• Infiltrazione camorristiche ad Eboli? Il Prefetto di Salerno intervenga.

    C’è da restare basiti innanzi alla relazione della Direzione Nazionale Antimafia, ripresa dalla stampa locale.
    Nessuno avrebbe mai pensato di ritrovare un appalto pubblico, gestito dal nostro Ente, sotto la lente della più importante struttura che si occupa di lotta alle mafie di ogni tipo.
    Ma c’è da ricredersi.
    Si legge che ” nel comune di Eboli, una ditta riconducibile a prestanomi del clan dei casalesi ha acquisito l’appalto per la gestione delle aree di sosta comunali.”

    E a lanciare l’allarme è il Procuratore Nazionale #Antimafia, Dott. Federico Cafiero De Raho.
    A questo punto è lecito chiedersi se e quali controlli attiverà il Sindaco di Eboli e il Segretario comunale, in qualità di organo anticorruzione in merito.
    Altresì opportuno risulta conoscere i nomi e cognomi dei “prestanomi del clan dei #casalesi” e la ditta di loro riferimento, per capire come sia stato possibile aggiudicarsi un appalto pubblico alla luce del sole.
    Ma soprattutto è necessario sapere se ad Eboli si è realmente insediata la #camorra del casertano!!!
    Occorre sgombrare il campo da una “ipotesi” ( e continueremo a ritenerla tale) surreale che mina sia l’immagine che la dignità di tutte le Istituzioni locali.
    Pochi minuti fa è stata presentata un’interrogazione comunale urgente e verrà chiesto un incontro con il Prefetto di Salerno, perchè tale situazione non può e non deve passare sotto traccia.
    E’ arrivato il momento di chiarire sotto tutti i punti di vista questa vicenda.
    Bisogna farlo per gli Ebolitani che hanno a cuore la #legalità e l’#onestà.

  • Parcheggi in centro città: affare per il privato o bidone per l’Ente?

    E’ la domanda che si pone il capogruppo azzurro in merito i parcheggi ad Eboli.

    ” Il ruolo di consigliere comunale di opposizione consente di avere un’idea chiara di cosa sia la macchina comunale e condividere con la cittadinanza dati fondamentali al fine di comprendere le dinamiche contabili dell’Ente.
    Succede che l’amministrazione comunale decide di rendere gran parte del centro cittadino zona a pagamento per la sosta delle autovetture.
    L’obiettivo per Cariello e compagni è quello, neanche velato, di generare introiti da poter gestire.
    Sulla scarsa oculatezza e mancanza di pianificazione nelle spese, poi, abbiamo un’idea chiara che, visto l’argomento in oggetto, rimandiamo alla prossima puntata.
    Il 14 marzo 2018 l’Ente ha sottoscritto con la società Pubbliparking di Caserta un contratto per la gestione delle aree di sosta del centro cittadino fino al 2022.
    La concessione ha un valore Iva esclusa pari ad € 4.630.400,00.
    Il capitolato speciale dell’appalto all’art. 5 prevede espressamente:

    “ Nei contratti di concessione la maggior parte dei ricavi di gestione del concessionario proviene dalla vendita dei servizi resi al mercato. Tali contratti comportano il trasferimento al concessionario del rischio operativo come definito all’art. 3 comma 1 lett. z) del codice, legato all’espletamento di tutti i servizi richiesti.

    A fronte della remunerazione derivante dalla gestione del servizio di sosta a pagamento, il concessionario e tenuto a corrispondere un canone di concessione in favore del comune di Eboli, costituito dalle seguenti due aliquote:

    1. al15%del valore della concessione, indicato al precedente art. 3, fissato a base di gara e oggetto di offerta
    2. al10%dell’eventuale maggiore introito derivante dalla gestione, rispetto al valore della concessione indicato al precedente art. 3, non oggetto di offerta.

    Il canone non è soggetto a IVA.

    Il versamento dell’aliquota di cui al punto 1 del canone dovrà avvenire annualmente con la seguente modalità:

    • il 50% dell’importo offerto entro il 30 gennaio dell’anno di competenza
    • il 50% rimanente entro il 30 settembre dell’anno di competenza

    Il versamento dell’aliquota di cui al punto 2 del canone dovrà avvenire entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, previa presentazione di apposita documentazione di dettaglio degli incassi. In caso di ritardo si applicheranno gli interessi nella misura prevista dalla legge”.
    La ditta casertana, avendo offerto una percentuale del 4.95% in rialzo rispetto a 15% del valore della concessione posto a base di gara, ha l’onere di versare nelle casse comunali la cifra pari ad € 145.789,40, circa 12.149,12 mensili.
    La puntualità sarebbe d’obbligo, visto che ai malcapitati automobilisti anche pochi minuti di ritardo possono valere una multa, con tutte le relative conseguenze.

    Abbiamo preso carta e penna per richiedere una verifica dei pagamenti incassati dal Comune di Eboli e abbiamo scoperto che: per l’anno 2018 la società casertana ha corrisposto all’ente euro 87.000 circa a fronte dei € 109.341 per nove mesi di gestione della sosta, mentre per l’anno 2019 solo 22.000 rispetto al 50% previsto del totale da versare entro il 30 gennaio del corrente anno, pari ad € 72.894,70.

    Ci chiediamo come sia possibile che queste inadempienze non vengano contestate dagli uffici preposti.
    Ci chiediamo, inoltre, perchè della vicenda sino ad oggi nessuno tranne noi ne abbia mai parlato.
    A queste domande ne aggiungiamo altre che rivolgiamo a Cariello, integranti un’apposita interrogazione comunale: perchè entro il 31 gennaio 2019 la società suddetta non ha versato il 50% dell’importo offerto, come da capitolato speciale; se l’ufficio Patrimonio ha diffidato la stessa al pagamento o ha avviato azione di escussione della garanzia fideiussoria; come è stata calcolata l’intera quota per l’anno 2018.
    Il tutto al fine di capire meglio se questa concessione sia remunerativa le casse comunali o per il privato.

  • Parcheggi in litoranea: siamo alle comiche finali. Di Benedetto si dimetta.

    P

    Sembra di stare su “Scherzi a parte”, noto programma televisivo dove i colpi di scena si susseguono a ripetizione con un’unica regia finalizzata al divertimento di chi assiste allo spettacolo.
    E’ il caso della nota e a dir poco grottesca vicenda della sosta in litoranea.
    La regia politica del Vice Sindaco Di Benedetto getta nel caos gli uffici e inizia davvero ad assumere tratti preoccupanti.
    Eppure sono trascorsi solo tre giorni dal consiglio comunale svolto proprio sul tema, con le rassicurazioni avute in aula circa l’accordo con la città di Battipaglia per ottenere il nullaosta.
    Nulla di tutto ciò, anzi.
    Tutto come previsto dalle opposizioni, è stata concessa la seconda proroga del servizio ma la cosa che fa ancora più riflettere è che il tratto di Via Scirè risulta messo a bando in pari data con il termine delle offerte in scadenza per il 15 febbraio 2019!
    Parliamoci chiaro: non si era mai visto che un’arteria venisse messa a bando poi sospeso ( non annullato!) e dopo qualche mese la stessa strada fosse oggetto di altro appalto pubblico.
    In pratica ad oggi sussistono ben due gare aventi ad oggetto la sosta di Via Scirè, con evidenti ricadute legali e amministrative.
    Ma procediamo con ordine.

    Nel mese di ottobre 2018 è stata indetta procedura aperta per l’affidamento della concessione per la gestione delle aree di sosta della zona litoranea e connessi servizi per la fruizione balneare, per la annualità 2019/2021.
    Di Benedetto e gli uffici si accorgono, con ritardo perdurante visto che lo stiamo evidenziando da anni, che parte delle aree interessate, risultano gravate da uso civico a favore della collettività di Battipaglia, giusta Ordinanza del Commissario per la liquidazione degli usi civici in Napoli del 23/3/1939.
    Si tuffano nel vuoto e arriva lo stop da parte dei tecnici di Battipaglia, con annessa figuraccia pubblica del Vice Sindaco provocata dalla Segretaria comunale dello stesso Ente che smentisce categoricamente qualsiasi tipo di nullaosta rilasciato in favore di Eboli. 
    Corrono ai ripari e sospendono la gara senza indicare un termine.
    Arriva la prima proroga del servizio fino al 31 gennaio che rappresenta un falso clamoroso: basti pensare che nel capitolato speciale 2017/2018 era stato scritto a caratteri cubitali “ALLO SCADERE DEL CONTRATTO NON E’ PREVISTA ALCUNA PROROGA”.
    E da stamani, con la determina n. 179 del 31/01/2019 l’Ing. Rossi ha prorogato nuovamente il servizio di gestione solo lungo la via Scirè per un ulteriore mese, con un canone di concessione pari a € 4500,00 per il Comune di Eboli a fronte di incassi stimati pari a € 15.000 per il privato, come scritto nel capitolato speciale.
    Dunque, il tratto citato viene sottratto al bando originario e con determinazione n. 178 del 31/1/2019 incluso in nuova procedura aperta di durata bimestrale, nel mentre regna sovrano la totale confusione amministrativa.
    Rivolgiamo un accorato appello al Vice Sindaco di Eboli: avventurarsi in questo percorso tecnico non solo sta gettando nel caos gli uffici, ma sta costando caro alla Città in termini di pianificazione e programmazione.
    Dimettersi in questo momento sarebbe un gesto pubblico apprezzabile e che ridarebbe credibilità alla politica intera.
    Lo faccia presto, noi le saremo grati.”

  • Parcheggi in litoranea: bando sospeso! Di Benedetto chieda scusa e si dimetta.

    Verrebbe da dire: lo avevamo detto e preannunciato.
    Verrebbe da pensare: si rendono conto dell’ennesima figuraccia istituzionale?
    Nulla di tutto questo, cari concittadini.
    Il perchè va ricercato nel nostro ruolo di consiglieri comunali di opposizione che amano la propria Città.
    Soltanto una settimana fa, in un consiglio comunale avvelenato da offese e insinuazioni personali rivolte ai consiglieri comunali di opposizione, vi avevamo raccontato una delle più tristi pagine della politica ebolitana che ha fatto emergere in tutti i suoi dettagli la “questione morale ” che attanaglia questa maggioranza.
    Che la tematica appalti, affidamenti diretti e proroghe sia un tema caldo ce ne siamo accorti dal nervosismo lampante di Sindaco e Vice Sindaco.
    Oggi, arriviamo a un clamoroso sviluppo della vicenda legata in particolare ai parcheggi in fascia costiera, ma vale la pena ripercorrere le tappe dell’iter procedurale adottato.
    Il Comune di Eboli dal 2015 mette a bando la concessione della sosta delle autovetture lungo la fascia costiera, includendo alcune aree gravate da usi civici ricadenti nel confine con la vicina Battipaglia, senza aver ottenuto mai un’autorizzazione per farlo.
    Il gruppo Forza Italia evidenzia a più riprese questa anomalia, ma Cariello e gli uffici si mostrano poco consapevoli dei rischi legali celati dietro tali scelte.
    Arriviamo al bando pubblicato il 31 ottobre 2018 e alle polemiche di questi giorni.
    E’ proprio il Vice Sindaco che innesca la più autolesionista e memorabile delle uscite pubbliche politiche negli ultimi trent’anni: annuncia di aver avuto una “autorizzazione” dal Comune di Battipaglia nel 2017, ma viene immediatamente smentito pubblicamente dal Segretario Comunale della stessa Città.
    L’inizio di un incubo.
    A questo punto arriva la richiesta unanime delle opposizioni di dimissioni immediate dalla carica.
    Un gesto che avrebbe ridato serenità e credibilità all’Ente.
    Perfino Cariello si smarca affermando ” la questione è nelle mani degli Uffici”.
    Durante il consiglio comunale di pochi giorni fa, il Vice Sindaco, perde letteralmente le staffe, additando i consiglieri comunali di opposizione con offese gratuite, attacchi personali squallidi, insinuazioni diffamanti, il tutto per difendere la poltrona e l’operato degli Uffici.
    Con la determina n. 2365, pubblicata ieri dal Resp. del Settore Patrimonio nonchè RUP, l’incubo si materializza nuovamente.
    Infatti l’appalto pubblico in corso avente ad oggetto la concessione della sosta lungo la litoranea per il triennio dal 2019 al 2021, viene SOSPESO IN AUTOTUTELA ai sensi dell’art. 21 quater legge 241/90!
    Resta il mistero sul perchè non siano stati indicati i termini di sospensione, visto che la norma richiamata sia molto chiara nel merito.
    Nel mentre, rimaniamo sconcertati dall’approssimazione con cui è stata gestita l’intera vicenda.
    Chiediamo a Di Benedetto e Cariello, un sussulto di dignità: abbandonino le poltrone e diano agli ebolitani la possibilità di scegliere una classe dirigente che ha a cuore le sorti della Città.
    Si dimettano senza se e senza ma, evitando un accanimento politico che non avrebbe più senso.
    Saremo noi i primi firmatari di un apposito consiglio comunale monotematico per approfondire questo incubo che non sta garantendo sonni tranquilli al Vice Sindaco, con l’auspicio che quel ruolo venga presto abbandonato per sopraggiunti limiti di decenza politica

  • Gara parcheggi al centro: illegittimità rilevanti e incompatibilità perduranti.

    Il dilettantismo dilaga incontrastato al Comune di Eboli e rischia di pesare come un macigno per gli ebolitani.
     
    Se poi si aggiunge una mancanza di comunicazione, mescolata ad evidenti “distrazioni” anche da parte di qualche Dirigente di Settore, allora c’è da preoccuparsi vivamente.
    Stiamo parlando della gara per la gestione dei parcheggi in centro città.
    Siamo tutti consapevoli che è stata bypassata la Centrale Unica di Committenza, se pur l’importo della concessione sia pari a 4.600.000 euro. Non vi è dato sapere il perchè di questa scelta, oggetto anche di nostra richiesta di parere al Segretario comunale (che ha evidenziato l’autonomia della scelta fatta) oltre che interrogazione urgente.
     
    A questo va aggiunta la lettera indirizzata a tutta l’assise consiliare da parte di una ditta che non ha partecipato alla gara, evidenziando plurime anomalie.
     
    Ma la cosa che lascia esterrefatti è che la totale incompatibilità tra Dirigente del Settore Patrimonio, Responsabile del Procedimento e Presidente di Commissione di gara. Tutti questi ruoli sono stati ricoperti, come peraltro già avvenuto nella gara per i parcheggi lungo la fascia costiera 2017/2018, dall’Ing. Lucia Rossi.
    Sbagliare è umano, perseverare in danno dei cittadini non lo consentiremo.
    Il nuovo codice degli appalti ha introdotto, con il comma 4 dell’art. 77, il divieto di svolgere contestualmente i ruoli sopra descritti, introducendo una incompatibilità che è stata avallata anche dalla giurisprudenza costante.
    Meritano attenzione, ai fini di una informazione libera da parte di chi legge, evidenziare alcune recentissime sentenze che hanno definito quali sono i punti focali da seguire e non dover infrangere per evitare l’annullamento della gara.
    Innanzitutto “quello dell’imparzialità, per evitare indebiti favoritismi da parte di
     
    chi conosce approfonditamente le regole del gioco avendo contribuito alla loro gestazione, nascita e formalizzazione”.
    Vi è poi quello “dell’oggettività, ad evitare che lo stesso autore di quelle regole dia ad esse significati impliciti, presupposti, indiretti o, comunque, effetti semantici che risentano di convinzioni o concezioni preconcette che hanno indirizzato la formulazione delle regole stesse” (T.A.R. Lecce, sez. II, sent. 27 giugno 2016, n. 1040).
    Nel nostro caso il responsabile unico del procedimento non era un mero suggeritore/proponente, ma proprio il soggetto che aveva il potere di stabilire le regole della procedura, tanto nella fase di ammissione con la taratura dei requisiti, quanto nella redazione dei criteri per valutare le offerte. Situazioni in cui, secondo il legislatore, in giurisprudenza – e soprattutto l’ANAC – è possibile un condizionamento del regolare svolgimento del procedimento di gara: in sostanza chi crea le regole del procedimento è in grado – potenzialmente – di piegarle per
     
    propri obiettivi in violazione di principi di imparzialità.
    A conforto della nostra tesi, pesa come un macigno la deliberazione n. 27/2017
    ANAC, da cui ne deriva che il responsabile del servizio non può più presiedere le “proprie” commissioni di gara.
     
    Infatti, secondo l’Autorità guidata da Cantone, “ il dirigente/responsabile del servizio non potrebbe né presiedere né far parte della commissione di gara per essere comunque interessato dall’appalto sia per l’approvazione degli atti di gara sia per una funzione comunque collegata alla stessa esecuzione del contratto. Inoltre, non ne potrebbe, evidentemente, far parte se al contempo sia anche Rup. In questo senso, sempre nel parere si legge che «il Rup di regola ricade nell’ipotesi di incompatibilità prevista dal comma 4 dell’art. 77.”
    Per concludere, qualora sia ancora più utile essere aggiornati, il Tar Puglia, Lecce, Sez. II, con la sentenza del 25 maggio 2017 n. 825 ha sostanzialmente stabilito che: “Il Presidente del seggio di gara non deve aver svolto alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta.
     
    2.In ordine alle incompatibilità del seggio di gara previste dal d.lgs. n. 50/2016 non è possibile alcuna distinzione tra “atti dovuti”, per cui opererebbe la relativa disciplina, e altri tipi di atti, per cui non opererebbe.
     
    3.Tra i componenti del seggio di gara non deve sussistere alcun rapporto gerarchico”.
    Come si evince chiaramente, dunque, le gare per la gestione dei parcheggi lungo la fascia costiera 2017/2018 e nel centro Città, sono viziate e di conseguenza illegittimamente assegnate, oltre che annullabili dai giudici amministrativi.
    Abbiamo preferito attendere la scadenza del 35esimo giorno dalla aggiudicazione provvisoria al fine di evitare strumentalizzazioni e tendere di dare spunto a ricorsi al Tar con ampia possibilità di accoglimento.
    Auspichiamo, infine, che l’incompatibilità del Dirigente Settore Patrimonio resti confinata agli aspetti amministrativi e non emergano ulteriori aspetti che minerebbero l’intero operato dell’Ente.”
  • Parcheggi fascia costiera: no autorizzazioni no party.

    Dal 2012 viene effettuato il servizio di gestione della sosta lungo la fascia costiera nelle aree gravate da usi civici tra i comuni di Eboli e Battipaglia.
    Il nostro Ente ha richiesto l’autorizzazione allo svolgimento del servizio e dal 2012 al 2014, con apposita delibera di giunta, Battipaglia ha dato positivo riscontro.
    Dall’anno 2015 sino ad oggi, cioè da quando si è insediata l’allegra “band” targata Cariello, risulta agli atti che non sia mai stata rilasciata l’autorizzazione e che, dunque, l’attività di parcheggio è stata effettuata senza alcun titolo ed in maniera illegittima.
    Addirittura non risulterebbero versate le somme che le ditte succedutesi nel tempo avrebbero dovuto liquidare al comune di Battipaglia, per una somma complessiva di circa 13.200 euro.
    Due consiglieri comunali di Battipaglia del gruppo Forza Italia, Valerio Longo e Gerardo Zaccario hanno deciso di vederci chiaro, dopo le plurime anomalie, presentando questa interrogazione comunale.
    Ricordiamo che anche per il biennio 2017-2018, allo stato, non risulta rilasciato alcun titolo abilitativo.
    Attendiamo gli sviluppi della vicenda, con la speranza che non sorgano ulteriori contenziosi che potrebbero pagare, come al solito, gli onesti contribuenti.
    Senza dimenticare i recenti blitz dei Carabinieri al municipio eburino, con l’acquisizione di numerosi documenti afferenti la tematica in oggetto, e l’attività di indagine avviata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
    La gestione dilettantistica ed improvvisata della macchina amministrativa non può e non deve essere un motivo per scaricare sui cittadini le proprie responsabilità.
  • Bando della “Savana”: punto e daccapo!

    Partiamo dal presupposto che quando si parla di ‪#‎parcheggi‬, soprattutto nel periodo estivo e lungo la fascia costiera, si parla di migliaia di euro da incassare.
    Ebbene, nonostante le battaglie per la ‪#‎legalità‬ intraprese in questi dodici mesi, il segnale che ha lanciato questa amministrazione e gli uffici preposti è sempre lo stesso: fare un “‪#‎regalo‬” ai ‪#‎privati‬.
    Non può definirsi diversamente questa gara ad evidenza pubblica, visto che con offerte da 22.000€ in su verrà data una concessione di €284.000 ( o 221.000€ iva esclusa). Questa previsione, però, è frutto di una evidente stima di presenze al ribasso visto che, durante la stagione balneare, si registrano forti e costanti arrivi lungo tutto il nostro litorale sia di residenti che di turisti.
    Uno “strano” ribasso, poichè nei mesi di luglio e agosto andiamo ben oltre il 50% di riempimento degli spazi di sosta e nelle prime due settimane di settembre, vista la chiusura delle scuole, anche il 20% di riempimento è di gran lunga inferiore a quanto avviene in realtà.
    Vale la pena segnalare, poi, la paradossale situazione di Via Scirè, tratto di strada che conduce all’Ospedale ‪#‎Campolongo‬. Siamo passati dalle proroghe, affidamenti ecc.. alla “‪#‎solitaditta‬” ( così definita anche dal Sindaco Cariello esattamente un anno fà”), oggetto di indagine dell’ANAC, ad una gestione comunale che frutta circa €500,00 al giorno di introiti. Perchè non continuare con la gestione in proprio ma esternalizzare anche questo servizio, includendolo nel bando estivo?
    Eppure le casse del Comune sono vuote e i circa 100.000€ di previsione di incasso fino al 31 dicembre farebbero comodo eccome!
    Veniamo, poi, al mancato rispetto di quanto stabilito nella delibera di Giunta Comunale n. 35 del 24/01/2008, successivamente integrata con pari provvedimento n. 150 del 15/04/2008.
    Perchè a chi gestisce i lidi viene calpestato il sacrosanto diritto di gestire in proprio anche i parcheggi attigui e ricadenti nell’area oggetto di concessione demaniale?
    Insomma un grande pasticcio amministrativo e un ‪#‎affarone‬ per chi si aggiudicherà il servizio.
    Infine, perchè non assumere gli ex dipendenti ‪#‎Multiservizi‬ per le mansioni di parcheggiatore, dando una speranza a quelle famiglie?

  • Tariffe parcheggi Palasele: un altro regalo ai privati

    Quanto sta accadendo in tutta Italia, non ultimo a Lodi, dovrebbe far riflettere chi amministra la macchina amministrativa.
    Invece, quello che ha stabilito la parte politica, cioè la Giunta Comunale ma con l’assenza strategica di due Assessori come D’Aniello e Lamonica, desta sconcerto e preoccupazione. All’orizzonte vi è l’ennesimo regalo ai privati e una consistente perdita d’incasso per le casse comunali.
    Va ricordato, innanzitutto, che il Palasele ha notevoli consumi di energia elettrica,di manutenzione e di pulizia.
    Se fino ad oggi la tariffa per gestirlo con tutti i parcheggi connessi era pari a € 6.000,00, adesso con la delibera allegata si registra un ulteriore favoritismo alle ditte private. Con soli 5.000€ puoi prendere in gestione la struttura e le strade vicine per la sosta degli autoveicoli, con una tariffa di 5 €.
    L’esempio lampante è dato dai concerti, dove a fronte di una spesa pari a €5.000,00 ne vengono incassati oltre € 220.000,00 ( una classica serata da tutto esaurito con 5000 spettatori e almeno 2500 autovetture).
    A conti fatti chi ci guadagna è sempre il privato, chi ci perde è il Comune di Eboli.
    In strutture simili, nel resto d’Italia, funziona diversamente: in base al musicista ospitato variano le tariffe e le casse comunali non registrano perdite, anzi.
    Qui a Eboli si è deciso, invece, di fare un regalo alle ditte operanti ma anche aggravare il peso economico sulle associazioni sportive/sociali, con costi sproporzionati per i parcheggi.
    Un ulteriore esempio è dato da una gara di ballo o esposizione gastronomica,  con ospiti esterni e famiglie accompagnatrici dei partecipanti, che non costerà meno di 3,00€ per la sosta, anzichè essere gratuita e incentivarne la partecipazione.
    La proposta che formuliamo è diversa e parte da una semplice richiesta:occorre un’analisi delle spese sostenute per un’intera giornata di consumo elettrico, pulizia e manutenzione della struttura. Dopo aver avuto questo fondamentale dettaglio le direttrici dovranno essere: 1) stop ai favoritismi ai privati e tariffe differenziate in base agli ospiti della manifestazioni musicali; 2)gara ad evidenza pubblica per la gestione dei parcheggi annessi, senza gravare con costi sproporzionati su associazioni con fine sociale.

    Non molto lontano dalla nostra Città questo regalo fatto al privato è costato molto caro, con tutti i risvolti che la stampa nazionale sta facendo emergere.

  • ZTL CENTRO STORICO, UN ALTRO BLUFF?

    Sono anni che si parla dell’introduzione della Zona a traffico limitato nel centro antico di Eboli. Sono anni che vari assessori alla viabilità che si sono susseguiti annunciano che a breve partirà questo dispositivo, definendolo essenziale ai fini della viabilità stradale in una zona “trafficatissima”.
    Se poi si aggiunge uno sperpero di denaro pubblico senza precedenti allora le domande sorgono spontanee: perchè non parte definitivamente la ztl? chi si oppone? perchè sindaco e assessore al ramo tacciono?
    Basta farsi un giro nel centro antico e oltre osservare cumuli di raccolta “differenziata” che insieme a rifiuti ingombranti giacciono nei vicoli, una presenza massiccia di stranieri “fantasma” perchè nessuno sa che risiedono in quella zona e nessuno si accinge a censirli, si fa presto a notare la cartellonistica stradale che indica la presenza di una Ztl mai entrata in funzione.
    Evidenziare poi la presenza delle telecamere ( spente) e dei cavi di fibra ottica fatti passare sotto gli antichi palazzi con l’installazione dei server preposti nella centrale della polizia municipale ( perchè non a san francesco?) fa capire come le cose funzionano nel paese dei balocchi: Eboli.
    Tutto fermo, tutto tace in attesa della tornata elettorale. La Ztl bloccata per l’opposizione di qualche commerciante amico o di qualche ristoratore di partito?
    L’Ass. di turno dovrebbe spiegare quanto è costata alla cittadinanza e quali frutti ha portato fino ad oggi questo progetto. Di sicuro qualcuno ha guadagnato fior di quattrini mentre gli ebolitani si troveranno a pagare tra giugno e luglio l’acconto dell’IMU aumentata ai massimi per coprire i debiti.
    I residenti vorrebbero più presenza delle forze dell’ordine ( mancano i fondi per pagare gli straordinari dei vigili urbani!?) e più controlli e anziché barricarsi nelle case durante le ore serali, poter vivere in maniera normale rispetto al resto della città.
    Melchionda e compagni continuano a essere distaccati dalla realtà che li circonda.