• Stop al terrorismo fiscale.

    “Equitalia,ad Eboli, si chiama #SOGET. Con il via libera politico dell’amministrazione comunale, gli addetti della società di riscossione stanno tentando di entrarvi in casa per rilevare i metri quadri dei vostri appartamenti, quando poi i dati sono già in possesso degli uffici comunali ( basta una visura catastale aggiornata).
    A questo si aggiunge le modalità messe in atto, che rappresentano chiari segnali di “terrorismo fiscale”. Un esempio è dato dal malcapitato cittadino che, stante la sua assenza, si è ritrovato in cassetta postale un verbale di misurazione “presunta” che conteggiava oltre 50 mq in più di quanto misura la propria abitazione e addirittura il conteggio di un garage di cui, ovviamente, non dispone.
    Quei dati sono già in possesso degli uffici comunali, grazie al lavoro di qualche anno fa dalla società Custer Srl. oppure potranno essere reperibili tramite una visura catastale.
    Distribuiremo volantini informativi, per le vie cittadini e attività commerciali, per dire: NO alle modalità #vessatorie con cui operano e NO agli accertamenti presunti, che servono solo a gonfiare le bollette.
    Infine, abbiamo richiesto al Resp. Settore Tributi l’elenco del personale assunto e i criteri di selezione adottatti dalla società di Pescara, con la speranza che non si celino assunzioni clientelari. In caso di mancata risposta nel tirar fuori le carte, cosa già avvenuta a discapito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, non perderemo un giorno in più per denunciarli ex art. 328 c.p. ( omissione d’atti d’ufficio).
    I Cittadini onesti pretendono #rispetto e noi stiamo dalla loro parte, offrendo assistenza legale gratuita.

  • Estate 2014: un anno da dimenticare. Subito agevolazioni per gli imprenditori del settore.

    “Si è appena conclusa un’estate che di estivo ha avuto ben poco, una stagione “finta”. Un periodo poco felice che, con temperature di gran lunga inferiori alle medie del periodo e soprattutto tanto maltempo (piogge record, fenomeni estremi, danni gravissimi).
    E adesso, che succede?
    Il silenzio nei confronti dei titolari del settore balneare è imbarazzante.
    Riteniamo giusto che il governo tenga conto delle conseguenze (a questo punto possiamo considerarle vere e proprie ricadute negative) economiche che questo ha portato al settore balneare rivisitando gli studi di settore. 
    Questi ultimi devono rappresentare, infatti, il risultato concertato dell’accordo di reciproca collaborazione tra Amministrazione finanziaria, associazioni di categoria e ordini professionali, introducendo nel rapporto tra Fisco e contribuente elementi di certezza, di trasparenza e di perequazione del prelievo.
    E’ nostro intento proporre, un disegno di legge che apponga i giusti correttivi allo studio di settore UG60U.
    Si dovrà tener conto, per l’anno di imposta 2014, della disastrosa stagione balneare che ha vissuto il settore e degli effettivi giorni lavorabili come discriminante del reddito dichiarabile.
    A questo proposito, nei prossimi giorni, convocheremo una riunione a cui saranno invitati gli addetti ai lavori per raccogliere le loro proposte.”