• Radicity 2018: l’altra faccia della medaglia.

    “Indelebile resta il ricordo dello scempio artistico compiuto in piazza San Lorenzo, autentica follia sposata dall’amministrazione Cariello, per realizzare un progetto che di turisti non ne ha minimamente attratti.
    Indelebile, parimenti, il ricordo della delibera di giunta che prevedeva il costo gratuito dello stesso e la successiva determina del Responsabile di Settore che liquidava oltre 3.800,00 alla progettista.
    Indelebile, infine, il ricordo dell’annullamento in autotutela della citata determina a seguito delle nostre interrogazioni comunali.
    Questo è accaduto nell’anno 2017 ed oggi registriamo la volontà politica di offrire continuità al progetto Radicity.
    Nulla in contrario e nulla da dire circa le professionalità in campo, ma leggendo la delibera di giunta comunale che autorizza il tutto qualche dubbio sorge eccome.
    Si parla, in primis, di “numerosi turisti che cominciano ad affluire nel centro antico” e apprezzano quel che resta del progetto Radicity 2017.
    Ebbene, come documentato anche da blogger e quotidiani locali, i resti non solo indignano i residenti ma è meglio evitare di sbandierarli come attrattori turistici visto il degrado e lo stato d’abbandono in cui giacciono.
    Poi la peggior giunta della storia “individua un professionista a cui affidare l’incarico di elaborare una proposta progettuale, finalizzata a perseguire gli stessi obiettivi e risultati dello scorso anno”, dimenticando del fallimento ottenuto.
    Ma vi è di più.
    Lo sperpero di denaro pubblico continua, senza alcun freno.
    Dopo le nomine esterne nello staff da “Casa Bianca” voluto da Cariello e che costerà circa 120.000 euro entro la fine della legislatura, il progettista di Radicity 2018 verrà liquidato anch’egli con soldi pubblici, con la cifra di € 12.196,95
    Tale figura esterna dovrà occuparsi di una serie di attività, tra cui :la redazione del progetto del percorso da riqualificare con studi preliminari e conoscitivi delle aree; rilievo grafico e fotografico delle aree da riqualificare; selezione professionisti e giuria; ideazione e direzione del concorso a invito; realizzazione della grafica della manifestazione; comunicazione della manifestazione su stampa cartacea e digitale; produzione materiale fotografico; video e iniziative collaterali alla manifestazione quali mostre o convegni ecc..”
    L’importo mica è comprensivo anche delle spese sostenute nell’anno 2017?
    Come è stato selezionato il progettista?
    Perché non si è provveduto ad incaricare un tecnico interno risparmiando fondi pubblici?
    A queste domande, siamo certi che nessuno risponderà ma, allo stesso tempo, crediamo sia opportuno informare la cittadinanza di queste e tante altre scomode verità.”

  • La SS 18 tra Eboli e Battipaglia a rischio isolamento. Turismo dirottato verso gli amici di De Luca.

    “Il Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha approvato lo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e ANAS per il 2016-2020. Il Piano pluriennale degli investimenti ANAS 2016-20 prevede circa 23,4 miliardi di euro, tra cui anche il finanziamento del collegamento stradale veloce tra l’autostrada A3 “SA-RC”(Eboli-Campagna) e la variante alla SS 18 (Agropoli).
    Quest’opera porta la firma politica del governatore De Luca ed è stata commissionata nell’aprile 2016.
    Il solo studio di fattibilità con la relativa progettazione preliminare hanno comportato una spesa che ammonta complessivamente ad 1,64 milioni di euro.
    L’intento è quello di dirottare il turismo, soprattutto quello estivo, verso una lunga bretella di collegamento che eviti di percorrere tutta la Strada Statale 18 che attraversa Eboli e Battipaglia, collegando direttamente l’autostrada con Agropoli, città tanto cara al Capo Segreteria deluchiano Franco Alfieri.
    Nel silenzio “compiacente” del fedele alleato Cariello, distratto dai tagli di nastro e dalle festicciole di piazza, il rischio concreto è il totale isolamento economico, commerciale, produttivo e turistico di due importanti realtà territoriali collegate tra loro e che hanno un  bacino d’utenza residenziale pari ad oltre 100.000 persone, mentre quello turistico estivo è evidentemente superiore.
    Quest’opera vede la nostra ferma opposizione, in quanto produrrà notevoli effetti economici sfavorevoli per le attività commerciali già presenti lungo la SS 18; drammatiche ricadute nel settore turistico-ricettivo della zona e un deperimento di tutto il comparto produttivo.
    Siamo pronti a mettere in atto ogni strumento amministrativo e di protesta civile, con l’apporto di residenti e commercianti, se non apriremo sin da subito un tavolo di confronto istituzionale per evitarne l’attuazione.
    Sono certo che questo grido d’allarme verrà immediatamente colto dal Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, attenta alle problematiche del nostro territorio ma allo stesso tempo sono molto preoccupato dalla posizione politica assunta dall’omologo di Eboli.
    Diventato da poco assessore provinciale della giunta Canfora targata PD e leale alleato del duo De Luca-Alfieri, sulla tematica è visibilmente imbarazzato nel prendere una posizione che miri all’assoluta tutela del nostro territorio e, contestualmente, delinei una netta presa di distanza da questa scellerata scelta politica.
    Avvieremo entro fine mese una campagna informativa rivolta a residenti ed esercizi commerciali lungo la SS 18, strada che indiscutibilmente rappresenta un tassello essenziale per l’economia ebolitana e battipagliese.

    E’ questo il momento per tentare di far rinsavire gli amministratori regionali ed il Governo.”

    #protestattiva

    #senzacampanilismo

     

  • Estate 2014: un anno da dimenticare. Subito agevolazioni per gli imprenditori del settore.

    “Si è appena conclusa un’estate che di estivo ha avuto ben poco, una stagione “finta”. Un periodo poco felice che, con temperature di gran lunga inferiori alle medie del periodo e soprattutto tanto maltempo (piogge record, fenomeni estremi, danni gravissimi).
    E adesso, che succede?
    Il silenzio nei confronti dei titolari del settore balneare è imbarazzante.
    Riteniamo giusto che il governo tenga conto delle conseguenze (a questo punto possiamo considerarle vere e proprie ricadute negative) economiche che questo ha portato al settore balneare rivisitando gli studi di settore. 
    Questi ultimi devono rappresentare, infatti, il risultato concertato dell’accordo di reciproca collaborazione tra Amministrazione finanziaria, associazioni di categoria e ordini professionali, introducendo nel rapporto tra Fisco e contribuente elementi di certezza, di trasparenza e di perequazione del prelievo.
    E’ nostro intento proporre, un disegno di legge che apponga i giusti correttivi allo studio di settore UG60U.
    Si dovrà tener conto, per l’anno di imposta 2014, della disastrosa stagione balneare che ha vissuto il settore e degli effettivi giorni lavorabili come discriminante del reddito dichiarabile.
    A questo proposito, nei prossimi giorni, convocheremo una riunione a cui saranno invitati gli addetti ai lavori per raccogliere le loro proposte.”