• DUP bocciato e consiglio revocato: la Giunta dei selfie rimandata.

    Ieri si doveva svolgere il consiglio comunale con all’ordine del giorno il Documento Unico di Programmazione, strumento fondamentale per la pianificazione del lavoro annuale e un atto collegato al bilancio stesso.
    Furbescamente, e di questo faziosità non ci sorprendiamo, il Presidente del Consiglio comunale ha revocato la convocazione inserendo nella nota solo l’ultimo capoverso del parere del Collegio dei revisori dei conti.
    Avrebbe fatto più bella figura a inserire anche la frase con cui viene bocciato l’intero documento e rimandata l’intera giunta comnunale a lezioni di ripetizione ” ESPRIMONO PARERE SFAVOREVOLE”.
    Le motivazioni per questa figuraccia sono plurime e si allegano per completezza alla presente nota stampa.
    In particolare balzano agli occhi di chi legge: 1) I Controlli Interni dell’Ente non risultano approvati ma restano sulla carta;2) sulla gestione del Patrimonio, ancora una volta nonostante il richiamo già avuto in sede di bilancio 2016, non sono stati applicati i principi di contabilità economica; 3) non si vedono all’orizzonte due gare pubbliche fondamentali per i conti: quella dei rifiuti e dei parcheggi,come viene riportato quotidianamente dalla stampa locale; 4) numeri discordanti per quanto concerne il debito residuo e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche ( vorremmo sapere se i progetti non finanziati dalla Regione Campania sono stati inseriti o meno);5) non vengono riportati dati finanziari su proventi dell’ente e relative tariffe; 6) le Entrate 2018 e 2019 risultano identiche, alla faccia del grande lavoro operato dalla Giunta!; 7) nessun riferimento specifico alla razionalizzazione della spesa; 8) piano di alienazione e fabbisogno identici a quelli 2015-2016.
    Insomma un buon mix di confusione, copia e incolla e scarsa visione programmatica messa in atto da una Giunta che oramai è prossima al primo rimpasto politico.
    In meno di due settimane, alle sonore bocciature ricevute in materia di finanziamenti comunitari, arriva un’altra sferzata dal Collegio dei Revisori, nominato dall’allora Commissario straordinario Filippi e di cui nutriamo grandissima fiducia per la loro terzietà, proprio perchè i professionisti non sono stati “calati dall’alto”.
    Chiediamo la convocazione immediata della Commissione bilancio, andata più volte deserta per assenza della maggioranza consiliare e sconvocata anche essa il giorno 26 gennaio, per approfondire la nota dei revisori e chiarire al meglio la situazione finanziaria dell’Ente.
  • Piano aziendale sanitario: Squillante resta miope.

     

    La tanto attesa bozza del piano aziendale della sanità è arrivata da poche ore ma non esime da attente riflessioni politiche. ” Così come redatto questo atto rappresenta un documento pieno di annunci, vuoto e senza degli obiettivi raggiungibili. E’ impensabile andare avanti così. L’Ospedale di Eboli , che confluirà in quello Unico, va rispettato non per il solito e facile campanilismo che in questi momenti torna a essere un cavallo di battaglia di molti, ma per le sue eccellenze. Come si arriva alla creazione del nosocomio della Valle del Sele, è questo il problema. Con quali modalità e con che criteri alcuni reparti andranno soppressi o trasferiti? Non vorrei che le sirene della campagna elettorale di Battipaglia possano in qualche modo influenzare l’andamento del percorso sanitario. Non vorrei che anzichè parlare di scelte tecniche si badi invece a quelle politiche. Le premesse non lasciano ben sperare, come al solito l’Agro Nocerino Sarnese viene premiato e quella compartecipazione di interessi tra varie zone della Provincia viene risposta nel cassetto.”
    E’ da circa un mese che vengono invitati nella conferenza dei capigruppo il Dirigente Squillante e la Dr.ssa Caiazzo ma puntualmente le sedute vedono la partecipazione dei soli componenti comunali, mentre chi dovrebbe dare risposte risulta assente.
    ” Spero che il cambio del simbolo dell’Asl, assolutamente risibile,  non diventi l’unico atto concreto di questa gestione alquanto improduttiva e fallimentare della sanità salernitana.
    Non è chiudendo gli ospedali che risolviamo i problemi creati in 20 anni.”