroppo, è rimasto per anni inascoltato.

    Il ripetersi ciclico degli eventi calamitosi richiede strategie volte all’attività di prevenzione attraverso un programma pluriennale di manutenzione ordinaria del territorio con il concorso di tutti gli Enti competenti, ma le politiche di prevenzione di esondazione dei fiumi nel Salernitano non sono state tuttavia facilitate dai numerosi Enti interessati alle politiche di difesa del suolo: regione, enti locali, consorzi.

    Negli anni si sono verificati continui e periodici eventi alluvionali con danni causati dalla tracimazione non controllata delle acque dei fiumi del Salernitano ed in particolare il fiume Sele.
    Per questo motivo con l’atto in oggetto “ si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda sollecitare tempestivamente gli Enti interessati a portare a compimento entro un termine certo le opere di messa in sicurezza dei fiumi interessati dalle esondazioni con la pulizia degli alvei, principale causa delle calamità nel Salernitano.
    In attesa di una risposta concreta da parte del Ministro competente, Fratelli di Italia ad Eboli continua il monitoraggio delle problematiche territoriali investendo il gruppo parlamentare locale e ringrazia il Sen. Iannone per aver dato seguito immediato alla segnalazione.”

  • Eboli città insicura: il Sindaco chiude i bar per paura di assembramenti e risse. I giovani costretti ad emigrare e i commercianti sul lastrico.

    Il capogruppo di Fratelli di Italia interviene a seguito della pubblicazione dell’ordinanza n. 313 del 19 dicembre 2022.

    “ Dopo aver letto e riletto quell’ordinanza  ci siamo convinti che questa amministrazione comunale è rimasta alla fase del lockdown, quando a regnare incontrastati lungo le vie cittadine erano silenzio e desolazione.
    Un provvedimento che, a soli cinque giorni dalla vigilia di Natale, rappresenta un pugno in faccia ai commercianti che attendevano questo momento dopo anni di sacrifici.
    Ebbene, chiudere “bar ed esercizi simili” dalle 20.00 del 24 dicembre fino alle 5.00 del giorno di Natale, senza dimenticare omologa chiusura dalle ore 20.00 del 31 dicembre fino alle 5 di Capodanno ed vietare “l’asporto  di bevande in bottiglia e bicchieri di vetro da parte di bar e esercizi simili dalle 11.00 fino alle 5.00” degli stessi giorni, sono una ulteriore conferma del totale fallimento politico e amministrativo in termini di sicurezza pubblica.
    Il perché va letto nella motivazione a fondamento dell’ordinanza: “ Dato atto che le festività natalizie possono determinare, come è avvenuto in passato, situazioni di PERICOLO per la pubblica e privata incolumità dovute ad assembramenti e risse per consumo eccessivo di  bevande alcoliche”.
    Avete capito bene!
    In pratica per qualche ubriaco “del passato” a pagare saranno i commercianti in primis, costretti a chiudere battenti senza la possibilità di ricevere ristori dal Comune, e i nostri giovani che in quei giorni saranno costretti a recarsi presso  “bar ed esercizi simili” dei comuni limitrofi per brindare all’arrivo del Natale e/o Capodanno.
    Una Eboli mortificata e priva di iniziative di livello, in questo momento non meritava una ulteriore batosta in termini di immagine: per mesi hanno sbandierato tavoli tecnici con il Prefetto e dato annunci roboanti sulla sicurezza e ora affermano che le festività natalizie portano ad assembramenti e risse!
    Un chiaro paradosso che non deve stupire gli ebolitani, visto che già l’anno scorso è stata presa iniziativa simile non senza polemiche.
    Ma dopo un anno, i tavoli con “Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno”, i proclami e il ripristino di alcune telecamere, la situazione non sembra sotto controllo e questo provvedimento è la conferma.
    Proponiamo al Sindaco di annullare in autotutela l’ordinanza oppure, se convinto di questa scelta, prevedere ristori per tutti i commercianti evidentemente danneggiati da una scelta poco comprensibile.
    Ai giovani concittadini lanciamo un appello: restate ad Eboli, nonostante tutto.”

  • € 1.900.000 di soldi pubblici liquidati e da recuperare. Basta danni erariali a spese degli ebolitani.

    Restiamo allibiti e sconcertati rispetto a quanto emerso con la determina in oggetto.
    Parliamo del contratto risalente al 24 febbraio 2009 con cui il comune di Eboli, per venti anni, ha affidato la gestione integrata  del servizio di pubblica illuminazione comunale ad una ditta esterna.
    Una concessione il cui canone annuo ammonta ad € 509.241,43, oltre un canone mensile per la manutenzione dell’impianto che corrisponde ad € 147.993,03.
    Il comune di Eboli dal 2009 fino al 1 marzo 2022 ha sborsato euro 8.597.115,67, previo determine di liquidazione alla società Engie spa ( ex Cofely), come da allegato.
    Invece il dovuto è pari ad € 6.673.664,77, come da calcoli allegati alla determina n. 1092/2022.
    Incredibilmente sono stati corrisposti € 1.923.459,90 di soldi pubblici in più alla ditta privata che il Comune, adesso, dovrà immediatamente recuperare evitando un processo per danno erariale lampante.
    Invitiamo gli uffici preposti, ivi compreso il settore avvocatura, ad avviare ogni azione legale affinchè questa cifra ritorni all’Ente per predisporre, al contrario, misure volte a garantire manutenzione stradale, delle scuole e del verde pubblico.
    Questa vicenda desta forte preoccupazione per la tenuta dei conti e crediamo sia opportuno avviare una verifica dettagliata dell’intera partita crediti/debiti.
    Pretendiamo, inoltre, un servizio di qualità e l’installazione di lampade a risparmio energetico nella nostra Città, salvaguardando anche le casse comunali.
    Ricordiamo, infatti, che la bolletta energetica per l’anno 2021 è stata di circa ad € 1.000.0000, mentre ad ottobre 2022 è già salita ad € 1.300.000, con aggravio di spese per i cittadini e nessuna misura concreta messa in atto per il risparmio energetico.

  • Soldi alle “Coop.” durante il lockdown. L’ANAC chiude l’istruttoria e conferma in pieno i nostri dubbi. Ora si volti pagina.

    Bisogna riportare indietro le lancette dell’orologio all’anno 2020.
    Ricorderete tutti che a febbraio di quell’anno nefasto, a causa della pandemia, le scuole in tutta Italia sono rimaste chiuse per poi riprendere soli per pochi giorni.
    Ebbene, nonostante ciò, il Piano Sociale di Zona S3 ha deciso di liquidare fatture per centinaia di migliaia di euro alle coop. “CSM” e “Anche Noi” per il servizio di assistenza specialistica disabili nelle scuole di infanzia.
    Ma vediamo nei particolari le anomalie e illegittimità.
    Con determina n. 1472 del 22/07/2020 (allegata), a firma del Dirigente Piano di Zona Dott.ssa Sasso, è stata disposta la liquidazione della fattura (allegata) n. 80/PA del 10/07/2020 presentata dalla cooperativa sociale CSM Service, con sede in Eboli (SA) ed acquisita al protocollo Generale dell’Ente al Prot. n. 32922 del 17/07/2020, dell’importo di € 95.917,70 IVA inclusa, concernente l’espletamento del servizio di assistenza specialistica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado per il periodo da marzo a giugno 2020;

    • le scuole primarie e secondarie di I grado nei comuni oggetto dei servizi risultano chiuse e sospese le relative attività didattiche a seguito dell’emanazione di numerosi DPCM che, a far data del 4 marzo e con successive proroghe, ne hanno procrastinato la chiusura per tutto l’anno scolastico. In particolare le scuole di Eboli, comune capofila, risultano chiuse addirittura dal 24 febbraio con plurime ordinanze a firma del Sindaco (n. 57 del 24 febbraio 2020 fino al 27 febbraio 2020; 65 del 27 febbraio 2020 fino al 29 febbraio 2020; n. 91 del 12 marzo 2020 fino al 28 marzo 2020 e 95 del 19 marzo 2020 fino a nuova data);
    • l’art. 6 comma 7 del Capitolato Speciale di gara prevede che “ Il monte ore degli operatori potrà subire delle variazioni in relazione ad assenze prolungate degli utenti e ad eventuali interruzioni non prevedibili delle attività didattiche, nonché in relazione alla definizione dei PEI, pertanto saranno riconosciute all’aggiudicataria soltanto le ore effettivamente prestate”;
    • l’ art. 38 del citato capitolato speciale prevede che Fatto salvo quanto stabilito dal precedente art. 10, per ragioni di pubblico interesse o per fatti sopravvenuti non imputabili all’Amministrazione, la stessa può sospendere l’esecuzione delle prestazioni relative al presente appalto per tutta la durata della causa ostativa. 2. Decorso un periodo di sei (6) mesi è facoltà dell’appaltatore recedere dal contratto senza diritto ad indennizzo alcuno, fatto salvo il pagamento delle prestazioni rese.
      3. L’Amministrazione, fermo quanto previsto nel comma precedente, si riserva la facoltà di sospendere l’esecuzione della prestazione per un periodo complessivo massimo di sei (6) mesi senza che l’appaltatore possa sollevare eccezioni e/o pretendere indennità. EBOLI CAPOFILA Altavilla Silentina – Campagna – Contursi Terme – Eboli – Oliveto Citra – Postiglione – Serre – Sicignano degli Alburni – Provincia di Salerno – A.S.L. Salerno”
      ;
    • dalla rendicontazione ottenuta dallo scrivente a mezzo richiesta di accesso agli atti allegata alla presente, emerge che:
    • per l’intero mese di marzo 2020 le attività non sono state assicurate e per il mese di aprile 2020 le stessa sono riprese dal giorno 23, con l’autorizzazione n. 18844 ( allegata) a firma del Resp. di Piano, Dott.ssa Annamaria Sasso.
      Nulla viene detto, inoltre, per i giorni che vanno dal 24 al 29 febbraio, visto che le scuole di Eboli erano chiuse e per il mese di giugno 2020, visto che l’ultimo giorno di attività come stabilito dalla Regione Campania, risale alla data del 10/06/2020.
      In sintesi su un totale di 87 giorni ( sommatoria ottenuta conteggiando dal 2 marzo al 10 giugno 2020, domeniche escluse) solo per 41 giorni il servizio è stato garantito, mentre per i restanti 46 ( più della metà) nessuna attività è stata erogata, come da rendicontazione/autorizzazione che si allegano
      ;
    • Pe quanto attiene alla generica autorizzazione sopra citata, si badi bene che il Piano di Zona non è un Ente autonomo, non ha personalità giuridica, non è stazione unica appaltante e avrebbe sicuramente dovuto rivolgere richiesta alla Regione Campania, in qualità di soggetto erogatore dei fondi e al Comune di Eboli, in qualità di Stazione appaltante;
    • Gli alunni da assistere, come da bando di gara, erano 94 ma solo 49 avrebbero beneficiato della didattica a distanza, con una diminuzione palese delle spese affrontate dalle Cooperative richiamate;
    • E’ stata erogata la somma di € 95.917,00 che è ampiamente sproporzionata rispetto ai presunti giorni effettivi di lavoro svolto. Infatti in base al monte ore da garantire stabilito nel capitolato speciale, vale a dire un totale di 21402 di assistenza da gennaio a giugno 2020 ( 139 giorni escluso le domeniche), i dati forniti risultano irrisori.
      Nelle tabelle dei singoli alunni la sommatoria corrisponde a 734 ore, mentre in altra tabella si fa riferimento a sole 5134 ore erogate. Ma vi è di più.

    Sempre a pag. 6 del citato documento viene riassunto che: “ di 87 alunni beneficiari solo 49 si avvalgono di prestazioni a distanza e su 14 Istituti scolastici solo 12 sono stati coinvolti.

    • pertanto, sono le stesse Cooperative a dichiarare che:1) non hanno garantito le 21402 ore previste in sede di gara, con modalità non previste e da accertare;
    • la presunta assistenza specialistica non è stata garantita a tutti gli alunni beneficiari del servizio (49/87). Di fatto abbiamo 38 alunni che non hanno ricevuto alcuna assistenza;
    • contestualmente, però, sono stati liquidati ben 95.917,00 euro di fondi pubblici, senza tener conto di quanto avvenuto né della possibilità di erogare tali servizi nel nuovo anno scolastico 2020/2021 così da poter risparmiare ingenti risorse, riutilizzando quelle già impegnate per servizi effettivi;
    • Infine va rilevato che rispetto a quanto richiesto dal bando di gara, vale a dire una assistenza specialistica materiale ai disabili, sono le stesse cooperative a dichiarare a pag. 6 della rendicontazione ( allegata) che:

    Non si comprende, dunque, perché il Comune di Eboli, in qualità di appaltatore, abbia liquidato somme per servizi mai erogati nei mesi di marzo e aprile 2020 (fino al 23/04/2020, data dell’autorizzazione alla ripresa) e non abbia sospeso il contratto, prevedendo espressamente che le ore non usufruite dagli utenti disabili potessero essere recuperate alla riapertura degli istituti scolastici.

    Per questi motivi abbiamo inviato apposita segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha concluso l’istruttoria con il provvedimento allegato:

    Fai clic per accedere a nota-ANAC-assistenza-specialistica-alunni-disabili.pdf

    Adesso attendiamo la presa di posizione dell’Assessore Curcio, offrendo due soluzioni: il recupero delle ore non garantite a tutti gli alunni disabili, con la possibilità di compensazione della somma di euro 95.917,00 che il Dirigente ha indebitamente liquidato alle Coop; oppure il recupero dei fondi pubblici con ogni azione legale.
    Auspichiamo, infine, che tutti i settori si adoperino per verificare e riscontrare sempre le dichiarazioni di rendicontazione prima della eventuale liquidazione nei confronti di ditte private.

  • RIFIUTI DALLA TUNISIA: DE LUCA CHIARISCA LE ANOMALIE ECONOMICHE E PROCEDURALI

    Abbiamo appreso con grande indignazione  la notizia relativa ai rifiuti campani stoccati in Tunisia che dovranno far ritorno probabilmente a Persano.

    Non siamo qui a dire che la Piana del Sele è stata da sempre considerata un punto di scarico rifiuti, perchè saremmo ripetitivi.
    Nel corso degli anni, infatti, da Bassolino a De Luca il centro sinistra non ha mai avuto rispetto del nostro territorio, salvo poi chiedere i voti durante le campagne elettorali.
    L’argomento in questione è così delicato che meriterebbe prima dei chiarimenti ufficiali da parte dell’Ente regionale, visto che le anomalie sembrano evidenti e grossolane.
    Per questo rivolgiamo alcune domande al governatore De Luca e ai suoi giullari di corte territoriali:

    1) Perchè non si procede alla caratterizzazione dei rifiuti in Tunisia?

    Questa dovrebbe essere la prima operazione da condurre al fine di capire cosa effettivamente andiamo a riprendere, onde evitare discordanze rispetto a quanto scaricato dalla ditta privata al porto di Sousse. In pratica, non possiamo caricare 212 container al “buio” senza sapere cosa contengono, nel pieno contraddittorio delle parti.

     

    2) Perchè i rifiuti non vengono dirottati presso l’inceneritore di Acerra?

    Dopo la caratterizzazione le tonnellate di monnezza avrebbero un percorso di sicuro e celere smaltimento, ma ad oggi si legge di un deposito provvisorio presso lo Stir di Battipaglia o a Persano.
    Dalla documentazione in possesso si evince che il codice Cer 191212 “rifiuto proveniente da meccanizzazione dei rifiuti” delle 6000 tonnellate è chiaramente lavorabile dall’inceneritore di Acerra e comporterebbe un esborso di “soli” 180.000 euro ( 30 euro ogni tonnellata).
    Abbiamo letto anche di un possibile affidamento presso lo Stir di Battipaglia, gestito da Ecoambiente.

    Ricordiamo che questa è una società pubblica partecipata al 100% dalla Provincia di Salerno che non può lavorare quel codice CER citato e che, peraltro, avrebbe costi di gestione sicuramente più onerosi.
    Inoltre, risulta che la società ha un contenzioso con la Regione Campania pari a 20.000.000 euro.

     

    3) Perchè non viene applicata la convenzione di Basilea?

    La Convenzione di Basilea, entrata in vigore il 5 maggio 1992, è il principale trattato internazionale per la regolamentazione dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi ed altri rifiuti.
    La sua applicazione garantirebbe che quei rifiuti rimanessero in Tunisia, visto che il sito di conferimento non è stato dichiarato idoneo.
    La Regione Campania, quindi, non doveva inviare il dossier all’Anged, l’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti, ma avrebbe dovuto rivolgersi al ministero dell’Ambiente tunisino.

     

    4) Perchè gli errori della Regione Campania devono pagarli i cittadini della Piana del Sele?

    A prescindere dai risvolti giudiziari della vicenda, De Luca dovrebbe spiegare ai campani perchè la Regione Campania ha dapprima autorizzato con quattro decreti la ditta privata a scaricare quei container in Tunisia, salvo poi fare un passo indietro.
    Gli errori dei cattivi amministratori non possono gravare sulle nostre spalle.

     

  • L’appuntamento con le interrogazioni.

    Vi presentiamo le ultime quattro interrogazioni comunali afferenti vari temi, così sintetizzati.
    Continuate a scriverci e segnalarci le problematiche della nostra Città.

    📌 Centro Polifunzionale SS Cosma e Damiano: una cattedrale nel deserto. Subito il bando per la gestione e una mensa per i bisognosi all’interno.

    La “Casa del Pellegrino” è stata finanziata con fondi regionali e comunitari pari a circa 5.700.000.
    La struttura è attiva ma ospita solo due uffici comunali, mentre resta deserta per il 90%.
    Il sistema fotovoltaico, funzionale all’abbattimento dei costi energetici, non è mai stato messo in funzione, nonostante ingenti risorse spese.
    Inoltre, non è mai stato avviato regolare appalto pubblico per la gestione dell’immobile.
    Occorre un bando pubblico per affidare il bene ed evitare situazioni di degrado.
    La proposta che forniamo all’amministrazione comunale è quella di creare una mensa per bisognosi, in sinergia con le associazioni del terzo settore. Il tutto risulterebbe compatibile con la funzione sociale per cui risulta finanziata la struttura.

    📌 Emergenza amianto in loc. Grataglie: è ora di intervenire.

    Sono giunte plurime segnalazioni di singoli cittadini allo scrivente aventi ad oggetto una situazione di grave impatto ambientale presso località Grataglie di Eboli.
    Negli anni numerosi sono i casi di mesotelioma pleurico diagnosticato a residenti della zona.
    Dopo apposito sopralluogo nell’area, è emerso che ben quattro coperture di capannoni di una nota azienda, ora in disuso, sono rivestiti di materiale che apparentemente è amianto.
    Pertanto è stata presentata interrogazione comunale urgente per sapere: 1) se l’amministrazione comunale è a conoscenza della problematica in esame; 2) se risultano agli atti degli uffici richieste di intervento in materia; 3) se il Comando Polizia Municipale è a conoscenza e, se si, quali accertamenti sono stati compiuti negli anni; 4) se è stata emessa ordinanza di rimozione dell’amianto; 5) quali utili provvedimenti intende adottare al fine di salvaguardare la pubblica incolumità.

    📌Mancata bitumazione tratti stradali a carico della Pubbliparking: perché il comune è complice di questo inadempimento?

    In data 14 marzo 2018 l’Ente ha sottoscritto con la società Pubbliparking regolare contratto per la gestione delle aree di sosta del centro cittadino fino al 2023 e tutte le aree di sosta sono state consegnate in data 7 giugno 2018, previo sottoscrizione di apposito verbale.
    Il cronoprogramma di bitumazione stradale prevede a carico della società privata il rifacimento del manto stradale di tutte le strade cittadine oggetto di parcheggi a pagamento.
    Ad oggi, nonostante specifiche interrogazioni comunali, non è stato rispettato.
    Ma vi è di più.
    Nel silenzio degli uffici comunali e con la complicità della politica locale, l’inadempimento non è stato mai contestato formalmente e i motivi di questa inerzia dell’Ente non sono conosciuti.
    Infatti: per l’anno 2019 non sono stati realizzati lavori di bitumazione stradale dei tratti Via M. Pagano / Via S. Spirito Santo; Piazza Tito Flavio Silvano ( traverse scuola Matteo Ripa); per l’anno 2020 invece i tratti: Piazza Tito Flavio Silvano ( area di sosta); Via Picentino; Via dell’Atletica; Piazzale Lombardi; per l’anno 2021: Viale Matteotti; Piazza XXV aprile; Via U. Nobile.
    Questa sarà l’ultima occasione di confronto istituzionale, vista l’imminente scadenza del contratto.

    📌 Assegni di cura ai bambini autistici e disabili gravi: molte rassicurazioni ma poche risposte alle famiglie.

    Con deliberazione di Giunta Regionale Campania n. 325 del 30/06/2020 è stato adottato il Piano Regionale di non autosufficienza per il triennio 2020/2022, in recepimento del Piano Nazionale ex DPCM del 21/11/2019.
    All’articolo 3 lett. g “Beneficiari” sono comprese le “persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DMS-5”.
    Circa quindici famiglie ebolitane hanno presentato domanda ai fini dell’attribuzione dell’assegno di cura ma, ad oggi e nonostante numerose rassicurazioni, non hanno avuto riscontro.
    Tale situazione determina un profondo disagio sociale ed economico per questi nuclei familiari e l’Ente dovrà fornire i necessari chiarimenti finalizzati alla risoluzione del problema.

  • Progetto TERNA: NO alla conformità urbanistica.

     Ricorderete tutti la scorsa campagna elettorale e gli annunci di ferma opposizione dell’attuale Sindaco Conte al progetto targato Terna.
    Annunci senza alcun seguito e senza supporto parlamentare ( vedasi risposta Ministero ad interrogazione parlamentare presentata dal parlamentare locale), visto che l’opera si farà come ampiamente annunciato e con il cantiere già avviato.
    Noi, come allora, oggi ribadiamo che il Comune di Eboli arriva puntualmente in ritardo sulla vicenda e ogni decisione sembra già presa.
    Per questo motivo abbiamo richiesto, con le altre forze d’opposizione, un consiglio comunale monotematico e il 20 gennaio 2021 ci sarà una ampia discussione.
    La maggioranza dovrà rendicontare non tanto sul cambio di opinione circa la fattibilità del progetto avvenuto nelle ultime settimane ma sulla volontà politica di assumersi le proprie responsabilità.
    Questo il punto: mantenere gli impegni presi in campagna elettorale o tradire la fiducia di sostenitori ed elettori.
    Nel mentre restiamo sconcertati dopo aver appreso dalla documentazione tecnica inviata un particolare agghiacciante che impone una immediata riflessione rispetto i prossimi lavori presso la stazione di San Nicola Varco.
    Infatti, la Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la pianificazione e i progetti internazionali del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – Dipartimento per la programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informativi e statistici-, con nota prot. U.0019366 del 10/11/2021, ha richiesto l’accertamento di Conformità Urbanistica, ex art. 1sexies DL 239/2003 convertito in L. 290/2003 e smi per la costruzione e l’esercizio del collegamento in corrente continua a 500kV di potenza pari a 1000MW “Tyrrenian Link collegamento Est” e la risposta dell’ufficio Urbanistica risale al 3 gennaio 2022.
    E’ emerso che la “stazione di conversione che sorgerà nel nostro Comune è prevista in un’area assoggettata a Piano Urbanistico Attuativo approvato e vigente. Rispetto ai parametri previsti dal predetto PUA, il progetto non è compatibile“.
    Neanche la “stazione di smistamento risulta compatibile urbanisticamente poichè “l’opera è prevista in zona classificata E a prevalente conformazione del territorio, sottozona Ed di pianura in parte assoggettata a fascia di rispetto di canali e fossi e di elettrodotto. L’utilizzazione prevista non è compatibile con la disciplina di zona urbanistica che prevede la realizzazione di nuovi volumi soltanto in funzione della conduzione dei fondi agricoli. È altresì preclusa la realizzazione di nuovi tratti stradali non previsti nelle tavole di piano, ed è consentita la sola manutenzione di quelli esistenti.”
    Infine neanche i raccordi aerei 380 v dalla stazione di conversione a quella di smistamento e i raccordi a quest’ultima risultano compatibili poichè “L’opera è prevista in zona classificata E a prevalente conformazione del territorio, sottozona Ed di pianura in parte assoggettata a fascia di rispetto di canali e fossi e di elettrodotto. I previsti nuovi sostegni rientrano fascia di rispetto di canali e fossi. In tale fascia, per una larghezza di 10 metri dai cigli dei canali e dei fossi sono altresì vietate la realizzazione di qualsiasi manufatto edilizio puntuale non afferente la gestione delle dinamiche idrauliche, il deposito permanente o temporaneo di qualsiasi materiale, l’utilizzazione agricola del

    suolo, i rimboschimenti a scopo produttivo e gli impianti per l’arboricoltura da legno.
    A questo punto sorgono spontanee delle domande: 1) Il Sindaco ne era a conoscenza? 2) Perchè è stato avviato il cantiere? 3) Il procedimento necessita di variante urbanistica? 4) Quali controlli effettuerà la Polizia Municipale rispetto la mancata conformità urbanistica?
    Seguiremo costantemente la vicenda e aggiorneremo la cittadinanza in merito

  • Presentate nuove interrogazioni comunali. Ecco la sintesi

    Tanti i temi affrontati:

    • Palazzo Varriale – La Francesca: si alla valorizzazione ma con chiarezza.

     Pochi giorni fa è stato annunciato a mezzo stampa, da parte della maggioranza, un progetto di riqualificazione dello storico immobile denominato “CO-HUB” ma non è stato chiarito in alcun modo come procederà l’Ente, visto che l’immobile rientra nel patrimonio dei beni trasferiti dal Comune di Eboli alla società in liquidazione “Eboli Patrimonio srl”, oggetto di ipoteca di 8.000.000 euro da parte dell’istituto bancario Monte dei Paschi di Siena.
    Inoltre, non è stata pubblicata né predisposta alcuna delibera di giunta al riguardo al fine di chiarire anche i rapporti tra Ente e società in liquidazione.
    Per questi motivi abbiamo depositato apposita interrogazione comunale per sapere:1) se è stato richiesto nulla osta da parte dell’istituto bancario Monte dei Paschi di Siena; 2) se la società Eboli Patrimonio srl è a conoscenza della candidatura presentata dal Comune di Eboli; 3) in caso di finanziamento quali procedure verranno avviate per la riqualificazione e da parte di quale Ente”.

     

     

    • Alloggi popolari: subito progetti per sfruttare il bonus 110%

      “ Il Commissario Straordinario aveva annunciato interventi manutentivi per gli alloggi popolari pari a circa 500.000 euro.
      Di questi lavori nulla sappiamo ma registriamo quotidianamente segnalazione urgenti aventi ad oggetto lo stato di abbandono in cui versano gli alloggi popolari comunali sia internamente che esternamente, con concittadini costretti a vivere in condizioni disumane.
      L’interrogazione vuole essere di denuncia ma anche di spunto per la giunta comunale al fine di predisporre progetti tesi a sfruttare la grande occasione del bonus statale del 110%, in un’ottica di risparmio per le casse comunali e rilancio dei lavori locali
      .
    • Area Pezzullo: tra abbandono, topi e sogni infranti.

      Assistiamo ad una vera e propria vergogna in pieno centro che si protrae da anni.
      L’abbandono amministrativo e l’incuria del tempo stanno rendendo la vita ai residenti della zona molto disagiata.
      Eppure la società privata firmataria del contratto di project financing non ha scuse per avviare il cantiere e definire un cronoprogramma dei lavori.
      Il Comune adesso deve valutare ogni azione legale e amministrativa per la risoluzione contrattuale e un nuovo progetto di rifunzionalizzazione dell’intera area.”

    • Palasele: mancata manutenzione della copertura.
      “ Dopo centinaia di migliaia di euro spesi negli anni addietro, è arrivato il momento di mettere un punto fermo su questa storia.
      Il Comune deve predisporre un progetto teso a realizzare lavori manutentivi duraturi nel tempo, onde evitare allagamenti e figuracce (vedi pochi giorni fa)
      ”.
    • Mancata manutenzione di via #Serracapilli.
      Su segnalazione dei cittadini abbiamo richiesto un intervento urgente per sistemare il manto stradale, dove resta difficile la percorrenza del ponte di collegamento con via delle Olimpiadi per autovetture e pedoni. L’Assessore alla manutenzione sarà chiamato a dare risposte in tempi certi.

     

     

     

     

  • Depositate ulteriori cinque interrogazioni comunali al servizio dei cittadini.

    Tanti i temi affrontati e così sintetizzati:
    1) RIFIUTI ALLA FOCE DEL SELE: IL COMUNE CI E’ O CI FA? GRAVE PASSO INDIETRO SULLA LEGALITA’.
    “Restiamo basiti e sconcertati dalla sequenza cronologica degli atti adottati e non potevamo esimerci nel presentare urgente interrogazione comunale per fare chiarezza.
    Stiamo parlando di abbandono di rifiuti speciali, non la semplice carta volata dal finestrino di una auto.
    Ed in ballo c’è la credibilità dell’Ente pubblico.
    Partiamo con ordine: ad una ditta privata ( il nome è di dominio pubblico) sono stati affidati, previo bando pubblico, dapprima i lavori “Sistemazione, adeguamento e ripristino funzionale di viabilità esistente – S.P. 416 Tratto Cioffi-Aversana” dell’importo di €.999.350,18, con il ribasso percentuale sull’importo a base di gara del 10,50% quindi per l’importo di €. 612.755,42, compresi i costi per la sicurezza non soggetti a ribasso di €.3.921,98 ed oltre IVA al 22%, per complessivi €. 747.561,62 e poi i lavori afferenti il rifacimento pavimentazione stradale via S. Berardino e via Gonzaga dell’importo complessivo di €.150.000,00;
    In data 21 ottobre 2021 un blitz della Polizia Municipale ha consentito l’interruzione di uno sversamento illecito di rifiuti speciali, con il sequestro di due camion della ditta in oggetto.
    Gli agenti hanno beccato due autisti in flagranza mentre abbandonavano “materiale di risulta e scarto derivato da lavori di manutenzione stradale, nei pressi di Foce Sele, nel tratto ricadente sul territorio comunale di Eboli. “. La notizia ha avuto evidente clamore mediatico e la Polizia Municipale ha condotto una approfondita indagine.
    Ma le notizie clamorose arrivano pochi giorni fa.
    Il 23 novembre 2021 è stata emanata l’ordinanza n. 117 avente ad oggetto “Rimozione rifiuti su area demaniale” con cui si evidenziano tutti i dettagli dell’operazione condotta dalla Polizia locale.
    Il giorno successivo con determina n. 1408 del 23/11/2021 è stato approvato il certificato di pagamento n.1 relativo al I° SAL dei lavori sulla .P. 416 Tratto Cioffi-Aversana, dal quale risulta che la somma da liquidare all’impresa appaltatrice per i lavori eseguiti a tutto il 21/12/2020 con la liquidazione di un importo pari a €109.922,00.
    In pratica non basta un sequestro penale e una denuncia per bloccare i lavori e risolvere il contratto senza pensarci due volte.
    Quanto accaduto mina ulteriormente la credibilità del Comune di Eboli e noi non resteremo a guardare. I reati ambientali vanno contrastati con ogni mezzo a disposizione di un Ente Pubblico!
    Lo sversamento di rifiuti speciali alla foce del Fiume Sele rappresenta uno schiaffo alla legalità e costituisce una violazione palese degli obblighi della ditta appaltante, sottoscritti con contratto.
    Per questi motivi abbiamo depositato apposita interrogazione per sapere: 1) se gli uffici preposti alla regolare esecuzione del contratto abbiano da subito contestato quanto accaduto alla società privata; 2) perché non si procede celermente alla risoluzione di entrambi i contratti sottoscritti ( Sp 316 e via S. Berardino/Gonzaga) per gravissime inadempienze e contestuali violazioni del codice penale; 3) quali utili provvedimenti vorrà adottare il Sindaco di Eboli, peraltro firmatario dell’ordinanza di rimozione dei rifiuti, per tutelare l’immagine della Città di Eboli; 4) se il Comune di Eboli si costituirà parte civile nell’instaurando procedimento penale.
    Continueremo a essere sentinella di legalità, al fianco dei cittadini onesti.”
    2) Mancata erogazione dei #bonuspesa alle famiglie in difficoltà: la vergogna continua.
    “ Speravamo di non intervenire sul tema ma il ritardo accumulato ci spinge a manifestare rammarico e chiedere risposte urgenti.
    I bonus spesa, dopo il caos e le indebite percezioni nell’anno 2020, sono stati nuovamente finanziati dal Governo per l’anno in corso.
    Il termine per presentare le domande è scaduto il 20 gennaio 2021 ma, ad oggi, i buoni alimentari non sono stati erogati dagli uffici competenti.
    A nulla sono valsi gli appelli disperati dei cittadini.
    Una assoluta vergogna amministrativa che merita una pronta risoluzione.
    L’amministrazione comunale potrà farsi carico dell’erogazione entro Natale per lanciare un segnale importante alle tantissime famiglie in difficoltà. “
    3) Cantiere abbandonato in via #CarloRosselli.
    “Assistiamo ad una vera e propria vergogna che si protrae da anni.
    Dopo il disastro economico e amministrativo creato dalla realizzazione di parcheggi interrati in Piazza Pezzullo, da oltre dodici mesi in via C. Rosselli è presente un cantiere abbandonato e senza sicurezza in pieno centro.
    La pavimentazione dei marciapiedi deve essere terminata senza se e senza ma con intervento celere.
    Entro poche settimane, inoltre, dovrà essere realizzata anche nuova bitumazione dell’intera strada, come da contratto sottoscritto tra privato ( concessionario) e Comune di Eboli.
    In caso di ulteriore inerzia e mancato riscontro, l’Assessore ai lavori pubblici dovrà chiarire cosa intende fare affinchè questa incresciosa vicenda volga al termine.
    4) Mancata manutenzione e non utilizzo del #teatro presso la scuola Salita Ripa
    “ Su segnalazione delle associazioni culturali e liberi cittadini abbiamo attenzionato la tematica affinchè la sala teatrale della scuola Salita Ripa torni ad essere funzionale per spettacoli di tutti i generi e sia punto di aggregazione per i residenti della zona”.
    5) Mancata manutenzione di via #PianodelVicario.
    “Su segnalazione dei cittadini abbiamo richiesto un intervento urgente per sistemare il manto stradale, dove resta difficile la percorrenza per autovetture e pedoni. L’Assessore alla manutenzione sarà chiamato a dare risposte in tempi certi. “