• Mancato ascensore per disabili: Lenza, Di Benedetto e Cariello chiedano scusa.

    Trascorrono i giorni e la #vergogna continua.
    Tra i silenzi complici del “disability manager” Di Benedetto, del Sindaco e Assessore Lenza.
    Dopo due anni dal trasferimento degli uffici politiche sociali presso palazzo Massajoli, già ospitante il piano sociale di zona, ( per far spazio alla Soget all’interno del municipio), i diversamente abili continuano a ritrovarsi venticinque scalini che gli impediscono di raggiungere i settori.
    A causa della mancanza di un’ascensore, infatti, viene fortemente limitata la loro partecipazione alla vita amministrativa, privandoli di diritti sacrosanti.
    Avevano preannunciato reperimento di fondi, lavori da progettare, addirittura #dimissioni dalla poltrona.
    Non è avvenuto niente di tutto ciò e io continuo a vergognarmi di essere rappresentato da dilettanti allo sbaraglio che non hanno a cuore le sorti delle persone disagiate.
    Gli ebolitani hanno ben capito che le loro parole assurgono a prese in giro.
    Basta ricordare che a pagina 26 del loro programma elettorale hanno scritto di voler spostare gli uffici del Piano Sociale di Zona, proprio perchè inaccessibili ai disabili.
    Pensate un pò quale grado di affidabilità possa essere assicurati da questi maldestri “incantatori di serpenti”.
    Non è avvenuto niente di tutto ciò e io continuo a vergognarmi di essere rappresentato da questi dilettanti allo sbaraglio che non hanno a cuore le sorti delle persone disagiate.
    Abbiamo chiesto più volte l’intervento del “disability manager”, senza alcun riscontro.
    Abbiamo chiesto più volte l’intervento dell’Assessore Lenza, propabilmente distratto da altre vicende, senza alcun riscontro.
    Abbiamo richiesto un atto di coraggio al primo cittadino, totalmente indifferente della situazione contingente.
    A breve andremo ad incatenarci sotto la sede di via Nobile, chiedendo l’intervento del Prefetto di Salerno.”
    #lenzadimettiti
    #senzanastrisolodisastri
  • Eboli non è a misura di disabile.

    Stamani si è svolto un flash mob dinanzi gli uffici dei Servizi Sociali e del Piano Sociale di Zona di Eboli.

    Hanno preso parte il gruppo giovanile di Forza Italia, il capogruppo Damiano Cardiello e la Sig.ra Federica Zabotti, rappresentate del mondo dei disabili.

    Eboli non è una Città a misura di disabile. Abbiamo segnalato questa vergognosa ed imbarazzante situazione nei primi giorni di gennaio 2017. In risposta l’Assessore Lenza ha dichiarato pubblicamente in data 12 gennaio che “Se entro tre mesi il Comune non provvederà ad installare l’ascensore a Palazzo Massajoli mi dimetto”.

    Bene, sono trascorsi 100 giorni dal fantomatico annuncio e i risultati sono i seguenti: Lenza si tiene stretto la poltrona, il Sindaco è totalmente indifferente alla vicenda e pensa ad altro, il disability manager non lo abbiamo più sentito e i disabili, oltre le persone anziane con problemi di deambulazione, sono impediti nell’accedere ad un servizio minimo essenziale, pur pagando onestamente le tasse.

    Eppure in un bilancio da 107.000.000 di euro non è impresa titanica reperire circa 40.000 euro per l’installazione di questo ascensore, anzi. Potrebbero, ad esempio, ottenerli eliminando le spese per pagare un collaboratore Staff Sindaco che ci costa 14.000 euro lordi annui!!

    Stasera in sede di bilancio presenteremo un apposito emendamento, visto che nei capitoli di spesa e nel Documento Unico di Programmazione non vi è alcun riferimento a questa fondamentale opera, tesa peraltro a restituire dignità ai diversamente abili.

    Invece i disagi restano immutati.

    Quegli uffici vanno immediatamente spostati e riportati alla sede centrale, senza ulteriori ritardi.

    Ricordiamo ai cittadini che sono stati trasferiti per far spazio alla Soget che non paga un euro per il fitto dei locali comunali a via Ripa.

    Siamo pronti ad intraprendere altre iniziative tese a supportare questa battaglia di civiltà che non ha alcun colore politico.
    Auspichiamo che vengano presi opportuni provvedimenti, in caso contrario continueremo a porre la tematica in rilievo.”

  • Assistenza specialistica 2016-2017: non c’è limite al peggio.

    Il capogruppo azzurro interviene sull’aggiudicazione del servizio di assistenza specialistica per gli alunni disabili nelle scuole d’infanzia.

    ” Dopo le proroghe da centinaia di migliaia di euro, il bando mai pubblicato afferente lo stesso servizio per l’anno 2015-2016 con contestuali plurime anomalie attenzionate dall’Anac di Cantone, il conflitto di interessi tra primo cittadino-Coop.Anche Noi e la mancata installazione dell’ascensore presso il palazzo che ospita i servizi sociali, un altro fulmine si abbatte sul Piano di Zona Sociale s3.

    Partiamo dal presupposto che le procedure ristrette rappresentano modalità limitative della concorrenza e della trasparenza che la normativa consente solo a patto che vi siano determinati presupposti.
    Il perchè è chiaro, ovvero preferire le gare aperte per consentire la massima partecipazione e la totale trasparenza dell’operato della stazione appaltante, nel nostro caso il Comune di Eboli.
    L’affidamento e l’esecuzione di servizi secondo le procedure semplificate postulano il rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché del principio di rotazione e devono assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese.
    Sarebbe stato preferibile, dopo lo scandalo scoppiato lo scorso anno, che il tutto fosse avvenuto proprio in quei termini ed invece è accaduto l’esatto contrario.
    Non vi era alcuna necessità di avviare una procedura negoziata che non è stata assolutamente motivata nella determina a contrarre,peraltro senza alcun supporto giuridico, ( neanche le  ragioni di “estrema urgenza” o di salvaguardia del principio di economicità all’acquisto).
    Non si dimentichi, infatti, come sin dal 30 giugno 2016, cioè dal termine ultimo per lo svolgimento del servizio nell’anno precedente, si doveva pianificare, programmare e organizzare amministrativamente la nuova gara pubblica senza poter ricorrere alla selezione ristretta.
    Se il ritardo è imputabile unicamente alla Stazione appaltante, a maggior ragione, non si comprendono le ragioni tecniche della scelta operata che ha limitato evidentemente la partecipazione e avviato il servizio solo il 16 gennaio 2017, in forte ritardo rispetto l’anno scolastico già in corso.

    Si riporta, a conforto di quanto sostenuto, il primo comma dell’Art. 63. del Codice degli Appalti (Uso della procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara) 1. Nei casi e nelle circostanze indicati nei seguenti commi, le amministrazioni aggiudicatrici possono aggiudicare appalti pubblici mediante una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, dando conto con adeguata motivazione, nel primo atto della procedura, della sussistenza dei relativi presupposti.

    Esiste, inoltre, il criterio di rotazione che è previsto dall’art. 36, comma 1, del D.lgs 50/2016 e si tratta di una norma speciale relativa alle gare sotto soglia, che prevale sulla normativa generale.

    Tale misura è finalizzata a consentire agli operatori economici adeguate chance di risultare aggiudicatari, limitando la possibilità di coinvolgimento ulteriore di operatori già affidatari e impropri favoritismi o, addirittura, raggiri della concorrenza.
    La rotazione degli inviti è risultata palesemente violata in favore di alcune ditte e non è disciplinata da un regolamento interno al Piano di zona Sociale S3 ex S5.
    Se tale impostazione legislativa ha lo scopo di evitare che la stazione appaltante possa consolidare rapporti solo con alcune imprese, allora nel Comune di Eboli i rapporti risultano cristallizzati da anni.

    Ben 8 cooperative invitate alla presente gara, infatti, risultano essere state invitate anche alla procedura negoziata precedente del mese di luglio 2016, per il servizio Home Care Premium 2016.  (In tale ultimo contesto, per l’importo di € 85.000, il servizio è stata aggiudicato con un ribasso dello 0.5% ad una unica partecipante).
    La Coop. Anche Noi, in ATI con la CSM, è risultata già aggiudicataria del servizio per gli anni 2014/2015 – 2015/2016, oltre essere firmataria di una convenzione per lo stesso servizio svolto nell’anno 2013.
    La stessa ATI,previo invito, ha vinto nuovamente il servizio per l’anno 2016/2017 per un importo pari ad € 275.134,60, oltre IVA per legge.

    Tali cooperative non potevano e non dovevano essere invitate, proprio in nome della rotazione ed al fine di evitare il consolidamento di rapporti con l’Ente.

    Infine, si evidenzia come le ditte sono state scelte dal “Registro del terzo settore” del Piano sociale di Zona s3, istituito con determinazione R.G. n. 577 del 23/04/2013 e frutto di un avviso pubblico di oltre tre anni fa.
    Tale registro comprende ben 43 cooperative sociali e la selezione per gli inviti di sole 17 ditte non si comprende come e con quali i criteri di sia stata effettuata.
    Non si capiscono,inoltre, i motivi per aver ignorato gli elenchi accreditati dal Mepa o dalle Piattaforme Regionali ( la Regione Campania è ampiamente dotata in tal senso).

    Presenteremo un’interrogazione comunale urgente e invieremo tutta la documentazione alle Autorità competenti per gli accertamenti di rito.

    Forza Italia potrà anche condurre questa battaglia in solitaria, come avvenuto in altre occasioni visto che rappresenta l’unica opposizione in consiglio comunale, ma non si rassegnerà nel riportare la #legalità al centro dell’azione amministrativa.
    Si attende, in risposta alla presente,  il canonico comunicato stampa di risposta dal titolo < fango su Eboli e gli ebolitani> che non entrerà nel merito della problematica. “

  • Consegnati i documenti del Piano di Zona:situazione raccapricciante e allarmante

    “Non sono passate di certo inosservate le due richieste di accesso agli atti aventi ad oggetto: casellari giudiziali, carichi pendenti e certificati antimafia delle ditte operanti l’erogazione di servizi al Piano di Zona Sociale, di cui Eboli è capofila.

    Ebbene, nonostante a seguito delle richieste scritto sia scattata un pò di apprensione, le carte sono state tirate fuori. Solo alcune però e questo contribuisce ad addensare altra nubi sulla gara per la specialistica dei disabili nelle scuole d’infanzia.

    Si ricorda che in sede di gara chi partecipa deve autocertificare l’assenza di cause di esclusione e, prima dell’aggiudicazione definitiva e della firma del contratto, gli uffici acquisiscono d’ufficio la documentazione comprovante le dichiarazioni rese.

    Mi chiedo se ci troviamo in una Repubblica Autonoma o in un nuovo Principato, visto che nella nostra Città accade che presso gli uffici non si ritrovano le carte per una gara assai nota per la mancata pubblicazione del bando sull’albo pretorio e per l’indagine in corso da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
    Una procedura ad evidenza pubblica dal valore pari a €450.000 e aggiudicata all’ATI composta da tre cooperative sociali, di cui una composta da una persona vicinissima all’amministrazione comunale.
    Non solo nel bando di gara, come già rilevato, è sparito il riferimento normativo dell’art. 38 Codice degli appalti che prevede serrati controlli anche per i soggetti cessati dalla carica nell’anno precedente la pubblicazione del bando, ma ad oggi quei controlli non hanno avuto seguito.

    A questo punto, buon senso e legalità, avrebbero dovuto spingere il Dirigente del Piano di Zona ad acquisirli d’ufficio, verificarli e poi sottoscrivere il contratto.

    E’ avvenuto l’esatto contrario, con assoluta superficialità e possibili notevoli pregiudizi per l’Ente nel caso emergano profili ostativi.

    In attesa che arrivi il responso, aumenta l’incredulità rispetto a certe azioni che il nuovo Dirigente Russo dovrà, almeno è questo l’augurio, inevitabilmente evitare.Lo invito a verificare minuziosamente il tutto è a rendere pubblici i risultati.”

  • Piano di zona e anomalie del bando disabili:Cantone apre un’indagine.

    E’ un vero e proprio ciclone quello che si sta abbattendo in Città. Dopo undici mesi di gestione, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aperto un altro fascicolo di indagine con relativo procedimento di vigilanza.
    E siamo a tre!Numero poco invidiabile visto che il filtro adottato da Roma è molto selettivo e nella maggior parte delle segnalazioni viene decretata l’archiviazione per mancanza di requisiti.
    Dopo la querelle legata al bando Soget, il progetto Eboli Mare con l’affidamento per vigilanza e parcheggi alla “solita ditta”,questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento di Raffaele Cantone è il Piano di Zona Sociale.
    Al Palazzo Massaioli, dopo le proroghe da centinaia di migliaia di euro alla “solita cooperativa”, continuano ad addensarsi nubi,
    Ricorderete tutti le plurime anomalie riscontrate per la gestione della gara per l’affidamento del servizio di specialistica per gli alunni disabili nelle scuole dell’infanzia di primo e secondo grado, aggiudicato poi all’ATI composta dalle Cooperative sociali CSM-CENTRO SIPSI-ANCHE NOI ( quest’ultima molto vicina al Sindaco).
    Ebbene, il sottoscritto ha inviato apposita segnalazione/esposto agli organi competenti per accertare: 1) perchè non è stata coinvolta la Stazione Unica Appaltante, visto l’importo pari a € 446.000; 2) perchè il bando non è stato mai pubblicato all’albo pretorio del Comune di Eboli, limitando di fatto la partecipazione e impedendo la dovuta trasparenza dell’Ente; 3) perchè sono stati adottati requisiti non aggiornati ai nuovi riferimenti normativi.
    A questo è seguita l’apertura di un fascicolo di indagine sia per l’area trasparenza che per l’area vigilanza.
    Nella nota allegata, come leggerete, si parla apertamente del rispetto degli obblighi di pubblicazione da parte dell’amministrazione di Eboli.
    Al Presidente Cantone, continuando con questo passo nei settori patrimonio ( parcheggi-vigilanza), piano di zona( bandi anomli e proroghe illegittime con utilizzo di fondi pubblici), ambiente ( proroghe senza motivazione nè bandi), finiranno per consegnargli le chiavi della Città.