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  • Soldi alle “Coop.” durante il lockdown. L’ANAC chiude l’istruttoria e conferma in pieno i nostri dubbi. Ora si volti pagina.

    Bisogna riportare indietro le lancette dell’orologio all’anno 2020.
    Ricorderete tutti che a febbraio di quell’anno nefasto, a causa della pandemia, le scuole in tutta Italia sono rimaste chiuse per poi riprendere soli per pochi giorni.
    Ebbene, nonostante ciò, il Piano Sociale di Zona S3 ha deciso di liquidare fatture per centinaia di migliaia di euro alle coop. “CSM” e “Anche Noi” per il servizio di assistenza specialistica disabili nelle scuole di infanzia.
    Ma vediamo nei particolari le anomalie e illegittimità.
    Con determina n. 1472 del 22/07/2020 (allegata), a firma del Dirigente Piano di Zona Dott.ssa Sasso, è stata disposta la liquidazione della fattura (allegata) n. 80/PA del 10/07/2020 presentata dalla cooperativa sociale CSM Service, con sede in Eboli (SA) ed acquisita al protocollo Generale dell’Ente al Prot. n. 32922 del 17/07/2020, dell’importo di € 95.917,70 IVA inclusa, concernente l’espletamento del servizio di assistenza specialistica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado per il periodo da marzo a giugno 2020;

    • le scuole primarie e secondarie di I grado nei comuni oggetto dei servizi risultano chiuse e sospese le relative attività didattiche a seguito dell’emanazione di numerosi DPCM che, a far data del 4 marzo e con successive proroghe, ne hanno procrastinato la chiusura per tutto l’anno scolastico. In particolare le scuole di Eboli, comune capofila, risultano chiuse addirittura dal 24 febbraio con plurime ordinanze a firma del Sindaco (n. 57 del 24 febbraio 2020 fino al 27 febbraio 2020; 65 del 27 febbraio 2020 fino al 29 febbraio 2020; n. 91 del 12 marzo 2020 fino al 28 marzo 2020 e 95 del 19 marzo 2020 fino a nuova data);
    • l’art. 6 comma 7 del Capitolato Speciale di gara prevede che “ Il monte ore degli operatori potrà subire delle variazioni in relazione ad assenze prolungate degli utenti e ad eventuali interruzioni non prevedibili delle attività didattiche, nonché in relazione alla definizione dei PEI, pertanto saranno riconosciute all’aggiudicataria soltanto le ore effettivamente prestate”;
    • l’ art. 38 del citato capitolato speciale prevede che Fatto salvo quanto stabilito dal precedente art. 10, per ragioni di pubblico interesse o per fatti sopravvenuti non imputabili all’Amministrazione, la stessa può sospendere l’esecuzione delle prestazioni relative al presente appalto per tutta la durata della causa ostativa. 2. Decorso un periodo di sei (6) mesi è facoltà dell’appaltatore recedere dal contratto senza diritto ad indennizzo alcuno, fatto salvo il pagamento delle prestazioni rese.
      3. L’Amministrazione, fermo quanto previsto nel comma precedente, si riserva la facoltà di sospendere l’esecuzione della prestazione per un periodo complessivo massimo di sei (6) mesi senza che l’appaltatore possa sollevare eccezioni e/o pretendere indennità. EBOLI CAPOFILA Altavilla Silentina – Campagna – Contursi Terme – Eboli – Oliveto Citra – Postiglione – Serre – Sicignano degli Alburni – Provincia di Salerno – A.S.L. Salerno”
      ;
    • dalla rendicontazione ottenuta dallo scrivente a mezzo richiesta di accesso agli atti allegata alla presente, emerge che:
    • per l’intero mese di marzo 2020 le attività non sono state assicurate e per il mese di aprile 2020 le stessa sono riprese dal giorno 23, con l’autorizzazione n. 18844 ( allegata) a firma del Resp. di Piano, Dott.ssa Annamaria Sasso.
      Nulla viene detto, inoltre, per i giorni che vanno dal 24 al 29 febbraio, visto che le scuole di Eboli erano chiuse e per il mese di giugno 2020, visto che l’ultimo giorno di attività come stabilito dalla Regione Campania, risale alla data del 10/06/2020.
      In sintesi su un totale di 87 giorni ( sommatoria ottenuta conteggiando dal 2 marzo al 10 giugno 2020, domeniche escluse) solo per 41 giorni il servizio è stato garantito, mentre per i restanti 46 ( più della metà) nessuna attività è stata erogata, come da rendicontazione/autorizzazione che si allegano
      ;
    • Pe quanto attiene alla generica autorizzazione sopra citata, si badi bene che il Piano di Zona non è un Ente autonomo, non ha personalità giuridica, non è stazione unica appaltante e avrebbe sicuramente dovuto rivolgere richiesta alla Regione Campania, in qualità di soggetto erogatore dei fondi e al Comune di Eboli, in qualità di Stazione appaltante;
    • Gli alunni da assistere, come da bando di gara, erano 94 ma solo 49 avrebbero beneficiato della didattica a distanza, con una diminuzione palese delle spese affrontate dalle Cooperative richiamate;
    • E’ stata erogata la somma di € 95.917,00 che è ampiamente sproporzionata rispetto ai presunti giorni effettivi di lavoro svolto. Infatti in base al monte ore da garantire stabilito nel capitolato speciale, vale a dire un totale di 21402 di assistenza da gennaio a giugno 2020 ( 139 giorni escluso le domeniche), i dati forniti risultano irrisori.
      Nelle tabelle dei singoli alunni la sommatoria corrisponde a 734 ore, mentre in altra tabella si fa riferimento a sole 5134 ore erogate. Ma vi è di più.

    Sempre a pag. 6 del citato documento viene riassunto che: “ di 87 alunni beneficiari solo 49 si avvalgono di prestazioni a distanza e su 14 Istituti scolastici solo 12 sono stati coinvolti.

    • pertanto, sono le stesse Cooperative a dichiarare che:1) non hanno garantito le 21402 ore previste in sede di gara, con modalità non previste e da accertare;
    • la presunta assistenza specialistica non è stata garantita a tutti gli alunni beneficiari del servizio (49/87). Di fatto abbiamo 38 alunni che non hanno ricevuto alcuna assistenza;
    • contestualmente, però, sono stati liquidati ben 95.917,00 euro di fondi pubblici, senza tener conto di quanto avvenuto né della possibilità di erogare tali servizi nel nuovo anno scolastico 2020/2021 così da poter risparmiare ingenti risorse, riutilizzando quelle già impegnate per servizi effettivi;
    • Infine va rilevato che rispetto a quanto richiesto dal bando di gara, vale a dire una assistenza specialistica materiale ai disabili, sono le stesse cooperative a dichiarare a pag. 6 della rendicontazione ( allegata) che:

    Non si comprende, dunque, perché il Comune di Eboli, in qualità di appaltatore, abbia liquidato somme per servizi mai erogati nei mesi di marzo e aprile 2020 (fino al 23/04/2020, data dell’autorizzazione alla ripresa) e non abbia sospeso il contratto, prevedendo espressamente che le ore non usufruite dagli utenti disabili potessero essere recuperate alla riapertura degli istituti scolastici.

    Per questi motivi abbiamo inviato apposita segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha concluso l’istruttoria con il provvedimento allegato:

    Fai clic per accedere a nota-ANAC-assistenza-specialistica-alunni-disabili.pdf

    Adesso attendiamo la presa di posizione dell’Assessore Curcio, offrendo due soluzioni: il recupero delle ore non garantite a tutti gli alunni disabili, con la possibilità di compensazione della somma di euro 95.917,00 che il Dirigente ha indebitamente liquidato alle Coop; oppure il recupero dei fondi pubblici con ogni azione legale.
    Auspichiamo, infine, che tutti i settori si adoperino per verificare e riscontrare sempre le dichiarazioni di rendicontazione prima della eventuale liquidazione nei confronti di ditte private.

  • Ombre e anomalie sulla gestione comunale fin troppo evidenti.Perché rimanere in silenzio?

    In tempi non sospetti, da circa cinque anni, abbiamo lanciato l’allarme sul tema della legalità.
    Le nostre battaglie, all’inizio in solitaria, sono e restano agli atti.
    Abbiamo fatto emergere plurime illegittimità amministrative, sfociate talvolta in fatti penalmente rilevanti.
    Eppure l’ANAC, che solitamente lavora una pratica per Comune, nel nostro caso ha chiuso ben quattro pratiche con conclusioni identiche, purtroppo.
    Ad avere la meglio, infatti, non era la trasparenza e l’imparzialità amministrativa ma l’improvvisazione mista alla cultura di interessi particolari.
    E la tematica della legalità, in poco tempo, è diventata un principio politico ineludibile.
    I settori che abbiamo approfondito sono stati numerosi, tra cui Piano di Zona, parcheggi, cimitero, beni patrimoniali, rifiuti e manutenzione.
    Potremmo scrivere un libro circa le anomalie riscontrate, ma preferiamo riflettere sul momento.
    Ci avviciniamo alle elezioni comunali, con la consapevolezza che lo scontro politico con il “sistema Cariello”, così definito più volte dalla stampa locale, sarà aspro e avvelenato da un fattore evidente: il silenzio delle Autorità sovracomunali.
    Questo è il vero punto.
    Gli ebolitani hanno a cuore la legalità e trasparenza ma allo stesso tempo hanno il diritto di sapere, e il tempo stringe, se vi sono o meno contatti con la micro o macro criminalità all’interno della macchina comunale.
    Peraltro la stampa locale ha scritto fiumi di inchiostro in merito.
    La Prefettura di Salerno conosce da tempo la situazione, senza però offrire chiarimenti, nonostante richieste e solleciti formali.
    La risposta del Ministro aiuterà a capire di che cosa stiamo parlando, nel frattempo continueremo a lavorare per offrire una classe dirigente che guardi davvero agli interessi collettivi.”
  • Non mi sorprendono più i comunicati stampa di un Sindaco plurindagato per corruzione e altri reati gravi contro la Pubblica Amministrazione.
    La scarsa lucidità di Cariello, oramai è un dato di fatto, alla prese con una questione morale che sta degradando l’immagine di Eboli.
    Come incontrovertibili sono i dati sulla raccolta differenziata in città: 60 mesi di proroghe del contratto ed un ulteriore esborso per le casse comunali pari ad € 22.000.000.
    La storia è stata cristallizzata dal grande lavoro della Commissione Controllo e Garanzia condotta dal collega Antonio Petrone:l’esigenza concreta del Comune di Eboli era ed è quella di procedere comunque ad un nuovo affidamento per le seguenti ragioni:
    1) il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art.243 bis del TUEL,
    adottato con delibera di Consiglio Comunale n.6 del 1.02.2013 e integrato con
    successiva delibera n.41 del 8.07.2013, ha posto rigidi vincoli di bilancio che
    impongono una razionalizzazione e riduzione della spesa corrente, anche per il
    servizio di che trattasi;
    2) va rivisto  un rapporto contrattuale definito dalla giunta cariello “troppo oneroso” basato su un progetto di organizzazione del servizio non più attuale con nuove esigenze del territorio rispetto a dodici anni fa.
    D’altronde che i rifiuti non potessero rimanere per strada lo sanno tutti, ma rientrava nei compiti delle opposizioni quello di verificare il perchè la politica abbia ritardato l’operato degli uffici.
    Dopo ben diciassette mesi dal suo insediamento l’Amministrazione comunale, con deliberazione di giunta n.435 del 14/12/2016 ha approvato il progetto di affidamento del servizio relativo a “Piano di gestione integrata dei rifiuti prodotti sul territorio comunale”, redatto dal Servizio Ambiente dell’Area P.O. Urbanistica Edilizia Ambiente del Comune di Eboli.
    A più riprese è stato chiesto al Sindaco la motivazione di questi ritardi ma nessuna risposta è giunta.
    Ciò nonostante,nella relazione allegata, è emerso che siano state troppe le lungaggini che hanno condotto gli uffici a bandire la prima gara poi annullata a seguito del parere ANAC e la seconda ancora in corso di svolgimento.
    A supporto degli ebolitani che pagano una delle TARI più alte della Provincia di Salerno a causa della cattiva gestione della macchina amministrativa, è stato dato input per il tramite dell’organismo di controllo.
    Tanto è vero che sino alla data del 30 maggio 2019 della seconda gara non avevamo alcuna notizia, salvo qualche annuncio sulla stampa.
    Dopo le necessarie verifiche l’Anac, giustamente, ha preso atto che l’iter è in corso.
    A quando arriveremo all’aggiudicazione definitiva, visto che in gara è rimasta una sola ditta?
    Anzichè affannarsi ad annunciare vittorie di Pirro, Cariello dia risposte in merito ai quesiti che poniamo da anni.
  • Entro settembre addio Soget. E niente proroghe!

    Il capogruppo azzurro illustra alcune vicissitudini in altre realtà locali per chiedere la risoluzione contrattuale all’amministrazione Cariello.

    “Negli ultimi tempi la Soget, ditta aggiudicataria del servizio di riscossione tributi del nostro Comune, è incorsa in importanti esclusioni da gare d’appalto pubbliche.
    Tali situazioni devono assolutamente essere valutate dagli organismi interni del Municipio, onde salvaguardare il principio di imparzialità della Pubblica amministrazione, nel rispetto dei dettami del D.Lgs  50/2016 ( Nuovo codice appalti).

    In particolare si menzionano, come certificato dagli Enti citati, le seguenti contestazioni:

    1) Comune di Salerno: iscrizione dell’ 11-10-2017 sul casellario informativo Anac per errata esecuzione degli obblighi contrattuali con penali pari ad euro 88.000 (art. 80 comma 5 lett. c);

    2) Comune di San Vitaliano: inadempimento contrattuale ed applicazione penale di euro 3.000 con deliberazione di G.M. n 64 del 24/05/2017 (Art. 80 comma 5 lett. c)

    3) Esclusione dalla gara di Torre Annunziata per dichiarazioni non veritiere (art. 80 comma 5 lett. c – f bis – f ter) (Allegato)

    4)  Esclusione dalla gara di Bari per dichiarazioni irregolari (art. 80 comma 5 lett. c – f bis – f ter).   (Allegato).

    Si rammenta che la sentenza del Consiglio di Stato 5/2015, peraltro perno centrale delle linee guida ANAC in merito, esplicita con chiarezza che appare necessario che i requisiti richiesti in capo all’esecutore dei contratti per la partecipazione permangano per l’intera durata del contratto.

    In particolare la citata sentenza dispone che “nelle gare di appalto per l’aggiudicazione dei Contratti Pubblici, i requisiti generali e speciali devono essere posseduti dai candidati non solo alla data di scadenza del termine per la presentazione delle richieste di partecipazione alle procedure di affidamento, ma anche per tutta la durata delle procedure stesse fino all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto, nonché per tutto il periodo di esecuzione dello stesso, senza soluzione di continuità“.

    La discrezionalità con la quale la stazione appaltante può infatti valutare l’impatto che gli errori commessi possono avere sul contratto in essere, se ben esprime un concetto di graduazione ed esclude un inopportuno automatismo, non deve trasformarsi in una “mancata valorizzazione” dei fatti conosciuti o facilmente conoscibili.

    Nel mentre la Soget sembrerebbe non avere più i requisiti e viene esclusa dalle gare in altri Enti, l’amministrazione Cariello starebbe valutando un’ipotesi di proroga contrattuale vista l’imminente scadenza (settembre 2018).

    Forza Italia, da sempre vicina ai contribuenti e in sinergia con l’omologo gruppo consiliare salernitano guidato dal collega Roberto Celano, chiede un immediato riscontro alla nota avente ad oggetto le esclusioni di cui sopra per risolvere il contratto immediatamente.
    Il “braccio armato”, utilizzato da Cariello per far cassa e acquisire risorse finanziarie per organizzare feste di piazza e tagli di nastro ha le ore contate.

    L’Amministrazione comunale, il Segretario comunale in qualità di Organo Anticorruzione e il Responsabile del Settore Finanziario, non possono far finta di nulla innanzi tale documentazione e devono nell’immediato intervenire.
    C’è la necessità di prendere atto della perdita dei requisiti in capo alla Soget e di rescindere il rapporto giuridico in essere.

    Eboli, 28 maggio 2018

    Il Capogruppo
    Avv. Damiano Cardiello

  • Mancata trasparenza: con l’ANAC finisce il gioco delle tre carte.

    Tutto ha avuto inizio quando, nel mese di settembre 2015, si stava per concludere la gara per l’assistenza specialistica degli alunni disabili nelle scuole, poi vinta dall’ATI Csm-Anche Noi-Centro Sipsi.
    Ebbene, per questa procedura d’appalto il bando non è stato mai pubblicato, violando plurime norme in materia di trasparenza.
    Abbiamo preso carta e penna, evidenziando plurime anomalie sulla mancata pubblicazione di atti da parte del Comune di Eboli e dell’amministrazione targata Cariello.
    L’Autorità Nazionale Anticorruzione, previo verifica dei requisiti, ha avviato un procedimento di vigilanza ai fini del rispetto del d.lgs. 33/2013.
    Pochi giorni fa è arrivata la relazione finale che, ovviamente, da ragione alle nostre doglianze e sbugiarda l’allegra “band” che governa malamente il nostro Ente.
    Infatti, gli uomini di Cantone, con i loro poteri ispettivi azionati dal nostro esposto, hanno rilevato in data 5 e 6 aprile 2016 gravi carenze di contenuto della sotto-sezione “Bandi di gara e contratti” con riferimento alla omessa/incompleta pubblicazione delle delibere a contrarre, degli elenchi annuali in adempimento all’art.1, co.32, l.190/2012, dei bandi di gara; delle informazioni sulle singole procedure, degli avvisi sui risultati, degli avvisi di preinformazione, degli avvisi sul sistema di qualificazione e l’omessa pubblicazione del documento di attestazione OIV relativo al 2016.
    Si sa, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
    Il Comune e l’amministrazione comunale hanno tentato di ottemperare alla normativa ma la successiva verifica della sezione “Amministrazione trasparente” effettuata dall’Ufficio in data 25/26 settembre 2017 – al fine di addivenire all’atto conclusivo del procedimento – ha evidenziato il permanere di carenze nella sotto-sezione “Bandi di gara e contratti”, con riferimento a:

    – Delibere a contrarre: non risultano sempre pubblicate le delibere per affidamenti annualità 2016 e 2017;
    – Bandi di gara: non sono risultati pubblicati i bandi relativi all’affidamento omissis (procedure del 7/2/2014 e 16/2/2016);
    – Datirelativi alle singole procedure di gara ex art. 37 del d.lgs. 33/2013: non sempre risultano complete le informazioni su procedure di affidamento relative ad es. importo somme liquidate, tempi di completamento;
    – Avvisi sui risultati della procedura di affidamento:non risultano pubblicati gli avvisi su procedure di affidamento;

    e in relazione ai nuovi obblighi di pubblicazione introdotti dal d.lgs. 97/2016, è risultata l’omessa pubblicazione di:

    – Provvedimenti di esclusione e le ammissioni all’esito delle valutazioni dei requisiti soggettivi, economici-finanziari e tecnico-professionali;
    – Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti;
    -Testo integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti;
    -Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione;
    -Atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile.

    Il consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduto dal Presidente Raffaele Cantone, nella seduta del 11 ottobre 2017 ha dovuto emettere un provvedimento d’ordine volto all’attuazione di disposizioni di legge in materia di trasparenza, con il contestuale adeguamento del sito web istituzionale del Comune di Eboli alle previsioni del d.lgs. 33/2013, ricordando che in caso di mancato riscontro si procederà con sanzioni.
    Il provvedimento è stato comunicato al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, all’amministrazione comunale nonché all’organismo indipendente di valutazione (OIV).
    Una figuraccia che non registra precedenti nella storia della politica nostrana e che gli ebolitani porteranno in ricordo della peggior giunta dal dopoguerra ad oggi.
    Come dimostrato le nostre azioni sono sempre volte al rispetto della #trasparenza ed #imparzialità dell’azione amministrativa, nonostante la resistenza di Dirigenti comunali e amministrazione dilettantistica.
    Continueremo a vigilare e richiedere l’intervento delle Autorità preposte, al fine di riportare la #legalità al centro dei procedimenti da adottare

  • Parcheggi fascia costiera: no autorizzazioni no party.

    Dal 2012 viene effettuato il servizio di gestione della sosta lungo la fascia costiera nelle aree gravate da usi civici tra i comuni di Eboli e Battipaglia.
    Il nostro Ente ha richiesto l’autorizzazione allo svolgimento del servizio e dal 2012 al 2014, con apposita delibera di giunta, Battipaglia ha dato positivo riscontro.
    Dall’anno 2015 sino ad oggi, cioè da quando si è insediata l’allegra “band” targata Cariello, risulta agli atti che non sia mai stata rilasciata l’autorizzazione e che, dunque, l’attività di parcheggio è stata effettuata senza alcun titolo ed in maniera illegittima.
    Addirittura non risulterebbero versate le somme che le ditte succedutesi nel tempo avrebbero dovuto liquidare al comune di Battipaglia, per una somma complessiva di circa 13.200 euro.
    Due consiglieri comunali di Battipaglia del gruppo Forza Italia, Valerio Longo e Gerardo Zaccario hanno deciso di vederci chiaro, dopo le plurime anomalie, presentando questa interrogazione comunale.
    Ricordiamo che anche per il biennio 2017-2018, allo stato, non risulta rilasciato alcun titolo abilitativo.
    Attendiamo gli sviluppi della vicenda, con la speranza che non sorgano ulteriori contenziosi che potrebbero pagare, come al solito, gli onesti contribuenti.
    Senza dimenticare i recenti blitz dei Carabinieri al municipio eburino, con l’acquisizione di numerosi documenti afferenti la tematica in oggetto, e l’attività di indagine avviata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
    La gestione dilettantistica ed improvvisata della macchina amministrativa non può e non deve essere un motivo per scaricare sui cittadini le proprie responsabilità.
  • Assistenza specialistica 2016-2017: non c’è limite al peggio.

    Il capogruppo azzurro interviene sull’aggiudicazione del servizio di assistenza specialistica per gli alunni disabili nelle scuole d’infanzia.

    ” Dopo le proroghe da centinaia di migliaia di euro, il bando mai pubblicato afferente lo stesso servizio per l’anno 2015-2016 con contestuali plurime anomalie attenzionate dall’Anac di Cantone, il conflitto di interessi tra primo cittadino-Coop.Anche Noi e la mancata installazione dell’ascensore presso il palazzo che ospita i servizi sociali, un altro fulmine si abbatte sul Piano di Zona Sociale s3.

    Partiamo dal presupposto che le procedure ristrette rappresentano modalità limitative della concorrenza e della trasparenza che la normativa consente solo a patto che vi siano determinati presupposti.
    Il perchè è chiaro, ovvero preferire le gare aperte per consentire la massima partecipazione e la totale trasparenza dell’operato della stazione appaltante, nel nostro caso il Comune di Eboli.
    L’affidamento e l’esecuzione di servizi secondo le procedure semplificate postulano il rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché del principio di rotazione e devono assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese.
    Sarebbe stato preferibile, dopo lo scandalo scoppiato lo scorso anno, che il tutto fosse avvenuto proprio in quei termini ed invece è accaduto l’esatto contrario.
    Non vi era alcuna necessità di avviare una procedura negoziata che non è stata assolutamente motivata nella determina a contrarre,peraltro senza alcun supporto giuridico, ( neanche le  ragioni di “estrema urgenza” o di salvaguardia del principio di economicità all’acquisto).
    Non si dimentichi, infatti, come sin dal 30 giugno 2016, cioè dal termine ultimo per lo svolgimento del servizio nell’anno precedente, si doveva pianificare, programmare e organizzare amministrativamente la nuova gara pubblica senza poter ricorrere alla selezione ristretta.
    Se il ritardo è imputabile unicamente alla Stazione appaltante, a maggior ragione, non si comprendono le ragioni tecniche della scelta operata che ha limitato evidentemente la partecipazione e avviato il servizio solo il 16 gennaio 2017, in forte ritardo rispetto l’anno scolastico già in corso.

    Si riporta, a conforto di quanto sostenuto, il primo comma dell’Art. 63. del Codice degli Appalti (Uso della procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara) 1. Nei casi e nelle circostanze indicati nei seguenti commi, le amministrazioni aggiudicatrici possono aggiudicare appalti pubblici mediante una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, dando conto con adeguata motivazione, nel primo atto della procedura, della sussistenza dei relativi presupposti.

    Esiste, inoltre, il criterio di rotazione che è previsto dall’art. 36, comma 1, del D.lgs 50/2016 e si tratta di una norma speciale relativa alle gare sotto soglia, che prevale sulla normativa generale.

    Tale misura è finalizzata a consentire agli operatori economici adeguate chance di risultare aggiudicatari, limitando la possibilità di coinvolgimento ulteriore di operatori già affidatari e impropri favoritismi o, addirittura, raggiri della concorrenza.
    La rotazione degli inviti è risultata palesemente violata in favore di alcune ditte e non è disciplinata da un regolamento interno al Piano di zona Sociale S3 ex S5.
    Se tale impostazione legislativa ha lo scopo di evitare che la stazione appaltante possa consolidare rapporti solo con alcune imprese, allora nel Comune di Eboli i rapporti risultano cristallizzati da anni.

    Ben 8 cooperative invitate alla presente gara, infatti, risultano essere state invitate anche alla procedura negoziata precedente del mese di luglio 2016, per il servizio Home Care Premium 2016.  (In tale ultimo contesto, per l’importo di € 85.000, il servizio è stata aggiudicato con un ribasso dello 0.5% ad una unica partecipante).
    La Coop. Anche Noi, in ATI con la CSM, è risultata già aggiudicataria del servizio per gli anni 2014/2015 – 2015/2016, oltre essere firmataria di una convenzione per lo stesso servizio svolto nell’anno 2013.
    La stessa ATI,previo invito, ha vinto nuovamente il servizio per l’anno 2016/2017 per un importo pari ad € 275.134,60, oltre IVA per legge.

    Tali cooperative non potevano e non dovevano essere invitate, proprio in nome della rotazione ed al fine di evitare il consolidamento di rapporti con l’Ente.

    Infine, si evidenzia come le ditte sono state scelte dal “Registro del terzo settore” del Piano sociale di Zona s3, istituito con determinazione R.G. n. 577 del 23/04/2013 e frutto di un avviso pubblico di oltre tre anni fa.
    Tale registro comprende ben 43 cooperative sociali e la selezione per gli inviti di sole 17 ditte non si comprende come e con quali i criteri di sia stata effettuata.
    Non si capiscono,inoltre, i motivi per aver ignorato gli elenchi accreditati dal Mepa o dalle Piattaforme Regionali ( la Regione Campania è ampiamente dotata in tal senso).

    Presenteremo un’interrogazione comunale urgente e invieremo tutta la documentazione alle Autorità competenti per gli accertamenti di rito.

    Forza Italia potrà anche condurre questa battaglia in solitaria, come avvenuto in altre occasioni visto che rappresenta l’unica opposizione in consiglio comunale, ma non si rassegnerà nel riportare la #legalità al centro dell’azione amministrativa.
    Si attende, in risposta alla presente,  il canonico comunicato stampa di risposta dal titolo < fango su Eboli e gli ebolitani> che non entrerà nel merito della problematica. “

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    Servizio Civile:troppe anomalie, il Dipartimento Nazionale boccia il Comune e sospende il progetto.

    Nei giorni scorsi ci siamo occupati del progetto #Servizio #Civile e delle selezioni nel nostro Comune.
    Abbiamo messo in evidenza la gestione delle selezioni da parte di un’associazione e non da parte del Comune come previsto dall’art. 8 Dlgs. 77/2002., ( associazione peraltro pagata con fondi pubblici visto che ha sottoscritto una convenzione con l’Ente e viene retribuita per 10.000 euro all’anno).
    Abbiamo sottolineato le troppe ombre e anomalie, grazie alle segnalazioni di tanti ragazzi esclusi che ovviamente, per questioni di privacy, non verranno citati.
    Abbiamo richiesto all’Amministrazione dei dilettanti allo sbaraglio un briciolo di #imparzialità, #trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione.
    Niente di tutto ciò, anzi si è andati oltre.
    La graduatoria, pubblicata da noi sui social e mai sull’albo pretorio ( inserirla sul sito del Comune di Eboli non ha alcuna valenza giuridica nè di notifica agli interessati), come evidenziato dalla stampa locale, mette in luce una #parentopoli che rappresenta uno schiaffo in faccia ai tanti giovani che credono nel merito.
    Ebbene, alla luce dei nostri rilievi, è stata risposta con solite frasi di basso profilo : “Gettate fango su Eboli e sugli Ebolitani. Iniziativa di odio gratuito”ecc..
    Oggi riceviamo e pubblichiamo la nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dip della gioventù e del Servizio Civile Nazionale che conforta le nostre perplessità chiedendo numerosi chiarimenti al Sindaco, circa la gestione dell’intera selezione ( operata da un’associazione e non dall’Ente stesso;con un caso emblematico di mancata convocazione; oltre altre ulteriori richieste).
    Il Dipartimento, però, vista la situazione e nella massima discrezionalità che ha nelle proprie competenze, ha ritenuto opportuno sospendere ad horas il progetto.
    Una figuraccia istituzionale che si aggiunge agli altri problemi emersi in questi mesi sempre in chiave di #legalità.
    Oltre ad attendere le risposte da parte di Comune ed #Autorità Nazionale #Anticorruzione, ci riserviamo di presentare un accurato esposto alla #Procura della Repubblica di Salerno affinchè emerga tutta la verità su questa grottesca situazione.
  • Caso #Soget: errare è umano ma perseverare è diabolico.

    Se avessimo avuto degli amministratori locali responsabili, dopo un minuto dall’aver appreso le notizie contenute nella devastante relazione a firma Autorità Nazionale Anticorruzione, sarebbero state messe in campo immediate azioni a tutela dell’Ente e dei contribuenti.

    Invece, dopo circa una settimana, ci ritroviamo a dover riaffrontare la questione.

    Anzichè sospendere il contratto in attesa di prendere provvedimenti ancora pià incisivi e tesi a ristabilire la legalità; anzichè stoppare i rilievi effettuati dagli addetti della società di pescara nei confronti dei contribuenti; anzichè avviare verifica interna per capire come sia stato possibile omettere controlli obbligatori per legge prima della sottoscrizione del contratto ma anche nel mentre del servizio, si persevera nell’azione di illegittimità amministrativa definendo il contratto “blindatissimo”.
    In vista del consiglio comunale che il Presidente del consiglio comunale dovrebbe convocare entro lunedì 10 ottobre, onde evitare di mostrarsi indifferente alla problematica, ho depositato richiesta di accesso agli atti e interrogazione comunale in merito ( 1) Richiesta e risposta comunicazione Antimafia ex art. 87 D. Lgs. 159/2011 e smi ;2)  Richiesta e risposta informazione Antimafia ex art. 91 D. Lgs. 159/2011 e smi;3)      Richiesta e risposta del certificato dell’Agenzia delle Entrate per la verifica delle regolarità fiscale ai sensi dell’art. 38 comma 1 lett. G D.Lgs n. 163/2006;4)Richiesta e risposta del certificato dei carichi pendenti e del casellario giudiziale, ai sensi dell’art. 28 del D.p.r. 313/2002, afferenti ai soggetti indicati nell’art. 38 lett. C del  D.lgs. n. 163/2006 e ivi compresi i cessati dalla carica nell’anno precedente; 5) Richiesta e riscontro di certificazione sulla condizione di assoggettabilità agli obblighi di cui alla legge n. 68/99 da inoltrare al Settore Politiche del Lavoro della Provincia in cui ha sede l’aggiudicatario.)
    Caro Sindaco ti invito, ove in possesso come previsto dalla legge, a tirare fuori tutte le carte e fate chiarezza pubblicamente.
    Ogni giorno ulteriore, trascorso nel silenzio e indifferenza, è un pessimo segnale che pesa come un macigno sulla Città e sui contribuenti ebolitani.
  • Cantone da l’avviso di sfratto a Soget.

    Correva il mese di luglio 2014 e veniva pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi.
    A partecipare furono due società private e, per l’importo di 819.000€, il servizio nel mese di maggio 2015 fu aggiudicato alla #SOGET spa, stessa società che opera nella Città di Salerno e in altri Enti della Provincia, con i seguenti ribassi percentuali sugli aggi posti a base di gara:
    1) ribasso percentuale sull’aggio del 16% per il servizio di accertamento e riscossione dei
    tributi comunali e Cosap, pari a 35%;
    2) ribasso percentuale sull’aggio del 9% per il servizio di riscossione coattiva delle entrate
    tributarie ed extratributarie, pari al 41%;
    3) ribasso percentuale sull’aggio del 18% per il servizio di gestione delle quote residue e delle quote inesigibili presentate dall’agente della riscossione, pari a 50%.
    Il bando di gara, così come predisposto, non mi ha mai convinto e per vederci chiaro, a gennaio 2015 ho inviato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale con lettera datata 21 agosto 2015 mi ha comunicato l’avvio delle indagini.
    Incuranti del pericolo gli amministratori locali hanno proceduto alla stipula del contratto nel mese di settembre 2015 e la società di Pescara ha dato il via anche ad assunzioni sul territorio comunale.
    Sin da subito ho potuto rilevare non solo plurime anomalie ma anche un evidente lasso di tempo ( quasi un anno) per stipulare il contratto di servizio, scelta avallata dall’attuale amministrazione comunale che sapeva delle indagini in corso.

    L’Autorità Nazionale Anticorruzione, dopo l’esposto e dopo plurime segnalazioni da tutta Italia, ha messo una lente di ingrandimento sulla vicenda allargando il raggio d’azione anche su altri appalti pubblici svolti in altrettanti Enti.

    Il risultato è sconcertante e si allega alla presente, al fine di evitare interpretazioni ma riportare punto per punto la relazione che descrive un quadro di illegittimità amministrativa con risvolti penali, assai diffusa.

    Tale documento rappresenta una grandissima vittoria personale, politica ed amministrativa a cui seguirà regolare invio alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Corte dei Conti, per accertare ogni tipo di responsabilità.

    Adesso il Comune dovrà revocare in autotutela l’aggiudicazione; richiedere i soldi dei cittadini percepiti dalla Soget spa e liquidati; stoppare il servizio di riscossione e annullare gli atti esecutivi; farsi restituire i 30.000€ di aggi appena liquidati alla società di Pescara.

    Invito i cittadini a inviare richiesta di restituzione somme, offrendo disponibilità gratuita del mio studio legale e al contempo il Sindaco di Eboli a dimettersi perchè era a conoscenza delle indagini, come da lettera ricevuta in data 21 agosto 2015, ma non ha posto ostacoli amministrativi alla stipula del contratto di servizio. Insomma un disastro contabile ed amministrativo, con ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.”