• Stabilimento ex Apof: il Sindaco convochi un vertice immediato per sgomberare l’area e ricolllocare gli immigrati.

    In questi giorni si parla spesso di #immigrazione, #dignità e rispetto delle leggi.
    Mentre parliamo la realtà che investe il nostro territorio racconta altro.
    Il reportage fornito stamani dal quotidiano “La Città” fa conoscere un’altra faccia del problema immigrazione e #caporalato. Settanta persone costrette a dormire tra topi, amianto e rifiuti speciali.
    Vivere in quelle condizioni è #disumano.
    Chiediamo alla massima autorità sanitaria presente sul territorio di interfacciarsi immediatamente con la Prefettura e Questura per ordinare lo sgombero della struttura, identificare gli stranieri e ricollocarli. E’ impensabile lasciar passare questa storia in assoluto silenzio.
    Sarebbe logico anche approfondire la tematica caporalato per verificare se dietro quell’accampamento si cela qualche caporale che “gestisce ” il collocamento nei campi.
    Le forze dell’ordine, con l’ausilio della Polizia locale, spero opereranno presto, ma attendiamo un sussulto da chi amministra la cosa pubblica.
    #sicurezza
    #legalità

     

  • Discariche:nessun allarme radioattività ad Eboli. Arpac ci rassicura.

    E’ dalla messa in onda delle dichiarazioni del pentito Schiavone che mi sono subito messo al lavoro per capire se anche il territorio ebolitano fosse in qualche modo coinvolto da scarico di rifiuti pericolosi e/o radioattivi.
    Chiarezza è la parola d’ordine in questo momento e rappresenta un diritto dei cittadini molto preoccupati in merito a questa vicenda. Non si dimentichi infatti che oltre la tutela ambientale, in gioco c’è la salute.
    A Eboli per il momento non si registrano particolari criticità.
    Dopo i primi sopralluoghi effettuati nel mese di novembre, in allegato troverete la relazione inerente lo stato radiometrico dei terreni in oggetto.L’Arpac, a cui va il personale ringraziamento per l’ascolto e la tempestività dell’intervento, ha rilevato valori per il sito di Grataglie oscillanti tra  120 e 200 nSv/h senza picchi significativi mentre per il sito di Femmina Morta valori che vanno da 110 a 180 nSv/h.
    Viene rilevata l’assenza di radionuclidi artificiali e l’attività misurata risulta essere compatibile con i valori del territorio.
    La pubblicazione dei risultati serve a fare ancora più chiarezza e informare i cittadini, letteralmente terrorizzati da questa campagna mediatica martellante che sta producendo perdite economiche importanti per il settore dell’agricoltura e caseario campano.”